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La fastidiosa musichetta della sveglia rimbomba in tutta la stanza.

Ieri sono andata a pagare il mio Skate e poi non ho fatto nient'altro.

Come ogni mattina entrò nel mio armadio prendo qualche indumento decente, faccio la doccia, mi sistemo il viso e aspetto Cameron o meglio a dire lui aspetta me, ma questa mattina ho il privilegio di essere io quella in orario.

"Oggi quello in ritardo sei tu" dico appena viene giu dalle scale ancora senza maglietta.

Che fisico

"Lo so muoviamoci" infila la maglietta ed esce di casa.

"E le scarpe?" Non posso fare a meno di ridere.

Di solito sono io quella in ritardo, ma le poche volte che è lui quello in ritardo mi fa morire dal ridere per le sue scene stupide.

"Le metterò in macchina, tu muoviti" dice col fiatone.

La macchina di Cameron parte, mette il piede sul gas per aumentare la velocità.

"Rallenta" dico

Ogni volta che va ad una velocità così elevata mi viene paura, ho paura che possa succedere qualcosa di brutto come un incidente o ancora peggio tirare sotto una persona.

"Rilassati" lo dice proprio lui. Quello che fino a qualche secondo fa stava facendo uno spettacolino per via del suo ritardo.

Grazie alla velocità fin troppo elevata arriviamo a scuola in orario. Scendiamo dalla macchina e con passo veloce ci dirigiamo verso i corridoi della scuola.

Appena entriamo ognuno di noi prende la propria strada senza nemmeno salutarci.

I corridoi sono praticamente deserti e io non ho ancora preso i libri per la lezione. Arrivo al mio armadietto e cerco di fare il più in fretta possibile lo apro e  tiro fuori il materiale. Una volta chiuso mi metto a correre verso la classe e con mio stupore noto che la porta della è ancora aperta.

Ciò vuol dire che il prof non è ancora arrivato.

Entro in aula e vado subito al mio posto accanto alla mia migliore amica.

"Che fine hai fatto?" Chiede

"Cam si è svegliato tardi" mi giustifico.

Lei ridacchia e la sua ridacchiata strana in poco tempo mi fa scoppiare a ridere.

"Ragazze vi conviene stare zitte sta arrivando il prof e non sembra molto felice" ci fa notare il piccolo Grier.

Siamo a lunedì, nessuno è mai felice il lunedì.

"Bene ragazzi, aprite pagina 200" dice il prof appena si siede dietro la cattedra.

Tutta la classe prende il libro è va alla pagina indicata dal prof.

"Ieri mi sono ancora vista con Nash" bisbiglia Naomi

"Cosa?" Chiedo con voce  un po' troppo alta.

"Signorina Dallas c'è un qualche problema?" Domanda l'uomo dietro la cattedra.

"No mi scusi" dico per poi mandare un occhiataccia alla mia migliore amica.

"Perché non me lo hai detto?" Sussurro per non farmi riprendere nuovamente.

Sul volto di Nao compare un sorrisetto divertito.

Remains to me || #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora