Il giorno dopo sono a pezzi, anche se va molto meglio grazie all'aiuto morale da parte di Will.
Poverino, sarà stato un duro colpo anche per lui il cambiamento di Chloe.
Sono convinta che Chloe non sia realmente così, è stata solamente condizionata da Crystal, ma passerà. Ho solo voglia di abbandonarmi a me stessa e stare sola in mezzo ai prati newyorkesi.
È tardo pomeriggio e fuori la città è spenta e buia, il freddo è un po' pungente, ma si riesce a conviverci. Vado nel parco dove solitamente mi nascondo quando sono giù di morale. In realtà ci andavo più spesso tempo fa, quando gli unici amici che mi circondavano erano Will e gli altri della compagnia.
Poi da quando è iniziato l'anno scolastico tutto è cambiato.
Ho conosciuto Cam, che è come un fratello per me.
Ho conosciuto Crystal, la prova che l'ipocrisia non si è ancora estinta. Ho rivisto Alyson, la prova che le persone non cambiano.
Ho conosciuto Chloe, l'unica persona femmina che riusciva ad essermi amica senza essere falsa come le altre, ma che forse ora mi fa venire mille perplessità sul suo carattere modificato.
Ho conosciuto James, la gioia dei miei occhi.
Non ho mai avuto degli occhi così accesi, quando stavamo bene insieme e non litigavamo i miei occhi lo osservavano grati di averli fatti risplendere.
È l'unico ragazzo che mi abbia mai guardato negli occhi.
E diamine se mi manca.
Mi manca il vecchio James a prescindere, ma anche ora com'è mi manca.
Sembra che più mi tratti male, più mi fa sentire la sua mancanza.
Chi è lui per cambiarmi radicalmente?
Non mi sono mai giudicata una ragazza propensa all'amore.
Ho sempre vissuto con la convinzione che l'amore non esiste, magari l'amore non ha mai visto il suo sorriso.
Forse con il suo sorriso l'amore fa un'eccezione.
Ha mai pensato questo di me o sono sempre io a deludere me stessa con questi pensieri sognanti?
Mi siedo su un muretto simile a quello della scuola, cercando di scacciare il pensiero che James possa pensare a me nel modo in cui lo penso io.
Tiro fuori dal mio pacchetto una sigaretta portandomela alla bocca ed accendendola.
Faccio un tiro espirando fumo.
Sento il tonfo muto di una persona sedersi accanto a me.
Istintivamente volto la testa per vedere di chi si possa trattare.
È una ragazza con uno stile molto particolare, con dei lineamenti del viso molto delicati.
Ha i capelli lisci e che arrivano fino alle spalle, tinti di un azzurro intenso che richiama il colore dei suoi occhi. È vestita in un modo bizzarro, ha un vestito nero con sotto una calzamaglia spessa e nera, accompagnati da delle dr martens basse e un bomber in jeans con le maniche rimboccate fino al gomito. Ma non ha freddo? Riesco a scrutare ogni suo movimento siccome adesso sta guardando in basso.
Sopra alle ginocchia ha uno zainetto sgualcito in pelle, tira fuori da esso un pacchetto di marlboro colorato a modo suo con un pennarello fucsia, dal quale tira fuori una sigaretta rosa. Ma che cazzo?
Continuo a fumare la mia sigaretta con noncuranza, senza badare alla presenza di questa ragazza strana.
"Perchè lo fai?" Spezza il silenzio la sua voce fine.
"Cosa?" Chiedo non capendo che intende.
"Fumi per divertimento, o per malessere?" Mi chiede più esplicitamente.
"Opzione due" le rispondo malavoglia.
"Ti capisco" mi rassicura iniziando a fare diversi tiri alla sua sigaretta rosa.
"La vita fa schifo" dico con un'alzata di spalle.
"Hai avuto una delusione?" Ipotizza incuriosita.
"Magari fosse una" le rispondo demotivata.
"Non dirlo a me. Mai una gioia..." Afferma.
"Giá" dico ridacchiando nervosamente.
"Piacere, Rachel" dice porgendomi la mano. Vuole proprio attaccare bottone...
Mentre mi parlava guardavo il vuoto davanti a me, non lei.
Mi giro per darle retta, altrimenti posso sembrare arrogante.
"Piacere, Abby" mi presento a mia volta stringendole la mano.
"Bhe? Che è successo?" Mi chiede schiettamente mentre calpesta a terra la sua sigaretta consumata in tempo record.
Mentre parla noto subito il piercing sulla lingua batterle i denti.
"La mia migliore amica mi ha sostituita a una ragazza falsa e ipocrita" ammetto terminando anche io la mia sigaretta e buttandola a terra.
Decido di non aprire l'argomento James, dopo tutto è una perfetta sconosciuta.
"Capito" dice tesa.
"E tu?" Dico cercando di tagliare il velo di tensione che stava per crearsi.
"Il mio ragazzo mi ha mollata per una sgualdrina" dice con occhi lucidi.
"Cose che capitano..." Spiego imbarazzata dal fatto che possa piangere da un momento all'altro.
"Menomale che la mia compagnia cerca di tirarmi sù" dice sollevata.
"Ah sì?" Le dico non sapendo che altro risponderle.
"Sì... A proposito, stasera usciamo, se vuoi passare una notte in piena spensieratezza aggregati a noi" mi propone.
"Oh, in realtà sto facendo una scommessa un po' difficile, non dovrei nemmeno fumare" le dico a disagio.
"Di che assurda scommessa si tratta?" Mi domanda divertita.
"Io e un ragazzo studioso e con la testa sulle spalle, in pratica senza vita sociale e divertimenti, nonché il mio opposto, ci siamo dovuti scambiare i ruoli. Chi si oppone prima perde, mentre se arriviamo entrambi al termine della scommessa stabilirà la compagnia chi vincerà" chiarisco.
"E che premio c'é in palio?" Mi domanda.
"Dei soldi intascati da ogni membro della compagnia" puntualizzo.
"Wow, ti appoggio nella scommessa, ma sarà il nostro piccolo segreto" mi dice facendomi l'occhiolino.
"Cosa intendi?" Le chiedo con un tono interrogativo.
"Intendo che tu verrai alla festa, farai ciò che ti pare e nessuno lo saprà. È un locale appartato e abbastanza distante da qui, nessuno di conoscente potrà vederti" pianifica in modo astuto.
"Mi hai convinta" le rispondo con un ghigno.
"Ti passiamo a prendere io e un mio amico" mi dice ed annuisco.
Le do le indicazioni per arrivare a casa mia e ci scambiamo i numeri.
"Va bene... È tardi e devo andare, a stasera" mi informa alzandosi.
"A stasera" la saluto con un cenno della mano.
~~~
Entro nella doccia, apro l'acqua e avverto i brividi pervadermi il corpo a causa dell'acqua fredda che esce dal doccino.
Regolo la temperatura e mi sento subito meglio.
Lascio che l'acqua lavi via tutti i residui della Abby brava e gentile, o per lo meno é quello che dovrei essere e spero di riuscirci.
Ho bisogno di dedicare una serata solo a me stessa e al divertimento, dopo di che saró pronta a parlare con Chloe... d'altronde, dovró farlo prima o poi se non voglio che Alyson e Crystal la cambino negativamente.
Prendo ad insaponarmi i capelli con il mio buonissimo shampoo al cocco.
Inizio ad imprecare quando mi finisce un po' di shampoo negli occhi.
"Merda!" Sbotto.
Cerco di gettarci un po' di acqua per alleviare il dolore, decido di lasciar perdere, sperando che il bruciore ed il rossore dell'occhio passi da solo.
Una volta finito di sciacquarmi i capelli, passo al corpo per poi ripassare ai capelli per mettermi il balsamo.
Esco dalla doccia e afferro subito l'accappatoio per non morire di freddo, metto i capelli all'interno di un asciugamano per poi racchiuderli in un turbante.
Vado in camera mia e osservo che vestiti ho all'interno del mio armadio, ho l'imbarazzo della scelta...
Opto per dei pantaloncini in jeans molto corti e un crop top blu elettrico aderente.
Mi vesto di fretta e furia.
Corro in bagno, mi tolgo il turbante e inizio a pettinarmi i capelli, cosa che odio fare con tutto il mio cuore.
Me li asciugo con il phon ed inizio a truccarmi pesantemente, come facevo prima della scommessa.
Ritorno in camera per mettermi le superstar, prendere il mio giubbino in pelle e la mia borsetta.
Controllo il mio cellulare e noto che ho un messaggio da Rachel, prima di andarmene mi sono fatta dare il suo cellulare per contattarla in ogni evenienza.

STAI LEGGENDO
My Best Mistake
Teen FictionLei: Abby Greed. É una ragazza stronza, senza peli sulla lingua, la tipica ragazza menefreghista che si ubriaca nei locali notturni di New York. Non c'é una spiegazione logica per il suo comportamento, odia semplicemente il fatto di essere consider...