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Questa notte ho fatto davvero fatica a dormire, nonostante avessi l'aria condizionata al massimo continuavo ad avere caldo. Mi giravo, rotolavo, scalciavo nel letto esaurita. Ho passato davvero una notte terribile. Mi sono perfino alzata per andare da Cam, ma lui dormiva beatamente coi suoi boxer e l'aria che circolava per la stanza così per non svegliarlo sono tornata nel mio letto ha rigirarmi.

Finita la doccia fredda mi trucco un po' e lego i capelli in una treccia colorata. Dovrei andare ha farmi rifare il colore perché si sta sbiadendo e ora sembro un salmone. Indosso l'intimo e un vestito estivo molto grazioso.

Entro in camera per prendere la borsa quando mi sento bagnata in mezzo alle gambe.

"Cazzo" sbraitò correndo in bagno.

Appena mi siedo sull'asse del gabinetto vedo il segue depositato sulle mutante.

"Questa non ci voleva" sbuffo irritata.

"Cameron" urlo con la speranza che mi senta. "Cameron" ci riprovo ma niente.

"Cazzo Cameron rispondimi" urlo ancora più forte e questa volta sembra avermi sentito visto che sento dei passi pesanti venire verso il bagno. La porta si apre velocemente e lui entra rimanendo un po spiazzati nel vedermi sul gabinetto.

"Mi andresti ha prendere delle mutande?" Chiedo con gentilezza.

"Ma non potevi prendertele da sola?" Sbuffa mentre stringe tra le mani un foglietto giallo.

"Se volevi pulire del sangue si, potevo andare io" dico seccata.

"Che mutande vuoi?" Chiede

"È uguale basta che ti sbrighi" lui annuisce ed esce dal bagno.

Fischietto come una demente mentre aspetto il suo ritorno.

"Eccomi" mi lancia delle mutande nere in testa.

"Grazie" le infilo per poi metterci sopra un assorbente.

"Che è quel foglio?" Chiedo riferendomi al foglietto che stringe fra le mani.

Mi alzo dal wc e tiro l'acqua spingendo Cam per poter uscire dal bagno.

"Tieni, leggi" afferro il pezzo di carta e mente ci dirigiamo al piano inferiore leggo il tutto.

Signorina e signorino Dallas, oggi alle 16.00 ci sarà il processo coi vostri genitori, speriamo nella vostra presenza e vi auguriamo buona giornata.

Il foglio è stato scritto ha mano, si vede che è passato qualcuno per dircelo a voce ma non c'ha trovato in casa o non voleva disturbare.

"Io non ci vengo" sputo fuori le parole con disprezzo mentre strappo il foglietto in tanti e minuscoli pezzettini per poi lanciarli in aria permettendogli di distribuirsi in tutto il soggiorno.

"Perché no?" Mi corre dietro mente vado verso la sua auto.

"Io quei bastardi non li voglio più vedere in vita mia, spero che gli diano l'ergastolo così possono marcire là dentro" sbatto con rabbia la portiera.

"Secondo me dovresti venire, così senti cosa dicono" sembra quasi che mi stia implorando.

"Col cazzo che ci vengo, non hai sentito le mie parole? Possono marcire là dentro, possono anche farsi stuprare e morire a me non me ne frega proprio un cazzo di niente" butto la testa in dietro dopo che mi è arrivato un crampo allo stomaco.

Prendo fuori una pastiglia e con la mia solita bottiglietta d'acqua che tengo per le emergenze ingurgito la pastiglia.

"Okay che sei mestruata, ma datti una calmata" butta gli occhi al celo.

Remains to me || #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora