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Misi le uova nel piatto e la padella nel lavandino, sospirai pulendomi le mani e quando alzai lo sguardo vidi Justin fermo davanti la porta a guardarmi, come se mi stesse studiando per capire di che umore fossi.

"Buongiorno" tirai su un sorriso forzato e lui se ne accorse.

"Buongiorno" mormora.

Dopo la nostra litigata, la sera scorsa, mi riportò a letto e mi strinse forte ma io non riuscì comunque a dormire.

"Vado a controllare i bambini" dissi uscendo velocemente dalla cucina e lo sentì dare un pugno sul muro.Classico.

Salì le scale con molta calma ripensando alla sua confessione.Continuavo a immaginarmi quella bionda ossigenata sopra il mio, a quel tempo, ragazzo e poi quella donna baciare mio marito.Le immagini continuavano a ripetersi nella mia mente fino a costringermi a fermarmi.

Lui dice di averla respinta, ma lo avrà veramente fatto? O per qualche minuto ha ricambiato per poi accorgersi di cosa stesse facendo? Sicuramente, chi rifiuterebbe nel primo mezzo secondo una donna così?.

Sentì una porta aprirsi alla mia sinistra e una testa biondo scura spuntò fuori con un peluche a forma di spiderman.

Sorrisi e mi sentì un po' meglio alla sua vista.

"Mamma".

"Buongiorno piccolo" mi sedetti completamente per terra e aprì le braccia per accoglierlo.Lui si appoggiò al mio petto stringendo un braccio intorno al mio.

Baciai la sua testa e sorrisi sentendomi di nuovo forte.Il mio cuore batteva più velocemente e strinsi la piccola creatura tra le mie braccia ancora più forte.

"Ti voglio tanto bene amore" gli dissi.

"Anche io mamma".

"Ti va di andare dallo zio oggi?" Chiesi.

"Non mi va di prendere il treno, voglio l'elicottero come l'altra volta!" Esulta alzandosi.

"Non credo, sta solo a Filadelfia, qui vicino..sicuramente verrà a prenderci Alfredo" mi alzai."Vai giù a fare colazione poi lavati i denti, vado a svegliare tua sorella".

"Va beneee" saltella fino alle scale per poi scendere con cautela, sorrisi e aprì la camera di Ameliè la vidi nella sua culla tremante.

Corsi verso di lei e continuava a tremare ed era pallida, il cuore mi salì in gola.

"Ameliè, amore" lei iniziò a piangere così la presi in braccio e scottava.Mi sta spaventando, continua a tremare."JUSTIN!" gridai.

Lo sentì correre per le scale in meno di due secondi fu accanto a me "che succede-cos'ha?" Le tocca la fronte e lei vomitò su di me."cazzo".

Qualche lacrima scese dal mio viso e lui la prese in braccio.

"Papà" pianse lei.

"Va tutto bene" disse Justin portandola con se in bagno.

Mi cambiai la maglietta e mi pulì un po' per poi tornare da loro, era più calma di prima.

"Ha solo preso una brutta influenza" mi disse, continuando a lavarla "preparale qualcosa di leggero".

Annuì e corsi via dal bagno scendendo giù, mi è preso un colpo a vederla in quel modo.Non dovrei spaventarmi così tanto ogni volta che viene la febbre o l'influenza ad uno di loro.

Shatterproof.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora