Jason lo fissò a lungo e attentamente, ma infine annuì in accordo.
"Seguitemi, c'è un botola segreta qui da qualche parte che conduce al bosco passando sottoterra." Dichiarò Scum camminando per la stanza.
Jason lo guardò esitante e mi spinse indietro. "Aspetta un minuto, come sappiamo che non stai facendo il doppio gioco?" chiese.
"Beh, non avete molte altre alternative. Loro si dirigono dritti verso la porta principale" replicò con calma Scum, fermandosi quando trovò ciò che stava cercando.
Si chinò e tastò il pavimento, prima di rialzarsi e sollevare una porta con sé.
"Mi piace chiamarla la Ferrovia Sotterranea. Nessuna persona ancora in vita sa di questa, eccetto me. Nemmeno Henry ne è a conoscenza. Le uniche persone ad avere informazioni sull'esistenza di questo passaggio furono coloro che costruirono la casa nel 1802."
Annuì verso un piccolo buco nel pavimento e ci fece cenno di entrare per primi.
Feci un passo avanti e, con molta attenzione, entrai. "Come sai della sua esistenza?" mi domandai ad alta voce.
Lui fece spallucce spostando lo sguardo. "Diciamo solo che ho passato molto tempo rinchiuso in questa stanza" mormorò.
"Questa stanza?" Aggrottai le sopracciglia.
Portò lo sguardo su di me quando parlò. "È la stanza delle punizioni."
Notai che Jason era rimasto in silenzio per tutto quel tempo. Quando mi voltai verso di lui aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se non fosse realmente lì.
Sembrava come se stesse ricordando qualcosa. Serrò gli occhi e scosse la testa, prima di uscire dal suo stato di trance e voltarsi verso di me.
Ha qualche specie di legame con questa stanza?
"Andiamo" disse. Presi un appunto mentale di chiederlo ad entrambi più tardi.
"Ma se provi a fare qualcosa..." avvisò, guardando direttamente verso Scum.
"Lo so, lo so... Mi farai morire di una lenta e dolorosa morte." Scum roteò gli occhi, ma fu a malapena visibile a causa dell'oscurità.
Jason annuì borbottando che la droga aveva perso il suo effetto e che se Scum non avesse prestato attenzione avrebbe fatto proprio come aveva detto.
Afferrando la mia mano e dandole una stretta rassicurante, saltò nella botola e mi aiutò ad entrarci, seguita poi da Scum.
L'unico spiraglio di luce visibile scomparve non appena la botola fu chiusa.
Scum portò la mano nella sua tasca e ne estrasse una piccola torcia. La accese e si mise davanti a noi indicandoci di seguirlo.
Mentre ci muovevamo sentii in lontananza delle urla, ciò significava che Henry e gli altri avevano scoperto che eravamo scomparsi.
Mi aggrappai a Jason tremando leggermente. Come ho già detto in precedenza, con tutto ciò che è successo ho iniziato ad odiare il buio.
Non è che io abbia paura dell'oscurità...solo di ciò che si nasconde in essa. Odio l'insicurezza, il non sapere cosa succederà.
In situazioni come queste mi aggrappo a qualsiasi essere vivente del quale so per certo di potermi fidare. In questo caso quella persona è Jason.
Si chinò e lasciò un bacio sulla mia fronte, prima di baciarmi dolcemente sulle labbra.
Mi fece sentire caldo e le farfalle nello stomaco. E mi sentii un po' più calma, in questa folle situazione.
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Don't Talk To Strangers (Italian Translation) *sospesa*
Fanfiction* Sospesa causa cancellazione dell'autrice originale * Jazlyn non è una normale diciassettenne. Lei si è fatta volontariamente ricoverare in un ospedale psichiatrico. Lei non è pazza, è solo spaventata. Vive costantemente con la paura che i fantasmi...