Che palle... un altro fottutissimo anno scolastico sta iniziando e sto già pensando di balzare scuola, peró non posso permettermelo, siccome sono stata anche bocciata.
Se i miei genitori perfettini non mi avessero costretta a frequentare un collegio, adesso avrei già concluso la scuola.
Ho diciassette anni e di studiare me ne infischio!
Voglio solo divertirmi.
Mi alzo dal letto assonnata e cerco di coprirmi il più possibile la faccia, coprendomi le occhiaie con il correttore.
Metto il mio solito rossetto rosso che fa impazzire i ragazzi e una linea spessa di eye liner sulle palpebre.
Preparo frettolosamente la cartella e mi vesto mettendomi una gonna, una camicietta e infine le mie adorate Dr Martens.
Scendo le scale di casa.
"Ma... ti mandiamo in una scuola privata, Abby. Pensi di vestirti in questo modo sul serio?! Cambiati!"
Blah, blah, blah.
Esco di casa sbattendo la porta non badando ai rimproveri di mia madre.
Una volta arrivata a scuola, mi siedo sul solito muretto e mi accendo una sigaretta.
La vita é una merda.
Ho tutti amici maschi perché ho imparato, con gli anni, che le ragazze sono solo false, ipocrite e bastarde.
Ho avuto un passato abbastanza brutto al riguardo e se penso al passato mi viene voglia di spaccare tutto ció che mi sta attorno, scatenando la mia ira.
Qui ho pochi amici, il resto sono tutti dei perfettini di merda che non fanno altro che criticarti e notare ogni tuo singolo errore.
Il piazzale fuori dalla scuola inizia a riempirsi e noto che un ragazzo pieno di tatuaggi e con una sigaretta in bocca sta venendo nella mia direzione, si siede sul mio stesso muretto senza rivolgermi la parola.
"Mi chiamo Cameron"dice il tipo di fianco a me con tono da duro.
"Io sono Abby"dico imitandolo.
"Perché sei venuta in questo collegio?"chiede osservando il vuoto.
"Mi ci hanno mandata i miei genitori perché alle medie litigavo sempre con tutti ed ero un maschiaccio, ho fatto parecchie risse e balzavo la scuola frequentemente. Quindi... eccomi qua"non capisco perché sto raccontando i cazzi miei ad uno estraneo, ma sembra che all'apparenza sia uguale a me.
"Interessante"dice continuando a fissare il vuoto.
"Ti senti bene?"chiedo cercando di attirare la sua attenzione su di me.
"Siamo molto simili" dice mettendomi soggezzione, inizia a farmi paura ed io odio avere paura.
Ad un certo punto mi spazientisco, mi alzo e mi metto davanti a lui, noto che i suoi occhi sono rossi e continua a fissare il vuoto.
"Ti sei fumato le canne?"chiedo incuriosita.
Lui annuisce senza battere ciglio, sembra uno zombie.
"Ne hai un'altra?"chiedo con una voglia matta di farmi una canna, annuisce di nuovo, fruga nella sua tasca e mi porge ció che mi serve.
"Grazie"dico accendendo la canna.
"Sei fidanzata?"mi chiede serio.
"No, peró la do solo di sera" dico con tono scherzoso.
Lui sgrana gli occhi e per la prima volta, da quando ci siamo incontrati, mi guarda.
"Che c'é?" dico spazientita, odio essere fissata.
"Sei bella" dice e un attimo dopo si alza e si incammina senza di me all'entrata della scuola.
Nessuno mi ha mai fatto un complimento simile per via del mio carattere da emerita stronza, quindi sono rimasta un po' spiazzata di questa affermazione, odio rimanere spiazzata.
Dopo qualche minuto mi alzo dal muretto, butto la canna ed entro a scuola.
Entro nell'atrio e sento già la voglia di scappare, peró vedo William e mi sento meglio.
"Will!" Lo chiamo amichevolmente e quando si gira gli salto addosso.
"Hey, Abby. Ce la balziamo?" quasi me lo chiede seriamente e sono tentata ad accettare la sua proposta.
"No, non posso. Almeno il primo giorno devo essere un angioletto"dico mimando due virgolette alla parola 'angioletto'.
Will mi sorride, ma non ricambio.
Generalmente non sorrido mai, ma William mi conosce e mi vuole bene per ció che sono.
Quante volte i miei genitori hanno cercato di impedire la nostra amicizia, ma noi siamo ancora qui.
É un amico fantastico ed é il mio compagno di mille cazzate.
Quante ne abbiamo combinate insieme...
"A che pensi?" il mio amico interrompe i miei pensieri.
"Nulla" dico con noncuranza.
Mi guarda incredulo, ormai mi conosce fin troppo bene e nota subito quando sto mentendo.
"Bhe, mi mancherà non essere in classe con te" dico con voce spezzata, ma per niente incrinata.
Mica piango, io odio piangere.
"Anche a me" dice posando un braccio sulle mie spalle.
"Bhe, devo andare" dico svogliata. Annuisce e ci salutiamo velocemente con un bacio a stampo sulle labbra. "Greed?" E adesso chi cazzo è? Mi giro con un movimento rapido. Che palle,il preside. "Sì?" Dico senza neanche degnarlo di uno sguardo. "Allora,sei nella terza classe del piano di sopra" Mi avvisa. Gli vorrei rispondere che non me ne fotte una beata minchia,ma non mi sembra il caso. Per evitare di sbottare annuisco semplicemente.
"Per favore,togli il piercing" mi chiede cortesemente.
"Ma neanche morta!" Rispondo senza neanche pensarci. "Prego?"
"Cioè,sì" obbedisco togliendomi l'anello alla parte laterale del naso. Tanto me lo rimetto. "Grazie" dice,ma non rispondo. Mi dirigo al piano di sopra rimettendomi il piercing e seguo le indicazioni del rompi coglioni. Entro nell'aula e c'è un silenzio tombale. Pff,mi annoieró a morte.
"Entra pure" mi accoglie con un sorrisino falso una professoressa.
"E chi ha chiesto il permesso?" Bisbiglio.
"Cosa?" Mi chiede la tipa. Fortunatamente non ha capito la vecchia bisbetica. "No,nulla" dico mentendo,tanto mento sempre,ne sono abituata. "Accomodati vicino a Crystal" e chi cazzo sarebbe? Non ho mica la sfera magica. Crystal o come si chiama alza la mano. Menomale,è all'ultimo banco. Mentre cammino sicura di me inciampo in uno zaino trovandomi letteralmente a terra.
"Nessuno si azzardi a ridere" dico schietta sentendo già qualche risolino. Alzo lo sguardo da terra e il proprietario della cartella mi guarda mortificato.
"Ma minchia guardi?" Gli chiedo irritata e subito sposta lo sguardo da me. "Scusami tanto" dice porgendomi la mano. "Patetico" dico sbuffando e alzandomi da sola. Mi giro verso il tizio con la cartella di merda che mi ha fatta inciampare e sbotto:
"non mi serve il tuo aiuto!" E me ne vado al mio posto,con la coda dell'occhio vedo che Crystal mi guarda con sguardo da cucciola impaurita.
"Non sono mica un mostro" dico con un tono velenoso.
"S-scusa" dice balbettando e distogliendo lo sguardo da me. Mi preparo mentalmente ad affrontare una giornata di merda,senza alcun divertimento, quando la prof annuncia:
"ragazzi,abbiamo una nuova alunna... Vi presento..."*Spazio autrici*
Ciao a tutte! Come vi sembra la storia? Votate e fateci sapere la vostra opinione. Al prossimo aggiornamento!
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My Best Mistake
Teen FictionLei: Abby Greed. É una ragazza stronza, senza peli sulla lingua, la tipica ragazza menefreghista che si ubriaca nei locali notturni di New York. Non c'é una spiegazione logica per il suo comportamento, odia semplicemente il fatto di essere consider...