Capitolo 22 - A sangue freddo

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Nel capitolo precedente:

"È un vero peccato che Natale sia passato e io non ti abbia regalato nulla. Ma sono disposto a rimediare ai miei errori a partire da ora. Mi sentivo così male che dovevo farti almeno un regalo, dopotutto mi hai aiutato a creare la droga che ora scorre libera nelle tue vene. Controlla nel sottoscala. Spero che ti piaccia questa sorpresa. Io credo proprio che ti piacerà...o forse no. Il tuo vecchio amico, Henry."

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"Non apriremo quel sottoscala. Ho chiuso con i suoi giochetti" parlò Jason prima che avessi la possibilità di dire qualcosa.

"Ma-" aprii la bocca per parlare. "No. Si tratta solo di dare a quello schifoso bastardo più soddisfazione" dichiarò fermamente.

"Potrebbe essere importante" mormorai sottovoce, ma lui mi sentì. "Importante? Beh, illuminami, cosa potrebbe essere così importante?!" Potevo sentire la sua rabbia aumentare, ma non volevo arrendermi.

"Oh non lo so, forse TUO FRATELLO! Sai, quello che è stato assente per tutto questo tempo?! Per quello che ne sappiamo potrebbe giacere morto da qualche parte e tu non hai fatto un accidenti di niente a riguardo!" Scattai.

Mi afferrò per il braccio e mi spinse bruscamente contro il muro tenendomi bloccata sul posto. Cercai di non trasalire mentre il dolore si diffondeva dentro di me.

"Cosa stai cercando di dire? Che non mi importa di mio fratello?" disse, una sfumatura pericolosa nel suo tono.

"Beh, se non farai nulla a questo proposito, allora sì. Questo è esattamente ciò che sto dicendo" replicai.

Restai senza fiato alla pungente sensazione della collisione tra il suo palmo e la mia guancia.

"Non me ne frega un cazzo di cosa vuoi fare. Se vuoi davvero vedere cosa c'è nel sottoscala allora puoi farlo da sola" sputò duramente, prima di lasciarmi andare e dirigersi a passi pesanti verso la porta.

"Avevi promesso che non mi avresti più colpita" dissi piano tenendomi la guancia.

"Si, beh immagino di averti mentito!" rispose freddamente. Se ne andò sbattendosi la porta alle spalle.

Mi misi a sedere tremando mentre realizzavo il tutto. *buzz buzz* Mi guardai attentamente attorno per vedere da dove proveniva il rumore.

*buzz buzz* Eccolo di nuovo. I miei occhi scattarono verso la credenza, Jason aveva lasciato lì il suo telefono.

Mi avventai su di esso premendo 'rispondi' senza esitazione. Speravo più di ogni altra cosa che fosse Alex.

Giuro che se chiamasse ora e dicesse che era tutto uno scherzo, non sarei nemmeno arrabbiata!

"Ti sono mancato?" Mi congelai sentendo la bocca improvvisamente asciutta quando l'inconfondibile voce roca di nessun altro che Henry risuonò attraverso il telefono.

"H-Henry?" provai a dire con voce decisa, ma ne uscì solo un sussurro.

"Esatto. Non avrai pensato di esserti sbarazzata di me così facilmente, vero?" tubò beffardamente, deglutii. Quando non risposi continuò a parlare.

"Ho notato che tu e McCann avete avuto una piccola lite, mi dispiacerebbe sapere che è per colpa mia." Mi schernì con una voce fintamente dolce.

Aprii la bocca ma non uscì nessun suono. "Chiudi la bocca!" scattò.

Mi si bloccò il respiro in gola quando realizzai che stava osservando ogni mi mossa e, ancora peggio, io non avevo nessuna idea su dove fosse lui.

Don't Talk To Strangers (Italian Translation) *sospesa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora