Capitolo 34 - Bang bang bang

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Dov'ero rimasta...? Scum li aveva bloccati tutti all'interno della stanza e il conto alla rovescia era iniziato.

Era corso verso di noi attraversando tutti gli ostacoli che gli si presentavano sulla strada.

Si era tuffato tra i cespugli mentre Jason mi avvicinava a lui, portando le labbra al mio orecchio. Il suo fiato caldo mi fece rabbrividire...cosa mi faceva quel ragazzo.

"Boom" sussurrò, prima di coprirmi dolcemente le orecchie.

Serrai gli occhi mentre un'accecante luce si espandeva, forte abbastanza da essere visibile anche da dietro le palpebre.

Un assordante boato risuonò, lo sentii come se mi stesse attraversando e fu peggio di 100 spari simultanei.

"Tieniti forte piccola..." Il mio udito sembrò captare queste parole tra il frastuono e sentii le sue braccia stringersi attorno a me.

Rilasciai un sospiro mentre la forza delle onde d'urto tornava indietro. Nonostante tutto Jason non mi lasciò andare un secondo, anzi, la sua stretta aumentò!

Non riuscivo a concentrarmi su nulla, finché non sentii un leggero tonfo non appena colpimmo un albero.

Le macerie volavano in tutte le direzione e quasi soffocai con la polvere che avevano provocato.

Era tutto troppo. Riuscii a spostarmi tra le braccia di Jason e nascondere il viso sul suo petto, sperando segretamente che tutto si fermasse.

Sobbalzai mentre il suono di ogni esplosione rimbombava nelle mie orecchie. Infine cadde il silenzio e io osai alzare lo sguardo.

Incontrai i brillanti occhi color miele che nel tempo avevo iniziato ad amare. Analizzarono tutto il mio viso e si illuminarono non appena colsero il mio sorriso.

Era finita, loro se n'erano andati. Non mi ero mai sentita così sollevata in vita mia.

I miei occhi percorsero il viso di Jason, assorbendo lentamente ogni cosa, dai suoi occhi ipnotizzanti alle sue guance soffici, alle sue labbra piene e alla sua mandibola perfettamente definita.

Mi stinse un po' più forte, abbastanza da avvicinarmi a lui e sentii le farfalle nel mio stomaco impazzire non appena le nostre labbra si incontrarono e il suo respiro su fuse al mio.

I nostri cuori battevano all'unisono, eravamo così vicini che nemmeno un foglio di carta sarebbe passato tra noi.

Non molto tempo fa se fosse stato così vicino a me sarei andata nel panico e mi sarei preoccupata per la mia vita.

Anche allora, sebbene non l'abbia mai ammesso, qualcosa mi attirava a lui.

Quando si arrabbiava mi spaventava, si, mi spaventava parecchio, ma allo stesso tempo mi eccitava. Oh mio Dio, l'ho pensato davvero?

Eravamo sdraiati in un silenzio stranamente confortante, nessuno sembrava intenzionato a interromperlo o a interrompere la piccola gara di sguardi che era in corso tra noi.

I miei occhi si posarono ancora su di lui, era...maledettamente sexy!

Lui scoppiò a ridere, sorprendendomi leggermente. "Ci provo" ammiccò. Diventai color cremisi schiaffeggiandomi mentalmente: evidentemente avevo pensato ad alta voce.

"Awww" tubò posando una mano sul mio viso prima che potessi voltarmi, facendomi arrossire ancora di più.

"Continuo a dirtelo, tesoro: sei bella quando arrossisci, non c'è bisogno di nasconderlo" stava sorridendo come un idiota, chiaramente compiaciuto dall'effetto che aveva su di me.

Don't Talk To Strangers (Italian Translation) *sospesa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora