S/A
Dato che sono in ritardo, come sempre, non ho riletto ne corretto.Scusatemi tanto, ma ho più l'espirazione per i flashback.Infatti ho deciso che ad un certo punto, continuerò a raccontare il loro passato per poi continuare con il presente e poi ovviamente la storia terminerà ma dovranno succedere molte cose belle e brutte brutte prima della fine.Pubblicherò il prossimo a breve, fine settimana penso poi via con i flashbackkkkkk!.Sogni una vita felice, una bella famiglia una bella casa, nessun problema e poi tutto crolla.I problemi ti perseguitano, provi a rialzarti dalla delusioni dalle sofferenze più e più volte finché non arriva quel momento in cui il tuo corpo ti abbandona completamente e la tua anima inizia a morire lentamente e pensi che nulla può curarla, chi scampa alla morte? Un miracolo? I miracoli esistono? Esiste Dio? Non hai più fede, perché pensi che nulla potrà curare il tuo dolore.La felicità che cos'é infondo? Nulla, è temporanea, dura poco, la felicità è illusoria , ti illude che tu possa vivere tranquillamente ma non è così.Ti dona qualcosa per poi strappartela ferocemente e lasciarti un vuoto, un'insofferenza indefinita.
"Leucemia" guardai Ameliè giocare con suo fratello e ripetei quella parola più e più volte.Quando Justin riportò le analisi e mi disse quella parole mi sentì svenire.
"Andrà tutto bene" mi ripete.
Lo guardai, illuso.
Illuso.
Tirai su un sorriso finto e annuì "sì" mormorai.
Illusa.
"Dovrebbe fare altre analisi e iniziare subito il trattamento" Mi riportò le parole del dottore.
"Sì" annuì.
È colpa mia, io ho qualcosa che non va.
"Sai quante persone sono sopravvissute a queste malattie, anche più gravi" Justin continuò a rassicurarmi, io annuivo.
Peccato che lei sia troppo piccola, non ha le forze per resistere.
Iniziai ad evitare Justin, iniziai a trascurare Jordan.Ero completamente concentrata su di lei.
Iniziò la chemio, e piangeva così tanto.Diventava sempre più pallida, non aveva più le forze.A volte non si alzava dal letto, dormivo tutte le sere con lei e riuscì a non versare nemmeno una lacrima.
Provavo a farla sorridere e ci riuscivo, il suo sorriso era una botta di energia per me.
"Voglio i capelli come quelli di Ariel" mi disse giocherellando con le sue bambole mentre io le pettinavo i capelli.
Sorrisi "Rossi e lunghi?" Le chiesi.
"Siiiiii" si dimena sul letto.
Tirai con un po' di forza la spazzola e lei si lamentò, mi scusai e vidi una manciata di capelli cadermi addosso.Feci dei respiri profondi.
Ameliè si toccò i capelli gemendo un po' di dolore."mamma" mormora per poi girarsi "ohh!" Si porta una mano sulla bocca guardando una manciata dei suoi capelli sulla mia mano.
"Ora ti cresceranno veramente i capelli di Ariel" le dissi e lei sorrise, sentivo i miei occhi pizzicare.
"Li vedi già mamma?" Mi Domanda rigirandosi e continuando a toccarsi le parti con pochi capelli.
"Sì" e a quel punto sentì le lacrime cadermi lungo le guance."diventerai proprio una bella bambina" Provai a sorridere, iniziando a farle due piccole code.
Lei rise per poi girarsi e abbracciarmi, non sapeva che mi avrebbe uccisa, lei mi stava già uccidendo.
"Ehi" Justin bussò leggermente sulla porta entrando, mi pulì velocemente le lacrime girandomi verso di lui. "Come va?".
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Shatterproof.
Fanfiction"Stai sbagliando a stare qui con me". "Quindi? È impossibile fare la cosa giusta se quella sbagliata mi piace da impazzire.Tu sei così sbagliato, tu sei la cosa più sbagliata che mi sia capitata eppure voglio continuare a sbagliare, non voglio esser...