capitolo 9

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Cloe sorride nel vedere me è Hayes così vicini.

"ehy, non pensare cose strane, si è seduto lui così vicino a me" vorrei dire a Cloe , ma lei si limita ad inarcare un sopracciglio e a ridere.


"Dovreste vedere le vostre facce! Tranquilli il vostro segreto è al sicuro"
Non so perché Hayes non dice niente, se ne sta lì a ridere.

"Ma..." inizio ma lei fa un cenno con la mano.

"Grace ti stavo cercando perché tra mezz'ora arriva mia madre a prenderci, ha detto che veniva a prenderci a mezza notte"
Guardo l'ora al telefono, poi ricordo di averlo lasciato nella borsa di Cloe prima di partire.

"Cercavi questo?" Cloe fa dondolare il telefono davanti al mio naso "Se capitava qualcosa EHM EHM!?" dice Cloe imitando mia zia, inizio a ridere " tieni dai, tra 30 minuti puntuali davanti al cancello della scuola!" dice Cloe e se ne va.

"Ho 30 minuti puntuali per: salutare Benji,andare in bagno e bere qualcosa, corro!" dico alzandomi

"In bagno ci puoi andare anche a casa no?" mi chiede Hayes

"No perché quando mi scappa mi scappa" dico, in realtà è che dallo spavento l'ho stimolo è a mille"ci vediamo domani"

"Domani è domenica..." 

"Non lo sai? È da giorni che mia zia non fa altro che ricordarmelo, Il pranzo di qua, i Grier di là" dico alzando gli occhi al cielo

"Zia?" mi chiede
Dimenticavo lui non sa niente della mia vita passata.
Di mia madre, la mia dolce mamma uccisa da mio padre pazzo.

"Ho detto zia? Volevo dire...oh ma guarda che ore sono, devo sbrigarmi!" dico guardando il telefono.

"Ci vediamo domani" lo saluto voltandomi e con un passo svelto taglio la corda.
Se Hayes viene a sapere che sono figlia di un pazzo che mi potrebbe uccidere e che ha ucciso mia madre...bhe penso che quel poco di amicizia che c'è tra di noi svanirebbe. Vado in bagno perché mi scappa veramente poi bevo un pó d'acqua e vado verso Benji che non si è mosso da dove l'ho lasciato.

"Oh dolcezza! Quanto ci hai messo in bagno?!" È più ubriaco di prima.

"Ho incontrato Cloe in bagno, ci siamo messe a parlare e il tempo è volato!" mento

"Capita anche a me! Parlando di trecce e trucchi si perde molto tempo!" comincia a ridere.

"Comunque, la mamma di Cloe sta per venirci a prendere, devo andare!" dico, il volume della musica inizia ad abbassarsi.

"Okay, vi vediamo lunedì!" Urla, anche se non c'è bisogno di urlare.

"Si..." gli do un bacio sulla guancia e me ne vado.
Un sacco di ragazzi si sono ammucchiati davanti l'entrata della palestra, quella che porta al giardino, decido di prendere quella che porta nei corridoi.
C'è un silenzio di tomba nei corridoi, solo alcuni ragazzi che stanno al telefono.
Cammino poi qualcuno mi afferra per le spalle.
Penso sia solo una persona, perché mi circonda la vita con un braccio,mi copre la bocca con una mano e mi trascina in un corridoio buio.
Cerco di divincolarmi e urlare, ma niente.
Il tizio mi sbatte a un muro tendendomi per le spalle, poi lo riconosco, Tom.
Mi tiene una mano sulla spalla in modo che non mi stacchi dal muro e la sua mano è ancora sulla mia bocca.

"Ciao Grace..." sussurra, odora di alcool e di fumo.
Mugugno qualcosa senza senso dietro la mano.
Ho paura, tanta paura.

"Non ti farò male, voglio solo un bacio" odora tantissimo di alcool, il suo respiro mi soffoca.

"Facciamo un patto, quando tolgo la mano, tu non urli, ti bacio e poi ognuno per la sua strada"
Non so che fare.
Ricordo mamma che quando mio padre la attaccava non faceva niente,non urlava, mi diceva solo di andare in camera mia.
Qualcuno mi aiuti!
Vorrei urlare
Piangere
Gli occhi comiciano a lacrimarmi, troppi brutti ricordi.

My little infinite with you|| Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora