Flashback.

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Sono così stupida, come ho fatto a lasciarmi andare in quel modo con quel ragazzo che non conoscevo nemmeno.L'unica cosa che sapevo era che fosse uno stronzo troppo sicuro di sè e se ripensavo al suo atteggiamento e a come mi sono fatta abbindolare vorrei sferragli un pugno sul quel bel visetto.

Ora ha anche il mio numero, sono giorni che ci penso e una parte di me è felice che non mi abbia ancora contattato.

Ora ha anche il mio numero, sono giorni che ci penso e una parte di me è felice che non mi abbia ancora contattato

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"A cosa stai pensando?" Sobbalzai di poco guardando mio fratello sedersi davanti a me.

"A nulla" risposi semplicemente provando a godermi questa specie di Brunch organizzato dagli amici dei miei genitori.

"È da un po di giorni che sei pensierosa" mi disse "sicura che sia tutto okay?".

Mi sento quasi in colpa ad aver baciato Justin Bieber in quel modo, lasciando che le sue mani mi toccassero.Mi morsi il labbro ripensando a quella mano curiosa che risaliva sulla mia coscia nuda.Mi attirava davvero molto fisicamente, lui sapeva come fare, sapeva come attirarmi.

"È tutto okay" risposi annuendo senza alcuna convinzione.

Il mio telefono vibrò ed io ero ormai stufa di sperare che fosse lui.Lo strinsi nelle mie mani alzandolo e vidi una notifica da un numero sconosciuto.

Ti prego fa che sia lui.

"Ti va di fare gli altri punti della lista Pulcino?"

Non c'era nemmeno bisogno che si firmasse o gli chiedessi chi fosse poiché era evidente che fosse Justin.Solo lui poteva chiamarmi in quello stupido modo.

Rilessi di nuovo il messaggio chiedendo di che lista stesse parlando.

"Lista? Di cosa stai parlando?" Inviai velocemente aspettando una risposta e lanciando un'occhiata a mio fratello che mi guardava come per capire il mio umore.

"Smettila di fissarmi" gli diedi un leggero calcio con il piede sulla gamba.

Il mio telefono vibrò facendo scattare i miei occhi sulla notifica.

Da Justin:
La nostra lista Biondina, ci vediamo tra un po'  al Brew.

Il mio corpo iniziò a fremere dalla curiosità, volevo vederlo e sapere.

Presi la mia borsa alzandomi e lisciando il vestito elegante e semplice con le mie mani "io devo andare" informai Josh che alzò un sopracciglio confuso dalle mie parole "sono da Cassandra, avverti mamma e papà, ciao"dissi velocemente e mi girai scappando via da quella casa senza avvertire personalmente i miei genitori.

Mi feci una bella camminata che non avrei mai pensato di fare solo per quel teppista che mi intrigava così tanto.

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