Capitolo 24 - Non c'è altro modo

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Guardai ansiosamente le sue labbra separarsi il leggero shock. "Io-wow..." espirò.

Si leccò nervosamente le labbra prima di continuare. "Se devo essere sincero..." iniziò. Oh no, questo non è un buon segno, Dio sono un'idiota!

"Credo di amarti da parecchio tempo ma sono sempre stato troppo spaventato per dirtelo, sai, in caso tu non provassi la stessa cosa."

Il mio voltò si illuminò. "T-tu mi ami?" balbettai leggermente scioccata. Senza dubbio non mi aspettavo che una cosa del genere uscisse dalla sua bocca.

Rise lievemente. "Si... Ti amo Jazlyn." Disse serio. "Ti amo anch'io" replicai felice, lui mi rivolse un sorriso sincero.

Senza preavviso feci scontrare le mie labbra con le sue facendogli perdere leggermente l'equilibrio, prima che riguadagnasse ancora una volta il controllo.

Sentii tutte le mie preoccupazioni scivolare via mentre le sue morbide labbra si muovevano sulle mie compiendo la loro magia. Le sue braccia circondarono la mia vita così non sarei caduta e ricambiò la pressione, sorridendo nel bacio.

Una strana sensazione crebbe alla bocca dello stomaco e le farfalle fecero irruzione, mentirei se dicessi che non ero al settimo cielo.

Ci separammo frettolosamente quando un forte scoppio rimbombò da qualche parte vicino alla casa, riportandoci bruscamente alla tremenda realtà della situazione in cui ci trovavamo.

"Jason" dissi piano, quasi non volendo essere sentita da lui. Per mia sfortuna mi sentì.

"Prima, quando eravamo...um di sotto..." iniziai nervosamente. Annuì per farmi continuare. "Beh, Henry tipo...forse mi ha chiamata" finii respirando pesantemente.

"Lo so." Fu tutto ciò che disse in risposta alla mia confessione. Lo sapeva già?

"Potevo dirlo dall'espressione sul tuo volto" continuò.

"Ti ha minacciata, vero?"

Feci dei respiri profondi concentrandomi sul pavimento. "Si..." ammisi infine, mordendomi il labbro.

Dolcemente prese il mio viso tra le sue mani, accarezzandomi la guancia mi fece alzare la testa in modo da guardarlo negli occhi. "Non lascerò che ti si avvicini" disse in tono dolce.

Era un pensiero confortante, ma non abbastanza se non lui non fosse sopravvissuto.

Si alzò e scese gli ultimi scalini fino al corridoio. Guardò fuori dalla finestra, un'espressione preoccupata modificò i suoi lineamenti.

Mi alzai per raggiungerlo ma si voltò verso di me quasi prima che scendessi il primo gradino. "Non muoverti" disse bruscamente.

Mi congelai sul posto mentre un'illeggibile espressione attraversò il suo viso.

"Fanculo...ci sono circa altre 5 persone insieme a lui, sono un idiota, avrei dovuto prevedere che avrebbe portato degli amici!"

Amici... Deglutii al pensiero. Quel mostro ha degli amici? Mi alzai cercando di vedere ciò che stava guardando.

"Spostati dalla finestra" sibilò Jason voltandosi e spingendomi indietro. "Non devono vedere che sei qui, ti uccideranno!"

Jason si mise a sedere con la testa tra le mani in contemplazione di qualcosa, mentre io mi sforzavo di tenere il respiro sotto controllo. Lentamente alzò il capo scuotendolo incredulo.

"Jaz..." sussurrò ma non lo sentii, ero troppo impegnata a chiedermi cosa avremmo fatto.

"Jaz" disse a voce un po' più alta, la mia testa scattò nella sua direzione.

Don't Talk To Strangers (Italian Translation) *sospesa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora