Flashback.

1.1K 59 67
                                    



"Eri con l'obes-Mason?" Si corresse velocemente ma continuai a lanciargli vare occhiatacce.

"Sì" annuì.

"Scherzavo su" mi pizzicò un fianco facendomi sorridere.

"Allora? Questa festa?" Domandai.

Svoltò velocemente a destra contraendo i muscoli delle braccia, mi morsi il labbro distogliendo lo sguardo.

"L'ha organizzata Evelyn, ti ho parlato di lei no?" Chiese.

"Sì".

Abbiamo parlato di tante cose e mi stavo affezionando a lui sempre di più.Non dovevo ma stava succedendo.

"Quindi stiamo andando a casa sua?".

"Esatto" fermò la macchina girandosi verso di me.

Lo guardai e scesi dalla macchina .

"Sai, voglio divertirmi stasera" mi appoggiai al tetto della macchina guardando Justin chiudere lo sportello.

"Ah sì?" Alza le sopracciglia.

"Mh mh".

"Ti divertirai con me però " mi indica con un sorriso ed io risi scuotendo la testa e dandogli le spalle, entrammo in casa.

La musica rimbombava per tutte le pareti della casa, c'era così tanta gente che ballava e fumava lì dentro.Serrai le labbra sbattendo gli occhi per il fastidio del fumo.

Guardai Justin e vidi l'eccitazione nel suo viso mentre si guardava intorno.Un gruppetto di suoi amici gli vennero incontro ed io mi sentì sempre più piccola.

Mi sto davvero pentendo di essere venuta qui.

"Andiamo a bere!" Disse uno e Justin mi guardò speranzoso.

Tirai un sorriso facendo spallucce e lui mi prese la mano facendomi tremare.

Non dissi molto, non volevo intromettermi nelle sue conversazioni però accettai i due drink che mi offrì e ascoltai cosa stavano dicendo.

"In tutto questo ancora non ci hai presentato l'angioletto qui" disse un ragazzo, molo alto e abbastanza muscoloso.Mi intimidì un po' il suo sguardo.

"Lasciala stare Gabriel, sono serio" il tono di voce di Justin cambiò radicalmente e un altro ragazzo introdusse un altro argomento.

"Balliamo?" Mi domanda, annuì.

E così ci buttammo in pista e mi lasciai travolgere dalla musica che pompava dalle casse, Justin sorrideva e le sue mani finirono sui miei fianchi attirandomi a lui.Lo guardai intensamente avvicinandomi sempre di più al suo viso finché non lo vidi leccarsi le labbra così mi girai dandogli le spalle e attaccai la mia schiena al suo petto.

"Stronza" lo sentì dire nel mio orecchio ed io risi per poi continuare a strusciarmi su di lui.Le sue mani poggiate sul mio ventre mi facevano bruciare la pelle al di sotto della maglietta e ritrovarmi così avvinghiata a lui mi fece battere forte il cuore.

Quando il suo bacino si mosse verso di me facendomi sentire una strana presenza il respiro mi si bloccò in gola ma quando le sue labbra si posarono sulla mia pelle bollente chiusi involontariamente gli occhi e mi morsi il labbro.

Shatterproof.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora