Capitolo 35 - Abbracciami

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Ce ne stavamo lì perplessi. Dov'era finito? Ci aveva solamente piantato in asso? O gli era successo qualcosa?

Ti prego, fa che non sia l'ultima. Preferirei essere arrabbiata con lui che trovarlo morto.

Comunque, Jason sembrava ancora più arrabbiato per tutto ciò. Lo conoscevo abbastanza bene da sapere che non si era mai veramente fidato di lui, ma...sarebbe un eufemismo dire che ero preoccupata.

Ero stata testimone di ciò che Henry era in grado di fare fin troppe volte!

Dopo un attimo senza sapere cosa dire, diedi voce ai miei pensieri, tutti contemporaneamente.

"Dov'è? Dovremmo chiamarlo? Cos'è successo? E se-"

"Shhh" mi interruppe Jason, poggiando un dito sulle mie labbra bloccandomi a metà frase.

Di colpo capii cosa intendeva, Dio sono un'idiota. È come se stessi chiedendo di essere trovati!

Restammo in silenzio ma in allerta per un po', nessuno di noi voleva pronunciare i nostri nomi.

Se non l'avete notato, abbiamo cercato di evitare di usarli nei suoi paraggi.

È imbarazzante doverlo chiamare Scum, 'feccia', soprattutto dato che è ovvio che lo detesti.

"Dobbiamo trovarlo" sussurrai.

Mi rivolse uno sguardo esasperato, tirandosi i capelli per la frustrazione.

"No, non dobbiamo! Pensaci Jaz, è scomparso. Nessun segno di lotta, niente! Per quel che ne sappiamo tutto questo potrebbe essere una messinscena." Esclamò alzando le mani al cielo.

"E se non lo fosse? Se si trovasse da qualche parte là fuori lottando per sopravvivere?" Sibilai.

Sospirò guardando nella direzione in cui avrebbe dovuto trovarsi la strada, per poi riportare lo sguardo su di me. "Bene" sbuffò.

Sorrisi stringendo la sua mano nella mia. "Ma se salta fuori che è tutta una messinscena..." scosse la testa e mi ricondusse nella foresta.

Sussultai ad ogni passo tentando disperatamente di ricordare quanto tempo impiegò la mia gamba a guarire l'ultima volta che l'ho rotta.

Ovviamente tutto questo camminare non era di alcun aiuto. Cercai di mascherare il dolore più che potei, ma Jason lo notò.

"Che succede- oh. Oh Dio, mi ero completamente dimenticato della tua gamba!" Chinò il capo, sentendosi in colpa, prima che tutta la rabbia accumulata da quando l'aveva scoperto esplodesse.

"Henry..." Ringhiò piano. "Io lo uccido!"

Lo guardai con dolcezza. "Non guardarmi in quel modo" borbottò spostando gli occhi sul terreno.

"Jase..." Posai la mano sulla sua spalla e lentamente alzò lo sguardo su di me. Mi tremarono le labbra quando assimilai tutto ciò che era successo.

"Abbracciami" sussurrai.

Nessun'altra parola fu pronunciata. Mi guidò tra le sue braccia e mi strinse forte.

Sentii il calore riversarsi in ogni parte di me e un senso di quiete pervase il mio corpo.

Il mondo sembrò sparire e realizzai di non volermi muovere. Ovviamente, però, tutte le cose belle giungono a una fine.

"Andiamo, ti porto io."

Scossi vigorosamente la testa alla sua precisazione.

"Piccola, non essere testarda." Replicò al mio gesto.

Don't Talk To Strangers (Italian Translation) *sospesa*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora