Oggi è il compleanno di Jordan, ha già un anno ed a me viene da piangere.
Non posso credere che sia passato già un anno dalla sua nascita.Sta crescendo troppo in fretta e io non voglio, so che mi basterà qualche battito di ciglia e lo vedrò già grande e vaccinato pronto a lasciarmi per il college.
Scossi la testa tornando alla realtà, devo vivermi il presente, lui è ancora un bambino che ha bisogno di me.
Fortunatamente il suo compleanno è capitato di sabato, quindi Justin si trovava a casa grazie a Dio, e voleva fare una piccola festa aveva insisto nel farla.
Sarebbe venuto anche mio fratello, che aveva visto suo nipote solo poche volte quest'anno a causa del lavoro e della sua nuova ragazza.Stranamente stanno insieme da un po' di mesi e sono sorpresa, ha detto che oggi l'avrebbe portata con lui.
Guardai l'ora sul telefono ed erano le dieci e mezza del mattino.Dovevo alzarmi.
Sbuffai chiudendo per qualche secondo gli occhi per poi provare ad alzarmi ma Justin strinse ancor di più il braccio intorno alla mia vita spingendomi al suo petto.
"Justin", lo richiamai, non mi rispose e si limitò a infilare una mano sotto la mia maglietta e stringere il mio seno."sono quasi le undici e siamo ancora a letto" mosse il suo bacino contro il mio.
"È sabato", borbotta sul mio collo per poi baciarlo.Chiusi gli occhi godendomi la sensazione meravigliosa del suo corpo caldo contro il mio.
"Devo sistemare tutto e rendere l'appartamento presentabile", insistei ma lui si limitò semplicemente a stringermi l'altro seno avvicinandomi ancor di più a lui.
"Pap!", Lo chiamò Jordan ed io sorrisi perché sapevo che non poteva resistere quando lo chiamava.
Già, ora Jordan, mio figlio, ha iniziato a 'parlare' dice solo 'pap' che sarebbe papà, ma 'mamma' l'ha detto una volta sola, una sola!.Non posso crederci.
Poi sono io che devo seguirlo tutto
il giorno per casa perché ora cammina anche, ma a volte traballa e cade.Poi ha anche il vizio di mettere in bocca ogni singola cosa che trova per terra.Rischio di morire di infarto.Come avevo detto, gli è bastato un solo richiamo di Jordan prima che Justin togliesse le sue mani dal mio corpo e si alzasse dal letto per prenderlo dalla sua culla riempiendolo di baci."ora diamo fastidio alla mamma", gli dice sdraiandosi e mettendolo in mezzo a noi."mordila su!", continua a minacciarlo ed io lo fulminai con lo sguardo, era proprio un ragazzino a volte.
"Tu sei malato Justin, davve-Ahi!", Feci una smorfia guardando Jordan.
"Non si fa", lo rimproverai ma Justin rise e lui lo seguì pensando di aver fatto la cosa giusta, oddio avrei mangiato volentieri le sue guance.
Era così carino che lo abbracciai a me lasciandogli vari baci sulle guance e sulla bocca "dì mamma", gli chiesi gentilmente "dillo amore, dì maammaaa".
"Ama solo me Pulcino, fattene una ragione", si intromise Justin.
"Sta zitto", lo fulminai con lo sguardo continuando a implorare Jordan."Mammaaa" ripetei disperata..
Jordan mi guardò dandomi un pizzico sulla guancia "Paaaapa", disse, sbuffai alzando gli occhi al cielo mentre Justin rideva.
Presi comunque Jordan abbracciandolo e lo spostai dall'altra parte del letto dando le spalle a Justin e continuando a stringere il mio piccolo.
Justin ci abbracciò entrambi baciandomi la spalla "vi amo", sussurra e mi tremò il cuore.Era tutto così perfetto.
Sorrisi accarezzando la schiena di Jordan e baciandogli la fronte.
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Shatterproof.
Fanfiction"Stai sbagliando a stare qui con me". "Quindi? È impossibile fare la cosa giusta se quella sbagliata mi piace da impazzire.Tu sei così sbagliato, tu sei la cosa più sbagliata che mi sia capitata eppure voglio continuare a sbagliare, non voglio esser...