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S/A.

Scusate se ci metto tanto , ma come sapete maggio é pieno di compiti e interrogazioni quindi non ho mai tempoo.

Spero di aggiornare presto💕

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"Bene, leggere pagina 230 e 231 e rispondere alle domande, buon week-end ragazzi!", Urlai sopra la confusione firmando sul registro.

"Signorina Bieber, avrei dei problemi di comprensione", alzai lo sguardo e mi venne da ridere alla vista di Jace.

"Buon weekend Jace, ci vediamo Lunedì", gli scompiglia i capelli e lui sbuffò "non sono abbastanza attraente?", Domandò facendo ridere i suoi due amici dietro di lui, e me.

"Potrei essere tua madre".

"No, é troppo giovane", mi spiazza.

In effetti.

"Ci sono molte ragazze carine che vorrebbero le tue attenzioni" indicai la classe "prova a guardarti intorno" gli consiglia e lui alzò gli occhi al cielo facendomi ridere.

"Arrivederci Prof!" Mi salutarono i suoi amici trascinandolo via.

Erano così simpatici, mi sono affezionata molto al mio lavoro.

Presi le mie cose e uscì dall'aula attraversando il corridoio, mi scontrai con un corpo che mi fece sussultare.Alzai lo sguardo per incontrare quelli di due occhi azzurri.

Aprì la bocca per parlare ma lui sorrise, lo avevo già visto.

"Ehi".

Poi lo rincobbi.

"Abbiamo fatto i corsi di lingua insieme" dedussi e lui annuì.

"Sono contento che ti ricordi di me, piacere Ken", mi porse la mano.

"Cheryl" gliela strinsi "scusa, ma ora devo andare".

"Va bene, tanto ci vedremo spesso" ammiccò ed io corsi via poiché ero in ritardo, tra un po' sarebbe uscito Jordan dall'asilo.

Buttai la borsa dietro e sfrecciai via.

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Jordan mi venne incontro e lo presi in braccio ridendo."Ciao bellissimo".

"Mamma" mi abbracciò forte riempiendomi il cuore di gioia.

"Come è andata oggi?" Gli chiesi facendolo sedere dietro e allacciandogli la cintura.

"Bene" sbatte le manine e muove le gambe sorridendo.

"Andiamo da Papà" inizia.

Alzo gli occhi al cielo "Papà lavora, tornerà presto".

"Non voglio andare a casa!" Si lamenta."Judith" inizia.

"Per caso ti piace Judith piccolo?" Sorrisi guardandolo dallo specchietto e lui scosse la testa.

Ridaccchiai "andremo da Judith domani, oggi Zia Ashley non c'è".

"Uffaa".

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Sentì la porta dell'ingresso aprirsi e Jordan corse verso di essa."Non correre!" Gli gridai.

"E bravo il mio ometto" sento dire da Justin.

Sorrido continuando a correggere i compiti in classe di due giorni fa, avrei già dovuto finire di correggerli.

Mi girai appena Justin entrò in cucina con Jordan in braccio, mi rivolse un sorriso ed io mi permisi di osservarlo come facevo ormai ogni volta che rientrava a casa.

Shatterproof.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora