29° Better than me.

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Ed ecco che alla vista di quella cintura in metallo, mi si riapre la solita scena nella mente.

Ryan che mi spacca delle catene sulla schiena, Mark che fa di tutto per farmi restare ferma e gli altri
ragazzi che se la ridono, guardandomi morire dinanzi a quel solito istituto scolastico.


"Oh...non piangere piccolina...sono sicuro che ti piacerà tanto quanto piacerà a noi"


Ho appena ri-sentito la voce di Ryan e la sensazione è stata collassante.
Tossisco in continuazione, assaporando di nuovo ogni attimo di quel momento e sentendo qualcosa premere
al di sopra della mia stessa pelle.
Delle vampate di calore sfiorano il mio volto mentre sento gli occhi inumidirsi sempre di più.
L'immagine proiettata nella mia mente, raffiora come un uragano che sta per imporre una devastazione completa
ad ogni mia singola parte del corpo.
Stringo le mani in pugni, continuando a sentire quelle voci nella mia testa che sembrano essersi impossessate
della mia sanità mentale.
Stringo sempre di più le mani, come se stessi percependo la sensazione di quel pomeriggio...quando continuavo a stringere
l'erba del prato nella speranza che qualcuno avrebbe potuto aiutarmi.
Il battito del mio cuore aumenta sempre di più mentre il mio respiro sembra essersene andato a farsi fottere.
Odio sentirmi così debole e fragile. Questa non sono io...la vera Nym è quella che manda a fanculo il mondo e non si lascia
urtare da nessuno.
Forse, non so neanch'io chi sia la vera Nym.
Mi sento così stanca di provare a combattere contro questi mostri che mi sto portando dietro...ma riecco un'altra immagine
cominciare a perseguitarmi.
Io sono lì. In quel bagno.
Sto stringendo a me una lametta che non credevo di poter utilizzare come peggior arma per frastornarmi.
Ritorno a quel giorno, in cui niente mi sembrava più giusto di farmi del male. Improvvisamente, sento come se del sangue
stesse scivolando giù dalle mie mani, mentre continuo a stringerle con più forza.
Tutto ciò che vedo dinanzi ai miei occhi...è solo sangue e bottiglie che continuano a frantumarsi dinanzi a me, emettendo dei rumori
che mi colpiscono ai timpani.
Non riesco a trovare via d'uscita a questo dolore, sentendomi totalmente denudata da tutto ciò che sto provando, sanguinando
dentro e sentendo il bisogno di cadere con le ginocchia sbucciate, sul pavimento.
Mi sento come se stessi per annegare e mi trovassi troppo lontana per raggiungere la riva. Ma quando lancio un grido d'aiuto,
mi sento travolgere da due enormi braccia tatuate che cominciano a stringermi sempre di più.
Lacrime che sgorgano sul mio viso, battiti di cuore troppo veloci per esser recuperati e respiri infranti in quest'aria
di gabbia che mi sono appena costruita.
-No! No!- Urlo ancora, mentre Brian dinanzi a me prova a tranquillizzarmi finchè può.
-E' passato piccola, ci sono io qui con te.- Mi sussurra il trentenne con dolcezza, passandomi una mano sulle guancie bagnate.
Mentre Brian mi sussurra questa parole però, sento una strana melodia cominciare a viaggiare nella mia mente.
E' sempre quella canzone...sempre la stessa.
Tutt'ad un tratto, comincio a sentirmi meglio, mentre la dottoressa Philips ed il suo aiutante, il dottor Spector, si allontanano
dal mio corpo per lasciarmi un attimo di respiro.
Mi lascio trasportare da un pianto più che doloroso sentendo ancora le note di Stairway to heaven ridarmi la voglia
di vivere.
Brian mi accarezza la schiena, mentre io non posso far altro che piangere sul suo petto.
-Basta così per oggi dottoressa Philips...non lo vede che è spaventata?- Sbotta Brian, continuando a stringermi a sè e facendomi
sentire decisamente meglio.
E pensare che fino a poco fa, era nel corridoio ad aspettarmi, senza poter neanche varcare la soglia della porta.
Mi basta anche solo il suo tocco per poter sentire di nuovo il mio corpo.
-D'accordo, come vuole signor Haner. Devo dire però che la ragazza comincia a reagire come dovrebbe...ci vorranno altre terapie
per poterla aiutare al meglio.-
-Ma non vede che così, le fa solo del male?-
-E' giusto che ricordi tutte le sensazioni che ha provato quel giorno. Nym, come ti senti?-
Non riesco a rispondere alla psicologa, tentando di ripristinarmi.
Mi sento come se fossi stata risucchiata dall'oscurità.
Come se l'unico spiraglio di luce fossero le braccia di Brian, che non sembrano volermi abbandonare neanche per un secondo.
-Non lo vede come si sente? Queste terapie la stanno distruggendo...-
-Signor Haner, non dite sciocchezze e mi lasci fare il mio lavoro. La ragazza ce la farà...è solo questione di tempo.-
-Quanto potrebbe volerci?-
-Sono solo una psicologa, non una vegente. Adesso potete anche andare...e Nym, sono davvero fiera di te. Stai facendo passi da gigante
anche se le sensazioni che stai provando non ti permetteranno di andare avanti, bensì, ti ritroverai a fare sempre passi indietro.-
-Io...voglio solo dimenticare.- Ammetto, rivolgendomi alla psicologa ma stringendomi sempre di più al petto di Haner.
-Ti aiuterò io Nymphetamine. Con queste terapie, dovremmo riuscire a ricoprire quei vuoti che hai dentro. Ci vorrà solo un pò di tempo...o
forse, qualche annetto.-
Ascolto con attenzione le parole della signora Philips, mentre Brian continua a lasciarmi dei baci sulla testa.
-Allora, possiamo andare?-
-Si signor Haner...ci vediamo qui per la prossima seduta.-
-Arrivederci dottoressa Philips.-
-Arrivederci signor Haner...ciao Nym.-
Saluto con un cenno di mano la donna, mentre Brian mi aiuta a scendere dal lettino su cui ero posizionata per poter
dar vita a ciò che mi affolla la testa.
Tremando, è proprio Brian a prendermi in braccio e a portarmi al di fuori di quello studio che mi provoca dei coniati di vomito che
non passano di certo inosservati.
Brian mi posiziona sul sedile dell'auto e lui vi entra con velocità, posizionando le sue mani sul volante.
Mi raggomitolo in me stessa, sentendo una forte sensazione premermi dentro.
-Come ti senti?-
-Preferirei esser investita da un treno in corsa.-
-Ci vorrà un pò di tempo per...rimettere a posto i tuoi pensieri.-
-Sono stanca di andare dalla strizza cervelli...-
-Ma è necessario che tu ci vada Nym...-
-Perchè? Non voglio ricordare più...non voglio farlo!-
Vedo Brian guidare con velocità verso casa, senza degnarmi neanche di uno sguardo.
Qualcosa mi dice, che non ricorda niente neanche di ciò che è accaduto ieri.
L'achool deve aver risucchiato tutta la sua memoria.
-Mi ha telefonato la signora Wilson mentre eri con la dottoressa Philips.-
-Ah si? E cosa voleva?-
-Avvertirmi che il treno per domani è stato confermato per mezzogiorno.-
-Bene...-
-Perchè non me lo hai detto?-
-Cosa?-
-Che avevi intenzione di partire proprio il giorno del mio matrimonio. Fammi indovinare...lo sapevano tutti, vero?-
-No, non lo sa nessuno che parto domani.-
Bugia. Lo sanno tutti invece...tranne che lui.
-E pensi che questo possa far sentire meglio quel pover uomo di Rev che si provocherà un infarto?-
-Prima o poi, sarebbe dovuto accadere.-
-Cosa? Che parti così, da un giorno all'altro?-
-Sapevi che me ne sarei andata.-
-Ma non così presto.-
-Ho accettato la proposta della signora Wilson...tutto qui.-
-E in cosa consisteva? Farti partire senza dire niente a nessuno? Volevi andartene senza neanche salutarci?-
-No...ma ho considerato la proposta di poter partire il più presto possibile.-
-E' davvero così facile per te abbandonare tutto e tutti in questo modo?-
-Faccio solo ciò che è meglio per me. Per una volta, vorrei poter pensare solo a me stessa e vivere una vita tranquilla
come hanno avuto il piacere di fare altre ragazze della mia stessa età.-
-E non hai paura di ritrovarti in un posto che neanche conosci con una famiglia che non sa un cazzo di te?-
-Perchè dovrei aver paura? Forse è un bene che nessuno mi conosca del tutto lì. Ho solo bisogno di staccare la spina
e vivere.-
-Ti immagini che razza di mondo sarebbe se tutte le persone scappassero via, come fai tu?-
-Pensala pure come vuoi...non cambierò idea.-
-Cambiare idea? Pensi davvero che a me importi qualcosa Nym? Domani mi sposo, ho ben altro a cui pensare.-
Avrei dovuto immaginarlo.
Ma perchè le sue parole mi sembrano così false? Quante probabilità avevo di innamorarmi proprio della persona da cui sarei dovuta
nascondermi e scappare?
E cazzo, perchè fa l'indifferente dopo che ha avuto il coraggio di dirmi quelle due parole così significative?
E' arrabbiato con me, ma vuole camuffare questo suo sentimento.
So che mi sta odiando perchè non ho più alcun'intenzione di stargli accanto. Secondo lui...lo sto solo abbandonando, ma non lo sto facendo
di certo solo per il mio bene.
Entrambi, non possiamo più anestetizzarci a vicenda.
Io farò finta di non averlo mai conosciuto e lui sposerà Michelle domani, creando un nuovo inizio. Una nuova famiglia, con la donna
che dice tanto di amare.
Chi lo sa, magari dopo il matrimonio...decideranno anche di avere qualche bambino e Brian potrebbe seriamente smettere di drogarsi.
Ci sono tante cose che potrebbe fare, ma per qualche strano motivo, è solo con me che riesce a tranquillizzarsi.
Io invece, credo che ricomincerò con la mia cura contro gli attacchi di panico, con lo Xanax.
Credo che da domani, la mia vita cambierà radicalmente e non so se esserne più felice o triste. Abbandonare così le persone che mi sono state
accanto senza chiedere mai nulla in cambio, non potrà farmi altro che male.
C'è chi come la Drs. Philips dice che questo cambiamento potrebbe portarmi ad una distruzione interiore difficilmente irrimuovibile e chi
come la signora Wilson, pensa che sia la scelta più giusta per darmi un'opportunità in più.
Personalmente, io non so a chi credere.
Tutto ciò che so, è che l'amore, mi fa paura e che Brian, è appena passato con il rosso.
Arrivati a casa, Brian si butta sul divano in compagnia dei Sevenfold che sono già qui, mentre io mi avvicino a Mckenna che sta preparando
la cena.
Un buon profumino mi rientra nelle narici, facendomi venire quell'acquolina in bocca che avevo perso da un bel pò di tempo.
Tutti mi salutano, compreso Jimmy che non riesce quasi a guardarmi negli occhi.
Loro sanno della mia partenza prevista per domani...come al solito, l'unico che non ne sapeva niente era proprio Haner.
Ma è più forte di me...non ce l'ho fatta a dirglielo di proposito. Mi ero rimpromessa di parlargliene prima della festa di addio al nubilato
che gli stanno preparando i ragazzi, ma la signora Wilson mi ha preceduta.
Tuttavia, nessuno ha deciso di portarmi rancore.
-Com'è andata la seduta Nym?- Mi domanda Matt con dolcezza, mentre io mi allontano da Mck per sedermi sul divano tra Jimmy e Johnny.
-E' andata...- Borbotto, accendendomi una sigaretta ed osservando il braccio di Jimmy circondarmi una spalla.
Per qualche strano motivo, Brian ha appena dato libero sfogo ad un'espressione a dir poco spaventosa.
Se potesse, ci lincerebbe ad entrambi.
Dannazione no. Non può esser vero ciò che mi ha confidato da ubriaco...non può essersi innamorato di una ragazzina come me, avendo al suo fianco
una donna come Michelle.
-Tra un pò ci si diverte Nym! Basta con la sofferenza! Festeggiamo!-
-E cosa ci sarebbe da festeggiare, Zacky?-
-Non te ne avevo già parlato? Tra un pò ci sarà la festa di addio al nubilato per Brian!-
-Ah, si, giusto. Ma non credo che parteciperò.-
-Perchè no?-
-Non mi va. Credo che me ne starò in camera a leggere qualche libro.-
Vedo gli occhi di Brian incollarsi di nuovo ai miei. Forse, pensa che questo sia un tradimento...solitamente, i libri, li leggiamo
sempre insieme.
Mi sento bruciare, percependo ancora il suo sguardo penetrare avidamente nel mio.
-Ma che cosa ci fai con i libri Nym? Cazzo, quasi non ti riconosco!- Esclama il nanetto, aspirando del fumo dalla sua sigaretta.
E sappi che non mi riconosco neanche io. Insomma, non è da me rifiutare un invito così allettante di ritrovarmi tra tabacco, tanta musica,
sballo totale, cartine e alchool.
-Dai Nym, ci sarà da bere a volontà! Sarà la nostra ultima serata tutti insieme.- Continua Matt, mostrandomi le sue solite fossette.
Già...l'ultima serata di bevute insieme.
L'ultima serata per tutto.
Sospiro, arrendendomi alla mia sorte e vedendo ben presto un sorriso dipingersi sul volto di James e degli altri.
-Va bene, okay. Ci sto.- Mi arrendo, vedendo poi il nanetto alzarsi dal divano per saltare dalla felicità.
-Grande!- Continua Matt, dandomi il cinque ed alzandosi anche lui dal divano, per dirigersi verso la cucina.
Per il resto, credo che Mckenna stia cucinando per un esercito intero di persone. Voglio dire, penso che sarebbero bastati cracker
e hamburgher per tutti, no?
-E ricordati Brian che non devi assolutamente saltare addosso a tutte le spogliarelliste che abbiamo per te, altrimenti, riferiremo
tutto a Mich!-
-Ma che importa Vee? Per una volta che può scopare con ragazze dalle tette enormi ed un culo stratosferico, lasciamolo divertire!-
Borbotta Jimmy, buttandosi poi tra le braccia del suo migliore amico per potergli scompigliare i capelli.
Brian non dice neanche una parola, lamentandosi solo di Jimmy che gli ha appena "rovinato" l'acconciatura perfetta.
Ma che dico...i suoi capelli sono sempre perfetti.
Così soffici e sensibili, da farti star male.
Perchè ogni cosa in quel trentenne deve obbligatoriamente farti del male.
E pensare che fino a poco tempo fa, non avrei mai pensato di poter dire "Cazzo Nymphetamine, ti sei innamorata di un vecchietto".
E poi è successo. Mi sono sentita travolta ed ho provato a negarlo a me stessa perchè sapevo già come sarebbe andata a finire.
Cominciai ad odiarlo...ma più lo odiavo e più lo amavo.
-Tra un pò dovrebbero arrivare tutti...cazzo, mi sento così elettrizzato!- Annuncia ancora Rev, perdendo quasi il controllo.
Possibile che sia l'unico a sentirsi così eccitato per una semplice festicciola?
-Rev, hai fatto la scorta di preservativi?- Gli domanda poi Brian, ghignando sotto ai baffi.
E' ovvio che lo ha fatto per urtarmi. Ma a me non m'importa...no, non m'importa.
No okay...mi è sempre importato.
-Se ho fatto la scorta di preservativi dici? Cazzo, cadranno tutte ai miei piedi!-
-Si, contaci Jimmy.-
-Sta zitto tu gnomo.-
-Sarò anche uno gnomo ma ho un cazz...-
-Johnny, ti ricordo che ci sono delle ragazze qui.- Borbotta Zacky, mettendo una mano dinanzi alla bocca del nanetto che al contrario,
pensa a mordergliela.
-Eccomi qui...è tutto pronto e le pizze arriveranno tra un quarto d'ora.- Annuncia poi Mckenna, rientrando nel salotto di casa e lasciandosi
baciare una guancia dal suo fidanzato.
Questi due sono davvero vomitevoli quando si ci mettono...ma mi auguro che resteranno insieme per il resto della loro vita.
Non ho mai visto una coppia più affiatata.
-Amore, siediti un pò, sarai stanca...avrei tanto voluto aiutarti io a cucinare tutto.-
-Ma non ti preoccupare porchettina mia, a me piace cucinare.-
Io, Jimmy, Matt, Brian e Johnny squadriamo Zacky e Mck dalla testa ai piedi, tentando di placare i nostri coniati di vomito.
-Non vedo l'ora di vederti cucinare sempre e solo per me.-
-Oh, quanto sei dolce Zacky...-
Brian tossisce, attirando poi l'attenzione dei due piccioncini che non fanno altro che guardarsi negli occhi.
-E certo che voleva aiutarti a cucinare Mck! Già immagino la scena del tipo...amore, ho appena preparato un dolce! E Zacky risponde:
"E adesso dove me la metti la panna"?-
Alla battuta di Matt, tutti scoppiamo a ridere.
Jimmy gli dà uno schiaffo sulla nuca, mentre io sono ancora sconvolta.
Tutti ridiamo a crepapelle, mentre Zacky e Mck sono rimasti senza parole.
Eh già...mi mancherà da morire tutto questo.
Mentre gli altri ridono ancora, io mi soffermo ad osservare Brian che sembra sentirsi proprio a suo agio.
Ride anche lui...e ride come non lo vedo fare spesso.
I suoi occhi rossi, prendono improvvisamente vita, mentre si soffermano nei miei.
Entrambi, restiamo a fissarci per alcuni istanti e gli altri, non sembrano notare questa situazione continuando a scherzare tra di loro
e a prendersi in giro.
E' come se il mondo si fosse appena fermato ed esistessimo solo io e lui.
Anzi no, mi correggo...io, lui ed i nostri dolori.
Lui con i suoi occhi rossi, il suo solito viso scavato e le braccia bucate...io con i miei attacchi di panico, le mie paure ed i tagli
sui polsi.
Siamo proprio due disastri insieme...siamo una scarica di caos ed emozioni mai vista prima.
Ma adesso, mentre i miei occhi continuano a perdersi nei suoi, mi sto chiedendo a cosa stia pensando. Se forse, sta pensando a ciò che
riesco a pensare anch'io.
E rieccole le mie solite paure.
Scossa, sposto con velocità lo sguardo contro il pavimento per tentare in tutti i modi di distrarmi e non mostrare ciò che sto pensando
a colui che mi ha resto la vita un'inferno.
E' grazie a lui...se ho capito quanto l'amore possa uccidere.
-Sono arrivati i primi ospiti!- All'annuncio di Zacky, tutti si alzano dal divano per poter aprire la porta mentre io aiuto Mckenna
a riordinare il cibo e mettere un pò di buona musica.
-Nym...stai bene?- Mi domanda Mckenna, prendendo dei cd ed osservando il mio volto totalmente confuso.
-Si, sto bene.-
Avevo promesso a me stessa di non mentire più...ma Mckenna non è poi così stupida da credermi sulla parola.

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