12° Better than cocaine.

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Brian continua a sbarrare gli occhi, ancora incredulo di ciò che ha appena sentito fuoriuscire dalla mia bocca.

Avrei fatto meglio a restare zitta. Maledetta me e la mia lingua lunga.
-Io non mi faccio del male.- Mi risponde lui con indifferenza, mostrandomi un sorriso fin troppo falso per i miei gusti.
-Ed io sono una santa. Ti ho visto mentre bucavi la tua pelle...- Continuo, vedendolo poi fissare il vuoto, trattenendo il respiro.
-Avresti dovuto farti i cazzi tuoi.-
-Perchè lo fai? Eri stato proprio tu a rimproverarmi quando ho tentato il suicidio!-
Brian non mi risponde neanche questa volta, guardandomi con rabbia e tanto rancore.
Nel momento in cui, mi lascia un ultimo sguardo colmo di rabbia, egli se ne va, salendo con velocità le scale e rifiugiandosi
probabilmente nella sua camera.
Ma che brava che sono, sono riuscita a farlo arrabbiare nonostante mi ero ripromessa di tranquillizzare la situazione tra di noi
dato l'aiuto che mi ha offerto per salvarmi la pelle.
Ma adesso è lui a far del male alla sua e da fin troppo tempo.
Ad ogni modo, se non importa a lui...non vedo perchè dovrebbe importare proprio a me.
Farò finta di non aver mai visto quell'ago entrare nella sua carne...farò semplicemente finta di niente.
Bevendo l'ultimo sorso della mia cioccolata, rinchiudo sia la mia tazza che quella di Brian nella lavastoviglie per poi vedere Mckenna alzarsi
dal divano più assonnata che mai.
-Avete finito di parlare? C'era qualcuno che stava cercando di dormire.- Borbotta Mckenna, continuando a sbadigliare e ad accarezzarsi
la pancia.
-Io e Brian non siamo fatti per parlarci. Andiamo a dormire...- Continuo io, prendendo la mano di Mckenna, trascinandola con me verso
la nostra camera da letto.
Aperta la porta, mi butto sul materasso del lettino, sentendo il bisogno di riposare e rimettere a posto i pensieri.
-Buonanotte Nym.- Sussurra lievemente Mckenna, gettandosi sul letto e nascondendosi sotto alle sue coperte viola.
-Notte.- Ribatto con freddezza, girandomi dall'altro lato della camera, riuscendo finalmente a rinchiudermi nel mondo dei sogni.








DOPO QUALCHE SETTIMANA...



E' da più di una settimana ormai che Brian non mi rivolge più la parola.
Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro ma...sembra esser sempre così nervoso da far agitare chiunque in questa stessa casa.
Ovviamente, il resto dei Sevenfold vengono spesso qui in casa Haner per esercitarsi su dei nuovi pezzi scritti e composti da loro,
che hanno intenzione di presentare alla battaglia delle band del mese prossimo.
Molte volte, io e Mckenna ci siamo nascoste dietro alla porta del garage, osservandoli suonare e provare le canzoni che sembrano esser
davvero forti.
Ad esser sincera, non avevo mai visto una band emergente all'opera e devo dire che la cosa mi ha stupita.
Gli "Avenged Sevenfold" come appunto si fanno chiamare, non sono proprio niente male...anzi. Sono davvero bravissimi e mettono davvero il cuore
in ciò che fanno.
Mi è bastato vederli all'azione per pochi minuti, per capire cos'è che potranno esprimere al proprio pubblico. Sapete...loro non sono come
tutte quelle band di idioti che prendono la musica come un gioco. No...loro vivono di musica.
Hanno il talento nel sangue e la musica nel cuore...è davvero incredibile come un semplice strumento tra le loro mani...possa assumere tanta
importanza.
Per non parlare poi della voce di Matt che mi ha lasciata letteralmente senza fiato.
Canta con naturalezza senza alcuno sforzo.
Non c'è che dire...quei ragazzi, sono davvero in gamba.
Tuttavia, oltre questo, non riesco più a trovare un punto di incontro con Brian mentre con gli altri...le cose sembrano stranamente funzionare.
Con Johnny ho un rapporto di amore/odio che però diverte entrambi, con Zacky sento di poter parlare di qualsiasi cosa...perchè infondo, a lui
non importerà mai niente delle mie parole ma solo di ciò che deve mangiare mentre gli sto parlando. Il rapporto con Matt invece, è molto pulito.
Voglio dire, non discutiamo più come agli inizi, ma riusciamo a parlare con tranquillità senza rischiare di azzuffarci.
Le cose con Jimmy, sono sempre le stesse...lui per me è proprio come il fratello maggiore che non ho mai avuto.
Infine con Brian, la situazione peggiora di giorno in giorno.
Ultimamente poi...esce spesso con la sua Michelle e ritorna a casa arrabbiato, come se avesse partecipato a qualche rissa clandestina.
I suoi occhi, diventano sempre più rossi di giorno in giorno...per non parlare poi di quella sera che lo trovai dormiente sul pavimento
della cucina.
Era proprio stanco...eppure, avrei voluto dargli così tanti calci da ammazzarlo!
Ma per quanto volessi ammazzarlo...una parte di me, mi intima continuamente di esser più carina e gentile nei suoi confronti.
Le fosse scavate sotto ai suoi occhi poi...incutono terrore solo a guardarle. E' come se non smettesse mai di farsi e campasse solo con la sua dose
giornaliera.
Inoltre, non fa altro che prendersela con il mondo ed evitarmi...manco se avessi le pulci.
Dopotutto...io mi conosco bene. Se lui ha deciso di trattarmi così, io non farò altro che assecondarlo e fargliela pagare con molta
lentezza. Ognuno avrà quel che si merita prima o poi, giusto?
Non posso farci niente...ho la stronzaggine nel dna.
Per quanto riguarda Valary invece...anche lei viene spesso qui in compagnia di Matt e delle volte, spreca il suo tempo aiutando sia me
che Mckenna a studiare perchè sapete...la voglia di studiare è già poca.
E' una ragazza molto paziente e gentile...l'amica perfetta insomma, che ti capisce quando hai bisogno di conforto e che sarebbe pronta a
dartene di santa ragione se a sbagliare sei proprio tu.
Può sembrare strano ma...tempo fa, credevo di non riuscire mai a relazionarmi con queste persone...dopotutto...hanno tutti un'età abbastanza
avanzata che a volte mi spaventa.
Ma adesso, non voglio più pensare a nulla...solo divertirmi come ho sempre fatto.
Tornata a casa, il nuovo ragazzo che ho conosciuto stasera, mi fa scendere dalla sua moto sorridendomi con poca dolcezza e fin troppa malizia.
-Allora dolcezza, quando potrò rivederti?- Mi domanda Lion, ammiccando in continuazione.
Nome buffo no? Eppure, in città lo chiamano tutti così per colpa di alcune puttanelle a cui piace descrivere come se la cava il ragazzo a letto.
-Mmm...dovrei controllare l'agenda.-
-Il tuo corpo mi fa eccitare troppo Nym. Perchè non entriamo in casa e...concludiamo la serata in bellezza?-
-Tieni il tuo cazzo nei pantaloni Lion...magari un giorno, potrei accontentarti.-
-Perchè farla tanto lunga...ci sono i tuoi in casa?-
-Mio caro Lion...nel caso non te ne fossi reso conto, non sono una ragazza facile.-
-E' questo quello che mi piace di te.-
Mi avvicino con sensualità a Lion, lasciandogli un bacio sulle labbra che il ragazzo ricambia con piacere.
Le nostre lingue cominciano ad intrecciarsi mentre io porto con velocità la sua mano sul mio seno, vedendolo poi fremere dal piacere.
All'improvviso però, mentre continuo a baciare Lion, osservo la figura di Brian alla finestra che continua a fissarmi assottigliando gli occhi.
Il suo sguardo è colmo di rabbia e per qualche strano motivo, non fa altro che fissarmi come se volesse quasi costringermi a rientrare
in casa.
Mi allontano di scatto dalle labbra di Lion, vedendo il ragazzo sorridere ma inarcare un sopracciglio, non capendo cosa mi sia preso.
-Nym, cosa c'è che non va?- Mi domanda il ragazzo strafatto, portando poi i suoi occhi contro la finestra della villa e automaticamente, contro
quelli scuri di Brian.
-Devo andare.- Sbotto, allontanandomi ancora da Lion.
-Chi è quello, tuo padre?-
-Qualcosa del genere.- Rispondo alla domanda di Lion, inviandogli un bacio ed entrando in casa con la massima disinvoltura.
I rumori dei passi di Brian che con velocità scendono le scale però, mi fanno letteralmente rabbrividire.
-Chi era quello?- Mi domanda il trent'enne dagli occhi rossi e stanchi, fissando ogni mio singolo movimento.
Io decido di non rispondergli, facendo la finta tonda, disfandomi del giubbino facendo arrabbiare ancor di più l'uomo che continua ad
osservare la mia canotta lunga che mette in risalto la forma dei miei seni. Per non parlare poi della gonna corta che mette in mostra il mio sedere.
-Dove sei stata vestita così?- Domanda ancora Haner, seguendo ogni mio singolo passo.
Decido di non rispondergli ancora, salendo questa volta le scale della villa per dirigermi verso la cameretta che condivido con Mckenna.
Stasera Mckenna tornerà tardi...mi ha detto che sarebbe andata ad un compleanno di un' amica e che avrebbe fatto tardi.
Aprendo con velocità la porta della cameretta e sentendo ancora i passi di Brian rientrarmi nella mente, butto sul letto il giubbino per poi
togliermi la gonna, restando con addosso solo la canotta che non riesce a comprirmi le mutande.
-Perchè cazzo non mi rispondi? Ti ho fatto delle domande e ti dò cinque fottutissimi secondi per rispondermi!- Si altera Gates, osservando
il mio corpo con imbarazzo ma lasciando spazio alla sua ira.
-Uno...due...tre...quattro...e cinque. Adesso hai finito di rompere il cazzo?- Ribatto questa volta, aggiustandomi la canotta ed aprendo l'armadio.
-Stammi bene a sentire mocciosa che non sei altro...- Sbotta Brian d'un tratto, prendendomi con prepotenza i polsi e lasciandomi cadere
sul letto.
-Ahia cazzo, mi fai male!- Urlo, tentando di allontanare la sua presa dai miei polsi.
-Dimmi chi cazzo era quello e che cosa avete fatto!- Continua Brian, tenendomi fermi i polsi e posizionando il suo corpo caldo e nudo, sul mio.
Ma non potrebbe indossare dei semplici pantaloni anzichè farsi vedere sempre in boxer e a torso nudo!?
Io comincio a ridergli in faccia, vedendo la sua espressione diventare sempre più preoccupante.
-Ma non farmi ridere, ti prego! Sei stato proprio tu ad evitarmi per più di una settimana ed adesso sei sempre tu a farmi il terzo grado!?-
Sbotto con convinzione, continuando a leggere all'interno degli occhi persi dell'uomo.
Inoltre, riesco anche a sentire i battiti del suo cuore.
Sembrerebbe furioso...se davvero lo volesse...potrebbe uccidermi.
-Perchè ti sei lasciata baciare da quello lì? Perchè ti sei concessa così facilmente a lui?-
-Paparino, non scocciarmi. Sono stata una ragazza molto cattiva...ma tu questo non potevi saperlo perchè eri troppo occupato a portarmi
rancore. Dico bene?-
-Nym, se ci sei andata a letto giuro che potrei ammazzarvi entrambi!-
-E allora perchè non lo fai? Coraggio...fammi del male anche tu adesso. Tanto ormai...a chi importerebbe più di Nym, la mocciosa, predatrice
di uomini?-
-Sei una fottutissima stronza Nym. Che cazzo ci hai fatto con quello lì?-
-Ma che t'importa eh? Fatti i cazzi tuoi e lasciami vivere come voglio! Perchè cazzo ti riesce così difficile lasciarmi in pace?-
-Perchè sei come la cocaina di cui mi faccio giorno e notte. E porca troia, mi odio per questo! Odio me stesso ed odio soprattutto te.-

Sbarro gli occhi, sentendomi quasi morire sul colpo. Se aveva davvero intenzione di uccidermi...metaforicamente parlando ci è appena riuscito
in pieno.
Vedo la disperazione sul suo volto e la voglia incontrollabile che ha negli occhi, premergli dentro, rendendolo un pazzo squilibrato.
Improvvisamente, le sue labbra si posizionano sulle mie, lasciandomi un bacio che non riesco a rifiutare.
Le sue mani, cominciano a viaggiare sul mio corpo mentre le dita giocano con il mio reggiseno.
-Riesce a toccarti come ti tocco io?- Mi domanda Brian, toccandomi i seni con le punta delle dita, continuando a farmi rabbrividire.
Vorrei rispondergli, ma non ce la faccio, continuando a sentirmi una perfetta cogliona.
E' un trent'enne cazzo...abbiamo quasi tredici anni di differenza e potrebbe essere mio padre!
-Sa baciarti come posso fare solo io?-
All'istante, le sue labbra ricominciano a spalmarsi sulle mie mentre entrambi, ci rotoliamo sul pavimento.
Io prendo subito posizione, ritrovandomi al di sopra del suo corpo e lasciando ricadere all'indietro i miei capelli.
-Sei la mia dose di cocaina...voglio assaporarti fino alla fine.- Continua a sussurrarmi l'uomo, rigettandomi contro il pavimento freddo
e cominciando a mordermi i lobi delle orecchie.
Desiderando solo il contatto delle sue mani sulla mia pelle, gliele prendo di scatto, posizionandole su tutto il mio corpo.
Le mie mani, accompagnano le sue in ogni parte del mio corpo mentre lui continua a mordersi le labbra.
Ma che cosa stiamo facendo? Oh mio Dio, cosa cazzo sto facendo!?
Riprendendo il respiro perso, spingo via il torace di Brian dal mio, alzandomi di scatto dal pavimento e vedendo l'uomo osservarmi con
curiosità.
-Cosa cazzo volevi fare eh? Volevi approfittartene!?- Mi arrabbio, vedendo Brian rilazarsi anche lui dal pavimento.
-Avanti Nym, tu lo vuoi almeno quanto lo voglio io.-
-Io spero che tu stia scherzando! Potresti essere mio padre!-
-Ma non lo sono.-
-Si può sapere cosa ti stia passando per la testa!?-
-Io...cazzo, non lo so!-
-Sei fidanzato...te ne rendi conto?-
-Nym, voglio solo assaggiarti.-
-Io...non voglio sanguinare in nessun caso.-
-Non ti ferirò se mi dai la possibilità di averti.-
-Perchè mi vuoi? Non mi odiavi fino a poco tempo fa? Non eri tu quello che...continuava ad evitarmi?-
-Te l'ho già detto. Non so cosa sia ma ho voglia di strafarmi di te.-
-Questo...è uno sbaglio. Un grosso sbaglio...finiremo all'inferno...ed insieme.-
Mi allarmo, vedendo Brian portare il suo sguardo contro il pavimento.
So che cosa vuole da me...lui vuole solo scoparmi ed abbandonarmi,cosicchè il giorno dopo possa far finta di niente.
-Esci di qui...- Sbotto ancora, trattenendo delle lacrime amare che non vedono l'ora di scontrarsi contro il mio volto.
-Nym...-
-Esci.-
Brian si arrende, uscendo dalla cameretta e dirigendosi probabilmente verso la sua.
Mi mordo le labbra, non riuscendo più a capire cosa mi sia preso in quel momento...cazzo, devo esser proprio uscita fuori di testa.
Con una strana sensazione nel petto, tamburello per un pò di tempo i piedi contro il pavimento, correndo poi verso la camera di Brian e vedendolo
cominciare ad avvicinare quello stupido ago al suo braccio.
-No!- Urlo, vedendo Brian rivolgermi uno sguardo perso, che non riesco bene a decifrare.
All'istante, gli prendo la siringa tra le mani, buttandogliela a terra ed avvinghiando le braccia contro il suo collo.
Lui mi stringe a sè, portandomi contro il letto ed io, lo lascio fare, cogliendo l'attimo.
Probabilmente, un giorno, potrei rimpiangere tutto questo, così mi lascio baciare da Brian, sentendo il suo corpo aderire di nuovo al mio.
Porto la mia schiena contro il materasso del letto, mentre Brian sopra di me, comincia a togliermi con delicatezza la canotta e a baciare
i miei seni ormai scoperti.
Per la prima volta, il contatto con un uomo mi fa sentire stranamente bene. Mi fa sentire apprezzata, stranamente amata e terribilmente vogliosa.
Le mani di Brian, sono diverse da quelle di tutti gli altri.
Sono grandi, ma delicate.
Ogni suo tocco sulla mia pelle nuda, è una nuova sensazione che voglio assolutamente scoprire.
Mentre Brian comincia a sfilarmi via anche le mutandine, io ricomincio ad allarmarmi.
-Come la cocaina...dammi la possibilità di spararti sotto alla mia pelle.-
E' la mia prima volta...per quanto sia stata toccata da altri ragazzi, non sono mai riuscita a concedermi a nessuno.
Ed adesso...sto per perdere la verginità proprio con lui...l'uomo che ho odiato e continuerò ad odiare fino alla fine dei tempi.
-Uscirà del sangue?- Domando a Brian, rendendomi assolutamente ridicola ai suoi occhi e facendogli capire la situazione.
-Oh cazzo...non mi dirai che...-
-Si...sono vergine...e non di segno.-
Vedo Brian tentare di allontanarsi da me, probabilmente per paura, ma io spingo con forza la sua fronte contro la mia.
-S...sei sicura di quello che...stai facendo?- Mi domanda ancora, ma io gli intimo di restare in silenzio, continuando a desiderare
i suoi baci.
Le nostre labbra continuano ad incrociarsi e lui si decide finalmente a posizionarsi tra le mie gambe, allargandole.
Brian comincia a premere il suo membro contro la mia parte del corpo proibita, muovendosi con sensualità e con lentezza e provocandomi
un dolore atroce che non riesco a sopportare.
Per quanto il dolore fosse terribilmente forte, la mia voglia di lui, continua a superare il dolore, facendomi gemere per un pò.
Mentre Brian continua a muoversi con lentezza tra le mie gambe, sento la sua mano cercare disperatamente la mia ed una volta afferrata...egli
comincia a stringerla.
Potrà sembrare una cosa terribilmente assurda, ma mi sento così coinvolta che non riesco a farne a meno.
Avete presente quella cocaina di cui parla Brian? Bene, io mi sento la sua dose e voglio solo entrare nella sua pelle.
Voglio sprofondare nelle sue vene...sentendolo addirittura al di sotto della carne.
Nel frattempo, Brian continua a penetrarmi, osservandomi di tanto in tanto ma sperando di non farmi troppo male.
Non avevo visto mai nessuno preoccuparsi così tanto per me...molto probabilmente, gli altri, mi avrebbero scopata senza pietà.
Ma con Brian è diverso...con Brian, sto piangendo.
Ed è proprio così...delle lacrime, stanno rigando il mio volto e lui, le sta baciando con dolcezza.
Eppure adesso, non c'è più rimedio. La sua anima mi sta perseguitando mentre la sento entrare dentro di me per unirsi con la mia.
Ho appena capito di provare del gusto per i ragazzi più grandi di me...o forse, solo per lui.
Se avessi avuto un padre probabilmente a quest'ora, mi sarei vergognata da morire o quasi sicuramente mi sarei sentita in colpa.
Ma purtroppo...riesco a sentire delle sensazioni mai provate. Nonostante il dolore, la sensazione che percepisco adesso è terribilmente estasiante.
Tutto ad un tratto però, mi sento come se stessi distesa su di una nuvola bianca...mi sento stranamente leggera, vedendo Brian lasciarmi un ultimo
bacio sul collo per poi distendersi sul letto, accanto a me.
Tentando di regolarizzare il battito cardiaco ed il respiro che sembra esser diventato completamente pesante, mi volto verso Brian vedendolo
sorridere con soddisfazione.
Dopo aver visto i suoi sorrisini soddisfatti, l'idea che tutto questo possa esser solo frutto di una nuova scommessa mi rientra in testa,
facendomi sentire una sciocca, illusa.
Osservando per l'ultima volta la figura di Brian, saltare giù dal letto ed uscire dalla camera, poso il mio volto contro il cuscino freddo e comincio a piangere,
consumandomi.
Non sono triste per averci scopato...più che altro, sono delusa nel sapere che tutto questo è stata solo un'illusione.
Sono stata una fottutissima cogliona a perdere la mia verginità in questo modo...eppure, non riesco a fargliene una colpa. Non riesco a far pesare
la situazione a lui, bensì a me stessa.

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