Capitolo 13

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Jason mi ha letteralmente spinta via dalle sue gambe, se non fosse stato per i miei veloci riflessi sarei finita sul pavimento.

Johnson guardò con momentaneo shock la scena che si ritrovò davanti, ma l'espressione arrabbiata tornò presto sul suo volto. Alex guardava fisso davanti a sé come se non fosse davvero lì, o sperasse di non esserlo.

Iniziai a preoccuparmi, Johnson aveva scoperto qualcosa su di me? "Non voglio nemmeno chiedervi cos'era quello" mi fulminò con lo sguardo prima di voltare lentamente il volto per guardare Jason.

Chiaramente non era felice che Jason fosse già così vicino alla sua 'partner' o per lo meno lo pensava. Si sedette sulla sua sedia e fece cenno ad Alex di dirci qual era il problema.

Il ragazzo si schiarì la voce prima di parlare. "Era il centro commerciale sbagliato." Jason lo guardò come se stesse per sentirsi male. "Quindi mi stai dicendo che il centro commerciale che abbiamo osservato per settimane per capirne la struttura, non è quello in cui andremo?" disse freddo.

Alex annuì. "E c'è un altro problema." Aspettammo tutti in attesa di sentire cos'altro aveva da dire.

"Il centro commerciale in cui andremo è nella sua città" tutti si voltarono a guardarmi mentre la mia testa si alzava di scatto. La mia città, dove tutti mi stavano cercando, questo mi avrebbe fatta scappare più facilmente!

Oppure no... Jason e Alex sembrarono giungere alla mia stessa conclusione. Sembra che mi terranno ancora più sotto controllo di quel che pensavo...

Improvvisamente un'espressione trionfante si fece largo sul volto di Jason mentre apriva la bocca per parlare. "Questo non è un problema, è perfetto!"

Tutti lo guardarono confusi, Johnson si voltò prestando maggiore attenzione al ragazzo. "Non capite? Tutti sono sulle sue tracce, il che la rende un'ancora migliore distrazione. Saranno tutti così concentrati su di lei che non presteranno attenzione a noi."

Alex esultò, d'accordo; Johnson lo guardò sinceramente sorpreso da questa nuova informazione. "Perché tutti la stanno cercando? L'hai davvero rapita? Pensavo stessi scherzando!"

Tutti ci ammutolimmo; Alex smise di esultare e lasciò in fretta e furia la stanza, mentre Jason sembrava freneticamente alla ricerca di una scusa plausibile.

"No, è stata rapita, ma ora è la mia...um, ragazza, quindi suppongo sembri più una fuga, no?" farfugliò Jason, finché Johnson sollevò una mano per zittirlo.

"Lei è la tua ragazza... Quindi rapisci tutte le tue fidanzate ora?" Guardò Jason incredulo. Il ragazzo fece spallucce. "Solo se sono così, suppongo."

Johnson aprì la bocca per parlare ma lo interruppi. "Scopiamo..." entrambi mi guardarono sorpresi. "Cosa? Mi piace essere viziata, lui è grande a letto."

La bocca di Jason si spalancò e mi voltai arrossendo alla realizzazione di ciò che avevo appena detto. Perché stavo cercando di salvarlo?

"Bene...uh, finché non ci sono persone che vogliono rinchiudermi perché tu sei qua, per me va bene." Disse Johnson passandosi goffamente una mano sulla nuca.

Si alzò per andarsene portando con sé il serpente, mi alzai anch'io per andarmene: non volevo restare in quella stanza un secondo di più dopo ciò che avevo appena detto.

"Dove stai andando?" Parlò Jason. "Sto andando a...um, fare una doccia" mentii. Avevo bisogno di una pausa, un po' di tempo da sola.

"No, resti qua." Disse tirandomi indietro. "Dobbiamo, uh...pianificare tutto, ricordi?" Annuii e mi sedetti sulla mia sedia, c'era imbarazzo tra di noi.

Don't Talk To Strangers (Italian Translation) *sospesa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora