11.

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Uscì dal bagno strofinandomi l'asciuganano sui capelli, tirai un sospiro andando davanti il mio specchio per prendere la crema e spalmarla un po' sulle braccia e sul viso.

Mi sento meglio, Justin mi ha fatto sentire meglio.Mi girai verso di lui guardandolo, era sdraiato e respirava tranquillamente.Con il petto muscoloso e nudo scoperto, era coperto dalla vita in giù con un lenzuolo.

Andai verso il letto alzando il lenzuolo per infilarmici per poi avvolgere le braccia intorno a lui e lasciargli un bacio sulla spalla.Sentì la sua mano stringere la mia per poi girare il corpo verso di me.

Le sue dita accarezzavano delicatamente la mia pelle dandomi un senso di pace "Tutto okay?"

"Si", risposi stringendo le braccia più forte intorno a lui, baciai il suo petto poggiandomici sopra e chiudendo gli occhi "tutto okay".

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Lunedì.

Justin è tornato al lavoro ed io mi sento così sola qui a casa, avevo fatto le pulizie e mangiato ed ora ero sdraiata sul divano cercando qualcosa di interessante in TV.

Le mie lezioni iniziano la prossima settimana, beh mi sto quasi pentendo di aver fatto quest'anno avanzato per le lingue.

Dovrei trovare un lavoro dopo, e sono troppo pigra per fare tutto.Presi una manciata di patatine pronta a portarle nella mia bocca ma una fitta allo stomaco mi fermò facendomele rimettere, ansimai dal dolore sedendomi velocemente e tenendomi il ventre morsi le mie labbra.

Sentivo le mie mutande bagnarsi lentamente e il dolore aumentare.Provai ad alzarmi con fatica per andare in cucina e prendere qualcosa per calmarlo ma dei crampi mi fermarono.Strinsi gli occhi provando a fare dei respiri profondi, provai a raggiungere il bagno ma caddi per terra.Strinsi il braccio fortemente attorno al mio ventre respirando con fatica."Dio!", Gridai sentendo una fitta più forte delle altre.

Devo chiamare qualcuno, presi il telefono digitando il numero di Kathrine, al secondo squillo rispose"Ti prego..vieni..sto ma-le" gemetti dal dolore.

Sentì solamente un "Arrivo cazzo!", prima che il telefono mi cadesse dalle mani.

Il dolore si faceva sempre più forte, inizia a sudare e lanciai un grido per il male che sentivo.Era terribile.Guardai giù e vidi il pavimento pieno di sangue.

Non so quanto tempo passò da quando chiamai la mia amica, ma a me sembrò un eternità.Suonò al campanello ed io mi alzai lentamente  per aprirle.Le fitte di dolore erano diminuite ma ora avevo mal di testa e non riuscivo a tenermi in piedi e diamine mi sentivo così sporca.

"Che è successo?", Guardò il mio viso sgranando gli occhi, inciampai e lei mi tenne per non cadere "Cazzo Cher, dove ti fa male?" mi guardò esaminandomi "ti porto in ospedale?", Mi domanda gentilmente, scuoto la testa.

"In bagno", sussurrai.Sapevo che sarebbe successo e mi sono informata su cosa devo fare.

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Ero sdraiata sul mio letto dolorante, dopo essermi cambiata Katherine mi mise a letto ed ora la febbre era salita.Non so perché mi era uscito del sangue di quel colore e il motivo di quei crampi che mi hanno uccisa.Ora mi sentivo così stanca e dolorante.Sapevo che sarebbe successo ma non pensavo fosse così.

"Ti fa ancora male la testa?", Mi domanda la mia amica sedendosi sul letto e toccandomi la fronte.Annuì lentamente con gli occhi chiusi."ho pulito tutto, quindi dormi", mi rassicura ed io la ringraziai.

Guardai l'ora e mi ricordai della medicina che dovevo prendere."Mi prendi quella scatola che sta in cucina, la trovi vicino alla frutta", le dissi mettendomi comoda sul letto.

Shatterproof.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora