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Cameron non risponde, continua ad andare dritto guardando la strada paralizzato. Ho paura.

So che quelle luci provengono dalle auto della polizia e questo mi spaventa, sono felice che si siano dati una mossa finalmente, ma al tempo stesso sono terrorizzata.

Finché non sarebbero venuti ha prenderli potevo restare comunque col sospetto che i miei genitori adottivi fossero innocenti, ma adesso no! Ho la certezza che sono colpevoli.

Cam ferma la macchina e io sento il cuore salirmi in gola. Me la sto facendo addosso.

Nota la mia tensione così afferra la mia mano per cercare d'aiutarvi, ma questa volta non ci riesce.

Guardo incantata le luci lampeggianti, ma non vedo nessun poliziotto e soprattutto non vedo ne Clara ne Yason.

Dove sono tutti?

"Dovremmo andare ha vedere" sussurra Cam.

Nel suo tono di voce posso sentire che è preoccupato quanto me.

"Si, forse dovremmo andare" dico con un filo di voce.

Il ragazzo fa un cenno con la testa prima di scendere definitivamente dalla sua bella e accogliente macchina nera.

Io fisso la mia portiera, come se da un momento all'altro potesse mordermi. Esito ad uscire perché ho paura, troppa paura che mi divora gli organi interni.
Continuo ha guardare la porta senza muovermi, ma all'improvviso si spalanca e io sobbalzo dallo spavento.

"Vieni" una mano entra in auto e io l'afferro.

Con l'aiuto di Cam esco pure io e mi stringo subito a lui.

"Restami accanto" sussurro.

"Non vado da nessuna parte" mi accarezza dolcemente il volto prima di darmi un piccolo e dolce bacio sulle labbra.

Camminiamo con la lentezza di un bradipo fino ad arrivare alla nostra 'dimora'. Ad ogni passo l'ansia cresce dentro di noi divorandoci l'intestino. La sua mano è salda alla mia e sento che la stringe ad ogni passo che facciamo.

Dovrei essere felice di quello che sta succedendo, ma stranamente non lo sono.

Ci troviamo difronte al piccolo cancello che separa il marciapiede dal nostro immenso giardino.

Già da dove ci troviamo noi si sentono delle discussioni animate provenire dall'interno che mi terrorizzano sempre di più.

"Dobbiamo entrare" si fa forza iniziamo ha muoversi trascinandomi dietro di se.

I sue passi sono piuttosto affluenti mentre che i miei sono pesanti e so che se mollasse la presa dalla mia mano potrei scappare senza tornare più in dietro.

La porta è socchiusa, così Cam allo con la mano con cui non mi tiene e gli dà una spinta.

I poliziotti e i 'nostri' genitori si girano verso di noi.

"Che cosa avete fatto?" Urla Yason contro di noi.

I poliziotti saldano le manette sui polsi di Yason e Clara.

"Abbiamo fatto quello che era giusto" tira fuori le palle Cameron.

"Voi pensate seriamente che avremmo potuto uccidere i nostri amici?" Chiede sconvolta la donna.

"Si, ci sono le prove e non potete negarlo" tiro fuori la voce mentre stringo il braccio di Cameron.

I due ci guardano in cagnesco mentre che i poliziotti si scambiano degli sguardi di complicità.

Remains to me || #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora