8° God help me.

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Mi sveglio sentendo una mano calda, premermi sul volto.

Batto più volte le palpebre, cercando di osservare con chiarezza i due occhioni azzurri del mio amico più caro,
che non fanno altro che scrutarmi con dolcezza.
Sorrido per metà a Jimmy, alzandomi dal letto ed abbracciandolo senza riuscire a formulare alcuna frase
di senso compiuto. Da quando lo conosco è sempre stata la stessa storia...non abbiamo mai avuto bisogno di parlare ma un
abbraccio o un semplice gesto è sempre stato più che sufficiente.
Rev mi capisce come non mi ha mai capito nessun altro ed è forse per questo che mi sono affezionata particolarmente a lui.
A volte, credo di poterlo considerare come il fratello che non ho mai avuto...ed altre, addirittura come il padre modello che ho
sempre sognato di avere.
-Non tornare mai più a casa in quelle condizioni...mi hai fatto prendere un colpo Nym.- Mi sussurra Jimmy, mentre continuo a premere le mie
labbra contro la sua spalla ed avvolgergli il collo con le mie piccole braccia.
-Allora Nym, me lo prometti?-
Questa volta, porto i miei occhi contro quelli di James, sorridendogli per metà.
-Sai che amo divertirmi e sai che non posso farne a meno. Dovrai accettarmi ancora una volta per quella che sono.-
-Tu non sei così Nym...smettila di nasconderti, non ne hai più bisogno ormai.-
-Io...non mi sto nascondendo.-
-Tendi ad allontanare le persone da te...e nel tempo libero, esci con dei coglioni.-
-Rev, ne abbiamo già parlato tante volte...-
-E continuerò a parlartene fin quando non capirai...quello che hai subìto negli anni non deve far di te stessa una persona peggiore.-
-Sai come ci si sente nel sentirsi dire di esser stato un grande errore proprio dalla donna che ti ha messo al mondo?-
-Allora non è vero che non t'importa...-
-No, è proprio così. Non m'importa un cazzo di mia madre e degli uomini che si porta a letto. Questa è la mia vita Jimmy...ed io ne faccio
ciò che voglio.-
-Ma sai anche che io non posso permetterti di distruggerti.-
-Lo sono già da tempo ormai e lo sai bene. Sono così distrutta da non sentirmi neanche più le ossa...-
-Voglio solo che tu stia bene Nym, solo questo.-
-Allora lasciami vivere come voglio Jimmy...non ti chiedo nient'altro.-
-Ma farai più attenzione?-
-Si...-
-Promettimelo.-
-Che palle che sei!-
-Nym!-
-Va bene...te lo prometto.-
-Così mi piaci nanetta.- Scherza James, scompigliandomi i capelli mentre io stessa mi lascio abbracciare dalle sue braccia tatuate che mi
confortano per un pò.
In realtà, se non ci fosse sempre Jimmy accanto a me che non mi permette di crollare, mi sentirei una vera e propria perdente.
Devo ammettere di avere un carattere piuttosto difficile ma non posso farci niente, James riesce a prendermi e farmi sentire una persona
migliore. Non ho mai paura di mostrare a lui chi sono realmente perchè sò che lui non potrebbe mai giudicarmi.
-Hey Nym, come ti...oh merda! Non ho visto niente,lo giuro!- Borbotta con spavento Matt, mentre prova a richiudere la porta della camera.
-Che gran coglione che sei Shads, entra.- Continua Jimmy, ghignando sotto ai baffi.
Matt si fa coraggio, riaprendo la porta ed entrando definitivamente nella camera scrutandoci con quei suoi occhioni verdi.
-Oh...credevo di aver interrotto qualcosa.- Sorride con malizia Shads, strofinandosi le mani.
-Credevi male. Molto male direi.- Ribatto con presunzione, allontanandomi dal petto di Rev ed incrociando le braccia contro il mio stesso petto.
-Beh, potresti almeno evitare questa volta di rispondere con questo tono proprio a coloro che ti hanno assistita ieri durante il tuo
doposbronza. Sai com'è, non è stato gradevole.-
Chi cazzo si crede di essere questo pezzo di merda? Pensa davvero di potermi rispondere in questo modo!?
-Non ti permetto di parlarmi in questo modo coglioncello che non sei altro!-
-A me coglioncello!? Tu piuttosto ragazzina viziata di sedici anni che deve ancora imparare l'educazione e a rispettare
le persone più grandi!-
-Già, quasi dimenticavo il fatto che sto parlando con un vecchietto col bastone.-
-Vecchietto col bastone a me!? Qui oggi finisce male mocciosa.-
-Guardami, sto tremando dalla paura!-
-Sai cosa? Sarebbe stato meglio non averti mai conosciuta e avremo tutti dovuto trattarti come un'estranea sin dall'inizio piuttosto che farti
sentire parte del gruppo.-

Sbarro gli occhi, alzandomi dal letto e sentendomi stranamente ferita.
Porto i miei occhi contro quelli di Shads, vedendolo poi sospirare con rabbia ed uscire dalla camera sbattendo la porta con disprezzo.
Forse ho esagerato a trattarlo in quel modo...dopotutto...ieri i ragazzi mi sono stati accanto quando non riuscivo neanche più a capire dove fossi
andata a finire.
-Ben gli sta...così impara a fare il gradasso con me.- Borbotto con convinzione, cercando di restare indifferente alla situazione.
-Nym, spero che tu stia scherzando...- Mi sussurra quasi Jimmy, guardandomi con rimprovero.
-No, non sto scherzando.-
-Pensavo che apparte con Brian...tu...ti fossi integrata bene nel gruppo.-
-Ma per favore Jimmy, siamo seri.-
-E' ciò che sto cercando di dirti. Parliamo con serietà e quindi evita di fare quei sorrisini del cazzo Nym.-
-Cosa c'è, adesso non ti vado più a genio?-
-Nym sto cercando di farti capire che ti sei comportata da stronza con Matt e la cosa non può farmi di certo piacere.-
-Allora non pensarci.-
-Quand'è che la smetterai di fare la bambina che si traveste da adulta?-
-Questi sono solo cazzi miei.-
-Allora sai che ti dico? Fai che cazzo vuoi. Distruggiti, allontana da te anche le persone che vorrebbero aiutarti e vaffanculo cazzo!-
-Io non ho bisogno di nessuno! Cazzo, cazzo, cazzo! Ti odio!-
-Beh lo vuoi proprio sapere? Anche io mi odio ma almeno...non ferisco le persone che amo di più al mondo.-

Vedo la rabbia negli occhi di Jimmy prendere forma mentre non riesco più a ribattere.
Mi ha spiazzata...Jimmy Sullivan, il mio ormai amico più caro mi ha letteralmente tolto il respiro.
-Ama te stessa Nymphetamine. E' ciò che sai fare meglio.-
Boom, uccisa.
Scossa dalle ultime parole pronunciate da Rev, lo vedo andare via sbattendosi anche lui con prepotenza la porta alle spalle.
Sentendomi divorare dall'orgoglio che non mi da più alcun sintomo di tregua, apro con convinzione la porta appena sbattuta e provo a rincorrere
Jimmy che è già sceso giù, al piano inferiore di villa Haner.
-Sapevi bene che mi sono sempre odiata! Tu lo sapevi! Jimmy, cazzo, mi stai ascoltando!? Jimmy Sullivan, torna qui!- Urlo con rabbia,
battendo più volte i piedi contro il pavimento ed avvicinandomi poi alla ringhiera delle scale per poter sbirciare se Jimmy è già
arrivato al piano inferiore.
Proprio mentre mi avvicino alla ringhiera però, la mia spalla sbatte accidentalmente contro quella della persona che non dovevo assolutamente
incontrare stamani.
-Ma davvero? E' così...tu ti odi? Ma a chi vuoi darla a bere ragazzina.- Borbotta Brian, prendendomi un braccio.
-Queste non sono cose che ti riguardano.- Rispondo a tono, sentendo il mio viso accaldarsi sempre di più.
Mi sento così stranamente imbarazzata a vedere il volto di Brian situato proprio a pochissimi centimetri dal mio.
-Cosa c'è, la mocciosa dalle lunghe notti e l'alchool nel sangue,ha un cuore?-
In qualche modo, anche le parole di Brian mi stanno ferendo e non poco.
Mi credono davvero una ragazza senza cuore?
-No. Io non ho nient'altro che macerie dentro di me ma come vedi, sono ancora in piedi e combatto per me stessa.-
Devo camuffarmi. Non gli darò mai la soddisfazione di vedermi crollare.
-Ed è per questo motivo quindi che ieri notte stavi piangendo?-
Oh no.
Il mio peggiore incubo si è avverato...come diavolo fa a saperlo?
-Pensi che non ti abbia sentita piangere in bagno?-
Sconvolta e terribilmente infastidita, spingo via Brian allontanandolo il più possibile da me.
Lui comincia a ridere divertito, mentre io non posso far altro che sentirmi come una stupida ragazzina che è riuscita a mostrare
la sua innata fragilità a chi non doveva.
Mentre sento il mio mondo cadere a terra per poi frantumarsi, scendo velocemente le scale dell'abitazione, ritrovandomi al piano inferiore
e correndo verso Mckenna che ha due tazze di caffè bollente tra le mani.
-Nym, allora ti sei svegliata, tieni ti ho preparato del caffè!-
-Mckenna dobbiamo andare a scuola.-
-Ma tu non hai fatto colazione.-
-La faremo insieme in un bar, ma dobbiamo andare.-
-D'accordo, ma calmati...mi sembri agitata.-
-Lo sono. Cazzo, sbrigati!-
-Si, dammi un attimo! Ma tu...hai intenzione di andare a scuola con il pigiama!?-
-Che cazzo di domande mi fai Mck? Certo che no!-
-Ho capito...beh, vai nel bagno adiacente alla mia cameretta e fatti una bella doccia. Ai vestiti ci penso io.-
Ringrazio mentalmente Mckenna, correndo verso il bagno situato nella sua stessa camera e cercando di calmare i miei nervi
ormai andati a puttane.

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