"Stai sbagliando a stare qui con me".
"Quindi? È impossibile fare la cosa giusta se quella sbagliata mi piace da impazzire.Tu sei così sbagliato, tu sei la cosa più sbagliata che mi sia capitata eppure voglio continuare a sbagliare, non voglio esser...
Da Justin: Ore 09:50. Stai venendo alla festa di Chad?.
Lessi il messaggio alzando gli occhi al cielo, ovviamente lui non si perde mai una festa.
A Justin: Ore 09:50. Si, tu sei già lì scommetto.
Non potevo lasciarmi scappare questa frecciatina.
Da Justin: Ore 09:51. In realtà no, aspettavo la tua risposta, ci vediamo lì allora.
Bloccai il telefono e non gli risposi perché questo suo lato così dolce mi fa male, mi fa sentire così in colpa ma una parte di me ne approfitta e vuole renderlo ancora più vulnerabile come lui ha fatto con me.
"Tutto Okay festaiola?" Mi Domanda Harry parcheggiando.
Annuì evitando anche lo sguardo di Ashley.
"Non sono mai stata ad uno schiuma party!" Scende dalla macchina saltellando e trascinandomi con lei.Harry rise di noi seguendoci.
Da quando sono single mi sono accorta che le feste non sono poi così male e mi piace di più uscire, mi rilasso e mi diverto.
La villa era grandiosa e piena di gente, non ho mai visto una villa così grande, aveva una grandissima piscina e la schiuma stava già spopolando.Aveva un terrazzo enorme e un balcone altrettanto enorme.
"Wow" disse Harry accanto a me.
"Già" mormorai concordando.
"Andiamo a bere qualcosa e poi via in piscina!".
"Andiamo adesso, almeno smaltisco e potrò guidare più tardi" disse Harry sbuffando."la prossima volta guida una di voi" ci punta un dito contro.
Sorrisi e gli strinsi un braccio, Ashley fece lo stesso.
"Ruffiane del cazzo" borbotta entrando in casa.
"Ti offriamo da bere" gli dissi.
"È il minimo" mi diede un pizzicotto sul fianco facendomi ridere.
Ordinai un giro di shoot e dopo che iniziò ad ordinarli Ashley persi il conto.La testa iniziò a girarmi leggermente ma erano messi molto peggio i miei amici che continuavano a ridere perché Harry aveva fatto una barchetta storta.
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"Ehi" qualcuno sussurrò accanto al mio orecchio.
Mi girai verso quella voce che conoscevo fin troppo bene e incontrai i suoi occhi così profondi.Osservai i suoi capelli sistemati in giù senza una traccia di gel, guardai il suo petto scoperto dalla camicia nera a maniche corte.
"Ciao" ricambiai il sorriso.
"Sei ubriaca?" Mi domanda aggrottando la fronte.
Scossi la testa "ho solo bevuto qualche bicchiere" feci spallucce e sembrò convinto.
