27. // pop corn dimenticati e film senza fine

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Non aveva avuto idee migliori per il secondo appuntamento e non era neanche una grande idea, ma non voleva aspettare un altro giorno per portarlo fuori.
Fu così che si ritrovarono al cinema a vedere il nuovo film della Marvel, Inhumans.
Michael non era tipo da film di supereroi – Federico forse anche troppo – ma aveva accettato volentieri, perché aveva voglia di pop corn e di stare seduto in un cinema.
Era già dicembre, il film era nelle sale da un mese e quella sera non c'era quasi nessuno in giro, decisamente una fortuna per loro. Almeno si sarebbero goduti il film in pace.
La sala era vuota, c'erano coppie e gruppi di amici sparsi un po' ovunque, così appena le luci si spensero Federico e Michael andarono a sedersi nell'ultima fila in fondo. Davanti avevano almeno cinque file vuote.
"Non mi era mai capitato un cinema così vuoto!" esclamò Federico tutto eccitato.
"C'è prima volta per tutto" rispose Michael ridendo. Sprofondò con la schiena nel sedile e cominciò a mangiare rumorosamente i pop corn. Federico allungò la mano e con gli occhi fissi sullo schermo prese a mangiare i pop corn dal bidone tra le braccia di Michael.
"Mi spieghi quando non capisco, vero?" chiese Michael.
"Qualcosa mi dice che parleremo per tutto il film".
"Io non conosco bene la Marvel!".
"Forse dovevo farti leggere un paio di fumetti prima".
"Non li avrei letti comunque".
Federico diede una spallata a Michael e quest'ultimo rise con la bocca piena.
Appena finirono i trailer il film partì e Federico saltellò sul sedile, eccitato.
Per i primi venti minuti Michael rimase in silenzio, perché l'inizio non era così complesso. Federico aveva davvero intenzione di vedere il film, perché lui adorava l'universo Marvel, quel film lo aspettava da tanto e non aveva avuto occasione di andarlo a vedere, nel mese passato. Poi Michael cominciò con le prime domande, perché non capiva chi fosse il buono - "Hanno tutti un aspetto cattivo!" - e non capiva perché due personaggi avessero il nome di personaggi mitologici. Federico gli spiegò tutto in men che non si dica, perché la scena clou che aveva visto nel trailer stava per arrivare in quel momento, e Michael riprese a mangiare i pop corn.
Michael ebbe la decenza di aspettare che la scena finisse prima di cominciare a fissare Federico.
Il milanese non la smetteva di sorridere e sussultare per le battute nel film. Aveva gli occhi lucidi, brillavano dall'emozione e il suo sorriso mostrava quanto fosse felice di essere lì a vedere quel film – anche se aveva detto che potevano tranquillamente andare a vederne un altro, perché sapeva che quello non era il suo genere. A Michael aveva colpito quel semplice gesto, forse per questo non aveva avuto problemi ad accettare l'invito per quel film.
Federico si sentì osservato e dopo un po' si girò e vide Michael sorridergli.
"Lo schermo è dall'altra parte" sussurrò Federico.
"Lo so, ma tu sei più interessante" rispose Michael.
"Ma così dopo devo spiegarti tutto".
"Ti ascolterò volentieri se adesso stai zitto".
E fece qualcosa che Federico non si sarebbe aspettato, non in un posto pubblico e non in quel momento. Lasciò da parte il bidone di pop corn e si sporse in avanti per baciarlo.
Federico sussultò un attimo a quel contatto, sorpreso da quel gesto.
Ancora una volta era stato Michael a cominciare quel contatto e fu sempre lui a chiudere gli occhi per primo.
Michael appoggiò una mano sulla sua guancia e portò il suo viso ancora più vicino e di conseguenza approfondì il bacio.
Federico rimase piacevolmente sorpreso perché quel bacio era così diverso dal quello avvenuto qualche giorno prima. C'erano stati altri baci, dopo quella sera, ma niente di troppo profondo.
Fu Michael a condurre il bacio all'inizio, perché Federico ancora non sapeva quanto avanti potesse spingersi, ma quando sentì le labbra dell'altro premere sempre di più sulle sue, lì si lasciò andare.
La sua mano andò ad afferrare la maglia di Michael e la sua lingua andò a sbattere contro i denti dell'altro, chiedendo il permesso di entrare. Sentì le labbra di Michael sorridere contro le sue e poi si schiusero lasciandolo entrare.
Fu un turbine di emozioni per entrambi, alcune nuove, altre vecchie.
Federico si rese conto di quanto gli fosse mancato averlo accanto, averlo addosso. Le loro lingue si stavano conoscendo eppure sembravano non aver dimenticato come conoscersi.
Michael si sentì bene, veramente bene, con quelle labbra sulle sue. C'era qualcosa di profondo in quel contatto e il suo cuore stava ballando felice nel suo petto. Non sapeva dire di per certo cosa stesse provando, se fosse vero amore o altro, ma sapeva di essersi innamorato in quei giorni.
A pensarci era assurdo, perché come poteva una persona innamorarsi di un'altra in così poco tempo? Ma qualcosa dentro di lui gli diede una risposta strana, insolita.
Era come se avesse ricordato come essere innamorato di Federico, erano una cascata di sensazioni ed emozioni che erano tornate e lo avevano fatto sentire felice nel giro di poche ore. Si sentiva normale, felice, e sebbene non ricordasse come si fosse innamorato di quel ragazzo, sapeva di esserlo, adesso, in quel momento, e che non avrebbe smesso.
Quando si staccarono Federico si sentì come se avesse corso per ore. Le sue labbra erano screpolate e il suo cuore batteva all'impazzata, quasi lo sentiva premere contro la gabbia toracica.
Michael appoggiò la testa al sedile e aprì gli occhi decisamente soddisfatto. Federico sorrise perché quella era la faccia che Michael faceva dopo aver avuto un orgasmo e il pensiero che quel bacio fosse stato così soddisfacente fece eccitare Federico. Si sistemò con fare imbarazzato sul sedile e fece profondi respiri, perché non voleva far vedere veramente quanto eccitato fosse.
"Mi piace questo film" sussurrò Michael, il suo respiro ancora molto irregolare.
"Oh, anche a me" rispose Federico. "Decisamente tra i miei preferiti".
Rimasero per qualche minuto a guardare lo schermo e Federico si sentì decisamente perso, non riusciva a collegare le scene con quelle viste prima, la trama aveva preso il suo corso ma lui ormai non ascoltava più, aveva decisamente altro per la testa.
Michael non ci provava neanche a guardarlo, aveva solo bisogno di fissare qualcosa per riprendere fiato, perché se avesse guardato Federico avrebbe perso tutta l'aria nei polmoni.
Rimasero in quella posizione per una decina di minuti, Michael fu quasi tentato di riprendere i pop corn ma poi sentì un'aria calda colpirgli l'orecchio e non gli ci volle molto per capire che Federico aveva ripreso tutto il respiro necessario per cominciare il secondo round.
Chiuse gli occhi quando le labbra di Federico andarono a baciargli il collo e con un sorriso si girò e catturò le sue labbra tra le sue. Le loro mani cominciarono a cercarsi, andando sotto le maglie, sopra i capelli, e ben presto si ritrovarono di nuovo senza fiato. Non seppero quanto rimasero a baciarsi, le loro labbra continuavano a staccarsi e ritrovarsi, tra risate, lunghi sguardi e gemiti appena sussurrati. Poi le luci si accesero e i due si dovettero staccare. Federico si guardò intorno, sorpreso, mentre Michael si mordeva il labbro.
"Ma...eravamo neanche a metà film" esclamò Federico e quando vide le altre persone alzarsi per andare via, si rese conto che quella non era la pausa del fine primo tempo, che probabilmente non c'era neanche stata.
"Direi che ci siamo un po' persi" esclamò Michael.
"Un po'? Ci siamo persi la fine!".
"E anche parte in mezzo. Mi dispiace averti fatto perdere il film".
Michael sembrava sinceramente dispiaciuto, così Federico sospirò e fece spallucce.
"A me no, mi sono quasi divertito di più a baciarti".
"Quasi?".
"Okay, senza quasi. È stato meglio, decisamente meglio".
Michael gongolò uscendo dal cinema.

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