15° Her broken fragility.

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Il vento fresco, percorre la mia pelle, facendomi rabbrividire e svegliare.

Apro gli occhi, ritrovandomi a pancia in giù su questo letto che ha il profumo di tabacco più
rigenerante che abbia mai sentito.
Mi alzo per metà sul materasso terribilmente comodo, guardandomi intorno e notando le nuvole grigie al di fuori
della finestra aperta, che rendono cupa e buia questa stanza.
La pioggia, cade dal cielo frantumandosi contro l'asfalto e quei pochi alberi che non sembravano essere spogli, si sono
denudati all'improvviso.
Questo continuo vento gelido che mi ha fatta svegliare invece, non ha alcuna intenzione di bloccarsi.
Mi guardo ancora intorno, non riuscendo a scorgere la figura di Brian da nessuna parte così, scendo dal letto totalmente vuoto, per poter
dare un'occhiata all'orologio che segna le sette e mezza del mattino.
Sono sicura che Brian, sarà andato a cercare un pò di roba da quei maniaci che conosce lui...altrimenti, non penso che si sarebbe svegliato a quest'ora del
mattino.
-Nym, allora sei qui!- Mckenna entra in camera, già vestita, truccata e con lo zaino sulle spalle.
I suoi capelli viola, tenuti in un cascetto corto e perfettamente lisci, risplendono in questa camera buia e distrutta per metà.
-Si...- Ribatto con debolezza, pensando a quanto avrei voluto picchiare Brian in questo preciso istante.
-Sbrigati o faremo tardi a scuola!- Continua Mck, ma io, non le do ascolto sedendomi sul letto e tenendomi la pancia tra le mani.
Perchè sento uno strano formicolio premermi nello stomaco? E' come...quella strana sensazione di cui parlano tutti, quando ti dicono
di esser innamorati e di sentire le farfalle volarti dentro.
-Ma cos'hai, non ti senti bene?- Mi domanda Mckenna, avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla,dandomi un pò di conforto.
No, non mi sento bene. Mi sento come se avessi inghiottito un coltello che poi avrebbe pensato bene di uccidermi il cuore. Come se
mi fossi scottata per la prima volta. Come se stessi aspettando una persona che è destinata a non venirmi incontro.
Non è un dolore dello stomaco...lì sento una sensazione terribilmente piacevole e nitida.
E' un dolore del cuore e non so neanche del perchè si sia creato.

Osservo ancora una volta il letto vuoto, fremendo dalla voglia di chiedere a Mck, dove sia finito quel maniaco con cui ho dormito
stanotte.
-No, sto benissimo.-
Ma non dico niente su di lui.
Dopotutto...che cosa dovrebbe importarmi? Ma che si sia anche andato a drogare, tanto a me non importa.
-Ne sei proprio sicura?-
No, non lo sono. Non sono mai stata più insicura di così in tutta la mia vita.
-Si, adesso vado a prepararmi altrimenti...faremo tardi.- Borbotto, alzandomi dal letto e raggiungendo il bagno per poter fare una doccia veloce.
Dopo la doccia, mi dirigo verso la cameretta trovandovici dentro già Mckenna che mi sta aspettando con molta pazienza.
Cercando di sbrigarmi ed interrompendo i miei pensieri, apro l'armadio che condividiamo io e la ragazza, prendendo un maglione nero
con delle borchie sulle spalle ed un paio di jeans stretti, strappati sulle ginocchia.
Indossato il tutto, prendo i miei soliti anfibi,immancabili,dalla scarpiera e dopo averli indossati, mi volto verso lo specchio assicurandomi
che sia tutto in ordine.
In realtà, non lo è.
Ho dormito poco stanotte per colpa delle urla continue emesse da Brian...anche se, non riesco ancora a capire come si sia tranquillizzato
in mia presenza.
Con disinvoltura, comincio a truccarmi prendendo dei trucchi dal beauty di Mckenna ed infine, spazzolo per un pò i capelli che lascio
totalmente sciolti.
-Okay, possiamo andare.- Mi rivolgo verso Mckenna, che mi porge lo zaino ed una sciarpa blu che non indosso ormai da un bel pò di tempo.
Ringrazio la ragazza mentre insieme, scendiamo al piano inferiore per poter fare colazione.
-Caffè?- Mi domanda Mck, prendendo la caffettiera tra le mani.
Annuisco, bevendo dei sorsi di caffè e mangiando il cornetto con la cioccolata che avranno portato stamani i Sevenfold.
Bene...quindi anche stamani sono stati qui. Buon segno, molto probabilmente, Brian è uscito con loro.
Finito anche di fare colazione, Mckenna sta per aprire la porta di casa ma io sento di non poter più resistere alla tentazione.
-Dov'è andato Brian?- Le domando, raggiungendola dinanzi alla porta d'entrata.
-E' uscito con Michelle...da quello che so, stasera verranno i genitori delle Dibenedetto a cenare da noi.-
Forse, era meglio se restavo zitta.
-Ah...d'accordo. Andiamo.- Sbotto, uscendo di casa con Mckenna.
Insieme, cominciamo a dirigerci verso l'istituto scolastico, ma io non riesco a farmi andare giù questa situazione.
Ovviamente, quando ha bisogno di me io sono la cogliona in questione ad offrirgli tutto il mio corpo ed il mio supporto e poi, la mattina dopo,
quando gli sono passati tutti gli sfizi, torna dalla sua ochetta.
Ma a me non importa. No no, non m'importa.
-Sei silenziosa stamattina Nym...è successo forse qualcosa che non so?-
-A parte il fatto che quel coglione di tuo fratello mi ha fatta addormentare tardi, no, va tutto bene.-
-Mi dispiace Nym. Purtroppo però, la situazione è questa e dovrai fartici l'abitudine.-
-Gli capita spesso di urlare come un matto nel cuore della notte e di contorcersi come se fosse indemoniato!?-
Sbuffo, non riuscendo a tranquillizzare i miei nervi quasi esplosi.
-Già...-
-E a te capita spesso di far finta di nulla? Non c'è niente che potresti usare per fargli svanire il dolore fisico o almeno diminuirlo?-
-Ho provato con molte cure ma...nulla, nessun medicinale riesce a tranquillizzarlo. Ci sono alcuni medicinali che invece,
lo fanno calmare per un pò ma solo per una frazione di minuti.-
-Che idiota che è! Ma dico io, che cazzo ci trova di bello in quella roba!? Dannato Brian, dannato lui e quegli occhi e...dannato!-
-Nym, ho come la sensazione che tu non lo stia maledicendo solo per il fatto della droga...-
-Io arrabbiata? Ma a me non interessa, davvero.-
-Non ti interessa...eppure, stanotte hai dormito con lui e da quel che ho capito sei anche riuscita a tranquillizzarlo. Quando
ti ho vista alzarti dal letto per andare da lui, dopo alcuni istanti, non l'ho sentito più lamentarsi.-
-Che poi non capisco cosa ci stia a fare con Michelle se lei stessa è così tonta da non capire quanto Brian stia soffrendo per
colpa di quella roba.-
-Stai degenerando Nym, io non stavo parlando di Michelle...-
Cazzo.
-Ed io ho voluto parlarne perchè...perchè...oddio, non lo sopporto, mi manda in bestia anche solo pensare al fatto che sia
uscito con lei!-
-Sei gelosa.-
-Mckenna, se fossi stata gelosa, avrei preso Michelle a capelli e l'avrei rispedita in Italia.-
-Ma muori dalla voglia di farlo.-
-Sto cominciando ad odiare anche te.-
-E dai Nym, non c'è niente di male ad ammetterlo. Sei gelosa ed odi dover vedere mio fratello in compagnia di Michelle...-
-No, odio il fatto che non abbia le palle di dire alla fidanzata ciò che gli sta accadendo.-
-Ma questi sono problemi loro...-
-Fino ad un certo punto. Ti ricordo che Mr. sonounchitarristaesonofigo, mi venne incontro, implorandomi di...-
-Si, okay, ho recepito il messaggio. Non lo so...sinceramente, non capisco neanch'io cos'abbia in testa Brian ma forse, tu gli piaci.-
-Non avrei dovuto concedermi a lui.-
-Ma se lo hai fatto...ci sarà un motivo, no?-
-Credo di no...e lo spero con tutta me stessa.-
-Sembrate dei tromba amici!-
-Con la differenza che io e lui non siamo neanche amici.-
-Provateci allora...forse la situazione migliorerà per entrambi.-
-Forse, riuscirò a farlo cadere dal balcone di un grattacielo il prima possibile.-
Mckenna scoppia a ridere e alle mie parole, non posso far altro che ridere anch'io.

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