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La fastidiosa suoneria della sveglia rimbomba in tutta la stanza facendomi svegliare di cattivo umore.

Non sono riuscita a dormire molto dopo tutti i versi di Marika. I suoi versi erano davvero fastidiosi, se fossi stata Cameron mi sarei messa su dei tappini per non sentirla.

Scendo dal letto facendo una fatica assurda, mi trascino verso l'armadio per tirare fuori dei jeans neri strappi sulle ginocchia e una felpa enorme, la guardo bene e mi accorgo che non è mia ma è di Cameron.

Prendo i vestiti e mi dirigo verso il mio bagno. Entro chiudendomi la porta alle spalle.

"Buongiorno" la sua voce mi fa prendere  uno spavento enorme.

Che ci fa nel mio bagno?

Mi girò lentamente verso di lui e arrossisco appena lo vedo, è completamente nudo, non indossa nemmeno le mutande.

"perché arrossisci? Non è la prima volta che mi vedi nudo" fa un sorrisetto divertito.

Stronzo

"Che ci fai nel mio bagno?" Chiedo nervosamente.

Vederlo nudo davanti a me mi fa venire pensieri strani che non dovrei fare visto che è mio fratello.

"La mia doccia a un guasto quindi sono venuto qua" si giustifica dandomi un bacio sulla guancia mentre entra nella doccia.

"E io come mi lavo?" Brontolo

Se lui si fa la doccia qua io non avrò tempo per farmela

"La fai questa sera" lo sento ridacchiare

"Sei uno stronzo" alzo la vice ed esco dal bagno.

"Ragazzi venire a mangiare" nostra madre ci sta chiamando dal piano inferiore, finisco di truccarmi e scendo di corsa.

"Quella è la mia felpa?" Mi squadra da Cima a fondo.

Lui mi ruba la doccia e io gli rubo i vestiti.

"Forse" faccio un sorrisetto e bevo la mia tazza di cioccolata.

Finita la colazione prendo il mio zaino ed esco di casa.

"Aspettami" mi raggiunge Cameron

Vorrei avere la patente per essere più indipendente, sono stufa di stare hai comodi di quella lumaca di mio fratello. Anche se di solito quella in ritardo sono io

"Muoviti o arriveremo tardi" sbuffo e allunga il passo.

"Ci vediamo dopo" scendo dalla macchina per poi cercare i miei amici.

Li individuo e decido di raggiungerli.

Appena mi vedono li salutò ma loro al posto di salutarmi iniziamo a fare segni strani.

Ma che stanno facendo, non capisco.

Allungò il passo ma le loro mosse strane non finiscono, ma di che strana droga si sono fatti questa mattina.

"Dallas" qualcuno mi chiama.

Quella voce la potrei riconoscere ovunque così mi giro verso di lui e accennò un sorriso.

Sta davvero venendo da me, non ci posso credere. L'ansia sta aumentando dentro di me, grazie alla strana chiacchierata di ieri ora sa chi sono o almeno ora mi calcola perché sicuramente sa chi sono, tutti lo sanno, sono conosciuta come la sorella del mitico Cameron.

"C-ciao" lo salutò nervosamente, questo ragazzi mi fa provare emozioni davvero strane, sono emozioni bellissime.

Io lo amo, so che è un parolone ma la sua presenza mi manda sulle stelle.

Remains to me || #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora