capitolo 13

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"Daii!" sbraito dando una pacca alla macchinetta delle merendine.

Che diamine!
'Sta macchinetta mi ha mangiato i soldi!

"Hai bisogno di una mano?" mi chiede Hayes che è dietro di me, in fila.

"Secondo te?" Rispondo un poco acida.

"Bhe, calcolando la massa corporea di femminilità e sapendo che la rabbia da cervello a mano impiega pochi secondi ad arrivare, si. Direi che hai bisogno di aiuto,ma guarda... c'è un trucco..." dice tirando fuori un'altra monetina e passandomela.

"Sarebbe questo?" chiedo mentre lui mi passa avanti con la monetina stretta in mano.
Infila i soldi.

"Sai, si sa che la seconda volta si è più fortunati" dice mentre seleziona il numero di una barretta al cioccolato.
E poi, come per magia, Hayes si ritrova con la mia e la sua merenda.

"Tieni ragazza che non aveva bisogno di aiuto..." me la porge sorridendo.

La prendo e le nostre mani si sfiorano, ma non sono io a togliere la mano di scatto, è lui.
In un batter d'occhio la ritira infilandola in tasca

"Bhe ci vediamo..." se ne va e io rimango davanti alla macchinetta con la mano sospesa come una scema.

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"Glie lo hai detto?" mi chiede Cloe mentre andiamo verso casa mia.

"No!" dico nervosa.

"Perché sei così arrabbiata?" Sbuffa.

"Perché mi ha ignorata per tutto il giorno!" dico e poi gli racconto di come ha ritratto la mano e tutto il resto.

Lei alza le sopracciglia.

"Ti piace eh..." annuisce.

"Ma cosa!?"

"Si, si, non fare la finta tonta, altrimenti non saresti così nervosa per una cosa del genere..."

"Eh Ehm, Grace" una voce femminile e stridula, che conosco molto bene, mi chiama da dietro di me.

"Emily..." sbianco appena mi giro "Cosa c'è?"

"Dovrei parlarti in privato..."Bofonchia lanciando uno sguardo truce a Cloe, che ricambia con uno sguardo altrettanto truce.

"Okay..." sibila Cloe che prima di andarsene mi guarda come per chiedermi conferma. E annuisco.

"Bene, ora parliamo..." Inzia quando Cloe si è allontanata.

"So che te la spassi con il mio ragazzo e la cosa non mi va bene, per niente..." mi fulmina con lo sguardo.
Perché mi sta facendo così tanta paura?

"Oh, Siamo solo amici..." faccio spallucce distogliendo lo sguardo.

"Ah-ah, si, si, certo, ti dico solo che non lo devi toccare, capito? Io a lui il discorsetto l'ho fatto e ora anche a te,quindi non avvicinarti a lui..." incrocia le braccia al petto.
Forse è per questo che oggi Hayes aveva la luna storta.

"Ma siamo solo amici!" ripeto un' poco triste, mi dispiacerebbe non averlo nenache come amico, si okay, mi sono affezionata!

"Non mi interessa, tu non devi toccarlo, non devi parlarci ne guardarlo, capito?" inarca un sopracciglio "altrimenti ti distruggeró, ti schiaccieró come un insetto e ti pentirai di tutto quello che hai fatto con lui, intesi?"

"Si..." annuisco impaurita "Ho capito, non lo rivedrò più, non ci parleró più e non lo guarderò nemmeno..."
Lei annuisce quindi se ne va.
Ottimo direi, no?

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"Fame?" tutti i giorni stessa domanda.
Mia zia appena tornata da scuola mi accoglie chiedendomi se ho fame.
Io la liquido mostrandogli un mucchio di libri di scuola o che sono stanca, ma sinceramente oggi non ho voglia di mettermi subito a studiare.

My little infinite with you|| Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora