CAPITOLO 19

66 5 0
                                    

•Per te ci sarò•
CAPITOLO 19
Anna si svegliò prestissimo quella mattina, lui le dormiva accanto profondamente, tenendo il suo braccio sul fianco di lei, come a voler mantenere un contatto anche nel sonno più profondo.
Anna guardò la luce del primo mattino filtrare appena attraverso le tende, poi guardò di nuovo lui, non resistette alla tentazione di avvicinarsi a sfiorargli le labbra
con le sue.
A quel contatto lui si mosse dolcemente, il suo respiro si fece di nuovo profondo.
Anna  sorrise, era così tenero vederlo dormire, avrebbe voluto vedere aprire i suoi occhi ma lo lasciò ancora nei suoi sogni.
Si alzò piano diretta verso la cucina.
Il barattolo di Nutella era li sul tavolo, Anna lo prese tra le mani, svitò il tappo ed il profumo dolce riaccese i suoi sensi.
Rapidi fotogrammi si
susseguirono nella sua mente, le labbra di lui, il suo dito nella sua bocca, i baci.
Capì in quel frangente che quel
profumo, quel sapore di cioccolata, sarebbero stati legati per sempre a quel momento, capì che ormai era il profumo dei suoi ricordi.
Aprì la credenza, tirò fuori il necessario per fare una crostata e si mise a lavoro.
Il profumo di dolci invase la stanza, Gianluca cominciò a sollevare piano le palpebre ancora pesanti, avrebbe voluto ricadere nel sonno ma quel dolce profumo lo attirava, fece uno sforzo e cercò di mettere a fuoco lo sguardo, vide il posto vuoto accanto a lui.
Non si era accorto che Anna si fosse alzata, aveva dormito profondamente per tutta la notte.
La presenza di Anna  lo faceva
sentire rilassato, se stesso.
Si alzò dal letto stropicciandosi gli occhi, i capelli erano scompigliati ed il volto ancora assonnato, si avviò verso la cucina in cerca di lei.
Anna: "Buongiorno pigrone!"
Lui la strinse in un abbraccio, senza dirle niente, affondò il viso nel suoi capelli e ne sentì il profumo di dolci su di essi, si sentì al sicuro, felice di quel mattino che iniziava semplicemente con un profumo di biscotti appena sfornati.
Le prese il polso tirandola rapidamente a se.
La guardò negli occhi, sfiorò con la mano la sua guancia fino a scendere
all'angolo della sua bocca, allargò lentamente la sua mano a prenderle completamente il viso, mentre le sue
labbra si poggiarono su quelle di lei. Lei rispondeva con passione ai suoi baci, mentre le sue piccole mani affondavano tra i suoi capelli.
Il rumore della macchinetta del caffè sul gas li interruppe, si guardarono entrambi delusi per l'ennesima interruzione, Gianluca la posò lentamente a terra e lei fu libera dal suo abbraccio.
La colazione era pronta.
Gianluca: "Mmm, buona! Anche se..." - fece un attimo di pausa avvicinandosi a lei.
Anna per un attimo ebbe paura di aver combinato qualcosa con gli ingredienti, non ci stava molto con la testa mentre la preparava, aveva pensato costantemente a lui.
Anna: "Anche se cosa?" - il suo sguardo era dubbioso, si stava preparando all'ennesima brutta figura.
Gianluca: "Anche se... Sta meglio sulle tue labbra!" - le diede un lungo bacio a labbra socchiuse.
Anna: "Dio, sono sempre in ritardo!" - disse uscendo frettolosamente dal bagno.
Indossava una leggera canotta bianca che lasciava intravedere la forma dei suoi seni nudi sotto di essa.
Gianluca non riuscì a fare a meno di guardarla.
Lei si sedette sul letto dandogli le spalle, si sfilò la canotta, lasciando agli occhi di lui la visione della sua schiena nuda e del suo fondoschiena coperto soltanto dal pizzo di una coulotte.
Gianluca rimase a guardarla rapito dallo splendore del suo corpo quasi totalmente nudo, non poteva restare indifferente, sentì il suo istinto maschile rispondere a quella
visione.
Lei prese un reggiseno dal comodino e se lo infilò rapidamente.
Lui era senza parole, avrebbe voluto cedere agli istinti, avvicinarsi alle sue spalle nude, baciarle fin sul collo, per poi spingerla dolcemente sul letto. Mai, come in quel momento, aveva desiderato così tanto fare l'amore con lei.
In quell'istante Anna si voltò verso di lui, i loro occhi si incrociarono.
Gianluca si sentì si sentì imbarazzato, come se lei potesse leggere i suoi caldi pensieri.
Si voltò rapido per nascondersi agli occhi di lei, si sedette sul letto, cercò di riprendere il controllo del suo corpo ormai in preda al desiderio.
Anna sorrise, continuando a guardarlo, era intenerita dalla sua estrema dolcezza.
Aveva capito che anche lui la desiderava, si sentì felice, prima o
poi sarebbe accaduto, ormai ne era certa.
Si avvicinò a lui gattonando sul letto, infilò le sue braccia sotto quelle di lui
posando le mani sul suo torace, poggiò il petto contro la sua schiena, avvicinò il viso al suo orecchio.
Anna: "Ti amo!" - gli sussurrò con un filo di voce.
Lui voltò timidamente il viso verso di lei, i suoi occhi erano lucidi
dall'emozione, le loro labbra si unirono in un piccolo e dolce bacio - "Ora devo andare! Mi mancherai stasera."
Gianluca: "Ci sentiremo te lo prometto!"

Per te ci sarò.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora