-Mckenna ti prego...- Urlo infine con debolezza, vedendo Paul avvicinarsi sempre di più a me.
E' destino...doveva ritrovarmi anche se...credo che questa volta, non riuscirò a passarla liscia in alcun modo.
Questa volta...Paul riuscirà a farmi sua e a violentarmi come ha sempre voluto fare sin da quando ero solo una dodicenne
così piccola, vivace, innocente ed inesperta.
Sentendo il mio stesso cuore battere sempre più forte, dò a pugni contro la porta di casa Haner vedendola finalmente aprirsi ma con sorpresa...sento
due mani acciuffarmi le braccia.
-Mi inseguono!- Urlo impaurita, vedendo poi Brian trascinarmi in casa e chiudere con velocità la porta a chiave.
Il suo volto sconvolto ed il suo torace scolpito, completamente nudo...mi fanno pensare che avrei fatto meglio a farmi prendere da Paul.
-Che cazzo ci fai tu qui a quest'ora?- Mi domanda Brian, posizionando questa volta le sue mani tatuate sulle mie spalle.
-Sono in pericolo! Lui è qui...lui...è tornato!- Urlo sentendomi una povera cretina in cerca di una qualsiasi forma d'affetto...
Brian spinge con una mano la mia testa, facendola spalmare contro il suo stesso petto mentre le sue braccia questa volta decidono di avvolgere
il mio corpo ormai in miseria.
-Ho paura Brian...ho tanta paura!- Ammetto, lasciandomi stringere da lui.
Dannazione, si può sapere cosa diavolo sto facendo!?
-Nym...chi è tornato? Chi cazzo sta cercando di farti del male?- Continua Brian, prendendo questa volta il mio viso tra le sue enormi
mani.
I miei occhi, si incollano d'obbligo ai suoi color nocciola ed io mi sento come se stessi per frantumarmi da un momento all'altro.
E' preoccupato...glielo si legge negli occhi che è spaventato almeno quanto me.
-Nessuno.- Cerco di riprendermi, sbarazzandomi poi delle sue mani sul mio volto.
Mi allontano improvvisamente da lui, sentendomi ancora scossa.
-Nym, cazzo, parla!-
-Nessuno ti ho detto!-
-Allora vattene via.-
-No...ti prego, non cacciarmi stasera...-
-Chiamerò Jimmy allora e ti farò venire a prendere da lui, va bene?-
-Si. Va benissimo ma se non ti và di avermi tra i piedi puoi sbattermi fuori di casa già adesso.-
-Sai bene che non lo farò. Non ti darò in pasto ad un figlio di puttana con gli ormoni a mille. Lo hai incontrato in quel locale vero?-
-E tu che cosa ne sai del locale?-
-Io? Niente, ho tirato ad indovinare!-
-Tu...mi hai seguita!-
-Se permetti, ho di meglio da fare che seguire una mocciosa come te.-
-Forse la tua fidanzata non te la dà più.-
-Questi sono solo cazzi miei.-
-...Mckenna è in casa?-
-No, è rimasta a dormire da un'amica per una ricerca di scienze.-
-Perfetto direi...-
-Io chiamo James.-
-No...aspetta.-
Riesco a fermare Brian, che ha appena alzato la cornetta del telefono di casa.
-Cos'altro c'è adesso?-
-Non lo chiamare...-
-E perchè?-
-Non voglio...che si preoccupi.-
-Ho capito...vuoi restare con me e non sapevi come dirlo o farmelo capire.-
-Che cazzo ti passa per la testa!? Sei un vecchietto, non ti vedi? Dire queste cose ad una ragazzina di sedici anni!-
-Allora lo sai di esser solo un parassita per un uomo come me!-
-Adesso non m'importa di questo...solo...non chiamare Jimmy. Lo conosco bene, potrebbe dare di matto e...voglio farlo dormire
tranquillo.-
-Quindi?-
-Quindi...per me va benissimo il divano.-
-Vuoi dormire sul divano?-
-Perchè? Non si può?-
-No è che...io avrei una soluzione migliore.-
-Cioè?-
Vedo Brian avvicinarsi a me con lentezza mentre mi ritrovo ben presto le sue labbra a pochissimi centimetri dalle mie.
Sto respirando il suo profumo e...mi sembra tutto così terribilmente giusto.
-Io e te...dormiremo nello stesso letto.-
-Ahahahha, questa si che è bella, per un attimo ho creduto che stessi parlando seriamente!-
-Io non sto scherzando Nym.-
-Ma non ci pensare neanche! Io non dormirò mai con te!-
-Una volta è successo!-
-Non ero in me! Cazzo, no!-
-Allora, puoi anche uscire di qui e tornartene a casa, no?-
-Sei uno sporco ricattatore!-
-Puor darsi...ma almeno, io ottengo sempre ciò che voglio.-
-E perchè dovresti volerlo? Non sono la mocciosa in questione io?-
-Lo sarai sempre. Voglio solo...provare qualcosa di nuovo.-
-Sei fidanzato e queste cose non vanno fatte quando si ha una fede di fidanzamento al dito!-
-Vuoi che la tolga?-
-No!-
-Allora non ti resta che accettare le mie condizioni Nym.-
Sentendomi ormai in gabbia, non posso far altro che annuire ed accettare le sporche condizioni che mi ha imposto Brian.
-Guai a te se osi anche solo sfiorarmi.- Avverto con serietà, vedendo Brian sorridermi ancora.
Il suo sorriso non mi piace per niente. E' un sorriso colmo di malizia che mi infastidisce fin troppo.
-Tranquilla, non c'è pericolo. Se mai...sarai proprio tu a cercare il mio corpo.-
-Aspetta e spera maniaco dei miei stivali.-
Mentre Brian mi rivolge un altro sorriso, ben presto, i suoi occhi penetranti scorgono il sangue che continua a gocciolare
dalle mia ginocchia completamente sbucciate.
Improvvisamente, il suo sorriso va letteralmente a farsi fottere mentre il suo sguardo preoccupato dice già tutto.
-Che cazzo hai fatto alle gambe...?- Mi domanda con preoccupazione, facendomi allontanare il più possibile.
-Sto bene. Sono solo caduta.- Ammetto, vedendolo poi fissare il sangue che continua gocciolare sul tappeto.
-Lascia che ti aiuti almeno...- Prova ancora il ragazzo tentando di afferrarmi un polso ma io indietreggio ancora.
-No! So cavarmela benissimo da sola...e non è successo nulla di grave.-
-Nym, stai sanguinando...voglio solo assicurarmi che non ti sia rotta le gambe.-
-Riesco a camminare, quindi sono sopravvissuta.-
-Smettila di apparire così egocentrica e sicura di te stessa. Per una sola volta almeno...lasciati aiutare.-
-E va bene papà, se proprio insisti.- Sbuffo, prendendo per un pò in giro Brian che scocciato dei miei atteggiamenti, mi intima di
sedermi sul divano più vicino.
Faccio come mi dice, sedendomi sul divano e cercando di resistere al bruciore provocato dalle ferite che ho sulle gambe.
Vedo Brian avvicinarsi a me e strapparmi via le calze a rete con la forza delle sue dita.
-Hey! Le avevo appena comprate!- Urlo scalciando, ma lui riesce a fermare le mie gambe, portando poi una sua mano sulle mie stesse labbra.
-Stai zitta o sveglierai tutto il vicinato.- Mi sussurra con dolcezza, togliendo poi la mano dalle mie labbra ed osservando ancora
le mie ginocchia mal ridotte.
Perchè tutta questa premura? Perchè mi sento così al sicuro con lui?
I suoi occhi color nocciola, continuano ad osservare le ginocchia per poi viaggiare nei miei.
-Che c'è? Che cazzo c'hai da guardare?- Gli domando con presunzione, vedendolo poi abbozzare un sorriso compiaciuto ed avvicinare
le sue piccole e sottili labbra alle mie ginocchia.
Che cosa sta cercando di fare?
Osservando le sue labbra aderire perfettamente alle mie ginocchia, rabbrividisco, sentendo poi la sua lingua risucchiarmi quasi tutto il sangue
sparso.
Continuo ad osservare Brian, mentre non fa altro che "curarmi" Le ginocchia con i suoi baci e la sua saliva che sembrerebbe essere meglio
di un disinfettante.
Sento un potente bruciore allo stomaco e al petto, non riuscendo più a staccare le labbra del ragazzo dalle mie stesse gambe.
Sto per morire di vergogna...
-Ecco fatto...vado a prendere delle fasce in bagno dal kit medico...- Mi sussurra Syn, correndo verso il bagno e lasciandomi qui come
una stupida che continua a fissare il vuoto ed è sicuramente diventata rossa come un pomodoro.
Cosa diavolo mi sta accadendo? Perchè tutt'ad un tratto mi sento così debole ed impotente?
Vedendolo tornare nel salotto di casa con alcune fasce tra le mani, cerco di sembrare il più calma e tranquilla possibile.
-Non potevi usare un disinfettante come tutte le persone normali?- Sbotto con cattiveria, tentando di nascondere l'imbarazzo che sto provando
in questo preciso istante.
-Nel caso non lo sapessi, anche la saliva a volte può essere un ottimo disinfettante.-
-Preferivo un disinfettante commerciale.-
-Accontentati...dopotutto, non tutte le ragazze possono ricevere questo lusso.-
-Lusso? Senti un pò Brian Haner da strapazzo, ma chi credi di incantare?
-Mh...sono riuscito a metterti a disagio vero?-
-No! Non sei di certo il primo ragazzo che si permette a baciarmi su determinate parti del corpo.-
Bugia.
-Allora perchè sei diventata tutta rossa?-
-Perchè...qui dentro fa caldo.-
-Ma se siamo a febbraio e fuori si gela?-
-Ed io ho caldo! Poi, parla quello che ha il coraggio di presentarsi dinanzi alla porta, senza neanche indossare una maglietta!-
-Va bene, tregua.-
-Ahi!-
-Scusa, non volevo farti male.-
-Ed invece mi hai fatto male Gates! Fa' più piano con queste fasce!-
-Ho come la sensazione che io e te non riusciremo mai ad avere una sana e tranquilla conversazione.-
-Io non voglio avere niente a che fare con te e con gli altri.-
-Come se non lo avessi capito.-
Brian mi lega attorno alle ginocchia alcune fasce, per poi prendermi in braccio.
Confusa, mi lascio prendere in braccio dall'uomo senza opporre resistenza annusando ancora il profumo che continua ad emanare la sua stessa
pelle.
Quest'odore di alchool e sigarette, mi rientra nelle narici, provocando in me una strana sensazione...assolutamente piacevole.
Potrebbe sembrare stupido ma per la prima volta in tutta la mia vita sto apprezzando qualcosa in un ragazzo che non sia James.
Brian dà un calcio secco alla porta della sua cameretta. Proprio quella in cui ho dormito la sera della festa.
Chitarre ovunque, fotografie di lui ed i ragazzi da piccoli ed un letto matrimoniale al centro della camera.
L'uomo mi fa sedere sul suo letto, mentre con velocità, prende alcuni capi d'abbigliamento dal suo armadio.
-Tieni, metti questa.- Mi dice, buttandomi addosso una delle sue felpe a dir poco enormi.
-C'è un bagno anche in questa camera?- Domando, guardandomi intorno.
-Si ma puoi anche cambiarti qui, io ho di meglio da fare che guardarti.-
-D'accordo.-
Sfido Brian alzandomi con prepotenza dal letto e buttando sul pavimento il cappottino nero che avevo addosso fino a poco tempo fa.
Brian si siede sul letto, prendendo una chitarra acustica tra le mani e cominciando a strimpellare qualche nota.
Non faccio caso a lui, togliendomi con lentezza gli anfibi borchiati dai piedi e disfandomi,ben presto, della maglietta scollata che
lascio cadere anch'essa sul pavimento.
Osservo di tanto in tanto Brian che nonostante stia cercando di strimpellare qualcosa, non fa altro che spiarmi nella speranza che
io non possa notare il fatto che è già da qualche secondo che continua a fissarmi con malizia.
Indosso la felpa di Brian, sentendo ancora quel suo profumo premermi nelle narici. Cazzo, per colpa di questa felpa...anche la mia pelle
sa di lui.
Dopo aver indossato l'indumento, osservo Brian continuare ad adagiare le sue dita sulle corde dello strumento. E' davvero incredibile
il suo modo di suonare...è come se...stesse vivendo in un mondo tutto suo.
Come se...il resto del mondo, non esistesse.
Tossisco per un pò, vedendolo poi riportare i suoi occhi contro i miei.
-Si, scusami è che...avevo una melodia nella testa e volevo riprodurla prima di dimenticarla.-
-Bene...tu sul tuo lato ed io sul mio. Se provi anche solo ad avvicinarti a me o a circondarmi con le tue braccia comincio ad urlare.-
-Come vuoi.-
-Okay, buonanotte.- Sbotto infine, sdraiandomi ad un lato del letto e lascinadomi avvolgere dal piumone caldo in tinta con i muri della camera.
-Buonanotte.- Sussurra anche lui, sdraiandosi accanto a me ma mantenendo le giuste distanze dal mio corpo.
Infastidita di questa situazione alquanto assurda, mi volto dall'altro lato del letto per non incontrare lo sguardo di Brian e dormire
con tranquillità.
-Nym...-
-Mh?-
-Se stavi scappando è perchè sei in pericolo, giusto?-
-...-
-Ho capito, non vuoi rispondermi.-
-...-
-Ma non potremmo fare qualcosa di più costruttivo anzichè dormire?-
-Brian! Sto cercando di dormire, stai zitto.- Borbotto continuando ad avvolgermi tra le coperte.
Lo fa apposta...vuole proprio urtarmi in tutti i modi possibili questo qui!
-Ahahah sei troppo buffa quando ti arrabbi!-
-Lasciami dormire in pace Brian o giuro che te ne dò di santa ragione.-
-E va bene, dormi.-
-Bene.-
-Bene.-
-Bene.-
-Bene.-
-La smetti di copiarmi!?-
-Sei proprio una ragazzina.-
-E tu ti comporti come un ragazzino per avere trent'anni!-
-Però adesso, posso sapere perchè cazzo stavi piangendo ieri?-
-BUONANOTTE BRIAN.-
Concludo, sbuffando.
Sono così stanca di questa situazione...e sapere che adesso Paul è tornato per farmi del male...non può far altro che peggiorare
le cose.
Che cosa ne sarà di me?
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Nymphetamine
FanfictionNymphetamine è una ragazza di sedici anni dalle cicatrici interiori ed una vita bruciata. Sopravvissuta a diverse violenze sia mentali che fisiche, diventa una calamita per ogni essere maschile. Sarà la sua sfacciataggine o semplicemente il suo esse...