Tornata da un giornata scolastica abbastanza impegnativa, insieme a Mckenna, decido di tornare
a casa.
-Nym...io non credo sia una buon'idea tornare a casa dopo ciò che ti è accaduto...- Borbotta Mckenna, osservando
la mia ormai inutile abitazione.
-Devo tornare o...mia madre potrebbe arrabbiarsi ancor di più.- Ammetto cercando di sembrare il più tranquilla possibile.
Solo all'idea di entrare in questo buco nero, mi fa venir voglia di suicidarmi.
-Se vuoi, posso farti compagnia...se non disturbo ovviamente.-
-Non credo vorresti vedere mia madre scopare sul tavolo da pranzo con un uomo che in realtà non potrei conoscere
neanche io.-
Mckenna mi guarda con comprensione, capendo il mio disagio.
E' sempre stato così...mi sento a disagio quando parlo di mia madre perchè sò che tipo di persona è lei in realtà.
Ricordo ancora quando...ero piccola e alcuni miei amici mi prendevano in giro perchè sapevano del fatto che mia madre non fosse
una santa. La vedevano anche loro fare la puttanella con gli uomini sposati, del quartiere.
-Nym, mi dispiace lasciarti qui sapendo a cosa sei andata incontro ieri...-
-Ho capito...ma se vedrai delle indecenze, io non mi prendo alcuna responsabilità con tuo fratello.- Ironizzo, vedendo Mckenna sorridermi.
Non ricambio il suo sorriso, sbuffando e cominciando ad avvicinarmi alla porta di casa. Questa porta a dir poco malridotta.
-Non si sentono urla per ora...buon segno.- Ammetto, aprendo la porta di casa con la chiave ed entrandovi.
Se sono fortunata...forse, mia madre non è in casa.
-Sono a casa.- Urlo al vento, invitando Mckenna ad entrare in questo schifo di posto.
-E' permesso?-
Alla domanda di Mckenna, scoppio a ridere, dandole una spinta e richiudendomi la porta di casa alle spalle.
Lo ha davvero chiesto!?
-Che cogliona che sei. Siamo fortunate, mia madre non c'è.- Sbotto osservando poi un post-it attaccato al frigorifero.
Già immagino cosa ci sia scritto...anche stasera la mia cara mammina non tornerà per cena.
Stacco via il fogliettino dalla parete del frigorifero per poi leggerlo.
"Non tornerò per cena. Cucinati se necessario."
Ma che gran novità.
Ormai,indifferente, strappo via il bigliettino per poi gettarlo nel cesto della spazzatura adiacente al frigorifero.
-Problemi?- Mi domanda Mckenna, venendomi incontro.
-No...nessun problema. Mia madre non tornerà per cena...penso che la rivedrò domani mattina.- Ammetto togliendomi con velocità
gli anfibi dai piedi e buttando il giubbino in pelle sul divano sfasciato.
-Non dev'esser facile avere una madre ma allo stesso tempo...non averla.- Mi sussurra quasi Mckenna, sedendosi sul divano malridotto.
-Dopo un pò ti ci abitui.- Ribatto tornando al frigorifero e prendendo due "Heineken" Abbastanza fredde.
Porgo una bottiglia di birra a Mckenna, ma lei mi guarda come se volesse prendermi a botte.
-E dai, è solo una birra!- Esclamo, cercando di convincerla.
-Non mi piace...e poi, non l'ho mai bevuta.-
-Come fai a sapere che non ti piace una cosa che non hai mai assaggiato?-
Mckenna ci pensa sù, per poi prendere con decisione la bottiglia di birra tra le mani.
La ragazza comincia a bere un piccolo sorso dalla bottiglia, guardandomi come se stesse per fare un qualcosa di inaudito.
Mi lascio scappare una risata vedendola poi tracannare la birra con velocità.
-Ma è buonissima!- Urla Mckenna emozionata come se fosse una bambina alle prese con i primi giocattoli.
Ricomincio a ridere, sdraiandomi poi sul divano e bevendo la mia birra.
-Ci sono tante cose buone in giro se davvero le sai apprezzare. Tra queste...la prima cosa buona che c'è è proprio la birra.
Potrei berne quantità industriali, credimi.-
-Ma non ti farà male?-
-A chi importa? Sono sempre stata sola in questo mondo...-
-Nym, so che forse è un pò presto per parlarne ma...io vorrei sapere cosa c'è che non và in te.-
-Dimmelo tu.-
-A dir la verità...io non sò che pensare. Prima ti comporti come una ragazzaccia di strada e l'attimo dopo ti ritrovi a sorridermi
e a parlarmi come se ci conoscessimo da tempo. Un giorno sei completamente intrattabile e l'altro sembri essere la ragazza più
spensierata del mondo. Se stai cercando di nascondere la tua vera identità, sappi che con me non ne hai bisogno. Hai appena trovato
un'amica nel caso che non te ne fossi ancora resa conto.-
-Lo so cosa sei, non c'è bisogno che me lo ricordi ogni minuto Mck. Anche se...credo che tu dovresti stare alla larga dalle ragazze
come me.-
-Ma...perchè?-
-Perchè siamo troppo diverse. Io bevo, fumo, faccio stronzate e a momenti vengo stuprata da cani e porci mentre tu sembri essere una
ragazza così perfettina nonchè una figlia di papà. Allora, non sono solo io qui a nascondermi...ma anche tu. Tu che ti credi una santa quando
in realtà hai solo voglia di provare qualche brivido in più. Prova a dire il contrario se ci riesci ma sappi che io non cambio le
mio opinioni da un momento all'altro.-
-Nym...tu...non capisci.-
-Ed invece capisco. Ti capisco più di quanto possa riuscirci tuo fratello...tu hai solo bisogno di uscire per un pò dal guscio e lui...semplicemente,
non te lo permette. Ma noi possiamo prendere il controllo delle nostre vite e tu...beh, tu puoi cominciare anche da ora.-
-Nym non è così semplice. Vorrei divertirmi anch'io come fai tu ma...ci sono dei pericoli che preferisco evitare.-
-Che pericoli? Ti riferisci all'alchool o a qualche canna di troppo? Coraggio Mck, sei giovane...ogni tanto, qualche sballata non ha mai
fatto male a nessuno.-
-La mia risposta sarà sempre e solo no...per non parlare poi di quello che è accaduto l'altra sera!-
-Quello è stato solo un caso Mckenna, non puoi lasciarti sempre divorare dalle paure. E poi...l'anarchia è proprio ciò che fa al caso nostro.-
-Hai idea di ciò che stai dicendo? Nym, perchè ti ostini a fare cose che non dovresti?-
-Perchè sono giovane, ho delle belle tette, un corpo sinuoso ed un viso tipico da mangiatrice di uomini. Non sono piena di me, voglio solo
il massimo.-
-Io...non sono come te.-
-Non ti chiedo di diventarlo...solo di...divertirti un pò di più. Allora, stasera c'è una festa al Boulevard, sei dei nostri?-
Mckenna deglutisce, sbarrando gli occhi con preoccupazione.
-...Dei nostri?-
Scoppio a ridere, osservando il volto impaurito della ragazza dai capelli viola. Possibile che sia così ingenua?
-Che cosa credi, che le feste comprendano solo ragazzine e mocciosi appena usciti dalla tana? No tesoro, al "Boulevard" trovi solo
ragazzi dai vent'anni in sù.-
-Io non sò cos'hai nella testa ma...vengo con te solo per assicurarmi che vada tutto bene e che tu possa tornare a casa senza ricevere alcuna violenza fisica.-
-Ti divertirai. Si balla, si beve ed ovviamente...si scopa.-
Il volto di Mckenna diventa sempre più indecifrabile così decido di sorriderle per tranquillizzarla.
-Sto scherzando...adesso seguimi nella mia camera...ho intenzione di trasformarti in una donna con la "D" Maiuscola.-
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Nymphetamine
FanfictionNymphetamine è una ragazza di sedici anni dalle cicatrici interiori ed una vita bruciata. Sopravvissuta a diverse violenze sia mentali che fisiche, diventa una calamita per ogni essere maschile. Sarà la sua sfacciataggine o semplicemente il suo esse...