È un'altra di quelle giornate pallose di dicembre in cui non vorresti fare un cazzo all'infuori di dormire.
Mi accascerei sul banco e dormirei, penso tra me e me mentre afferro zainetto e auricolari, che hanno sostituito il pacco di sigarette.
Sono stupita di me stessa perchè ci sono delle volte in cui non ricordo nemmeno dell'esistenza del fumo, mentre altre volte cado in tentazione e mi concedo una sigaretta.
Prima era come se la vita dipendesse solo dai divertimenti, adesso penso alle cose più interiori, più umane... Strano, io non ho nemmeno un cuore, metaforicamente parlando.
Guardo l'orologio ed è estremamente tardi.
Sbuffo esasperata e mi avvio con la delicatezza pari a quella di un elefante verso scuola.
Varco la porta di casa, questa volta preoccupandomi di chiuderla.
Non vorrei un'altra intrusione.
Una volta essere intervenuta sul concetto porta, corro goffamente verso la meta più noiosa.
Perchè cazzo mi metto a correre mentre dormo in piedi.
Infatti, le ultime parole famose, mi sono scontrata contro un palo.
Cado subito di schiena.
Ma non ci posso credere, adesso oltre a dormire in piedi mi troverò un bernoccolo in fronte.
Rimarrei sdraiata sull'asfalto del marciapiede, il quale quando si è stanchi sembra addirittura comodo. Ma non mi conviene.
Mi rialzo in uno stato di totale trance per via dell'imprevisto del palo.
Ma per quale assurdo motivo ci sono i pali nei marciapiedi?
Non ci hanno pensato che la mattina i passanti dormono? Bah.
Ma non ci credo, mi sto persino arrabbiando con quelli che hanno messo i pali nei marciapiedi.
Intanto, mentre penso a queste cose senza senso, rivedo l'orario e quasi caccio un urlo.
È troppo tardi, non arriveró mai in orario di questo passo.
Così cammino velocemente ma allo stesso tempo preoccupandomi di quello che c'è in giro.
Quando arrivo a scuola, tutto il posteggio per gli alunni si è già svuotato. Cazzo.
Non ci voleva.. suono alle bidelle che mi fanno accedere all'interno dell'edificio.
"Sempre in ritardo" commenta a bassa voce una di quelle bidelle odiose.
Come se non la sentissi... stupida.
Vado dritta per i corridoi scolastici, poi raggiunta la mia classe busso per entrarci.
"Avanti" sento un coro di schiamazzi incoraggiarmi per entrare.
Entro in classe con noncuranza, non badando che tutti gli occhi dei miei compagni di classe sono puntati su di me.
Prima mi importava, adesso vorrei solo un paio di occhi guardarmi, ma non succederà mai.
"Come mai in ritardo?" Mi domanda severamente la professoressa di storia.
"Ehm.. Piccolo imprevisto. Un incidente di percorso!" Affermo.
"Che non capiti più" mi raccomanda e annuisco.
Ció che è certo che ancora gli obblighi non mi piacciono.
"Greed, già che ci sei distribuisci le verifiche" mi porge le schede.
Ah, bhe fai con comodo... Indosso solo un giubbotto di piuma e ho una cartella pesante tra le spalle, ma tranquilla li tengo solo per distribuire queste cazzo di verifiche.
Sta mattina ho proprio la luna storta, solo qualcuno puó farmi cambiare umore.
Mentre consegno le fatidiche verifiche, faccio in più fretta possibile per arrivare a James.
Una volta letto il suo nome, c'è scritto 'F'. Una F? Come mai?
Non studia più... Non è da lui.
Mi distrugge sapere che per la scommessa ha rinunciato allo studio. Gliela consegno e mi guarda con un sorrisetto strafottente mentre mi fa un occhiolino.
Per ultima trovo la mia verifica. 'A+' wow, chi lo avrebbe mai detto? Eppure la stronza della professoressa non si fida ancora di me.
È proprio vero che le prime impressioni contano più del resto. Una volta finita l'ora, nella quale abbiamo parlato di alcuni frequenti imprecisioni, mi precipito per andare da James.
"Hey" lo saluto.
"Hey, piccola" dice facendo strusciare la sedia all'indietro e prendendomi per i fianchi per poi salire sulle sue gambe.
Mi sento un po' a disagio in questa posizione, e non mi era mai capitato.
"Sono devastata per il fatto che tu abbia preso una 'F' solo per la scommessa" gli dico schiettamente.
"Piccola, non è per la scommessa. Mi aveva stancato lo studio, sono rinato. Mi piace questa vita spensierata" dice accarezzandomi la coscia coperta dal tessuto dei leggings e facendomi venire dei brividi che percorrono tutto il mio corpo.
"Ti voglio aiutare, James" gli offro il mio aiuto.
"No, piccola. Se vuoi ci incontriamo, ma non per studiare" dice maliziosamente.
"Stupido" commento ridacchiando.
"Studiamo eccome" gli dico afferrandogli la mano.
Perché cazzo l'ho fatto?
Sciolgo subito il contatto con la sua mano e lui sembra essere irritato per questa cosa.
Mi riafferra la mano.
"Ti faccio un effetto strano?" Mi chiede avvicinando il suo volto al mio collo. Mi ritraggo.
"A-allora oggi a casa tua?" Borbotto.
Sì mi fa uno strano effetto... Cristo, ma che ha fatto?
Mi ha rovinato l'esistenza.
Ha un potere verso di me incredibile.
"Sì, oggi se vuoi andiamo direttamente insieme" propone ed annuisco.
Non so se sono euforica per il fatto che devo aiutarlo a studiare o per il fatto che debba andare a casa sua...
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"Dai Abby, basta. É da due ore che stiamo studiando..." si lamenta James, questa cosa mi fa strano perché l'ultima volta che sono venuta qui, ero io che lo pregavo mentalmente di smetterla...
"Fai uno sforzo James!" Lo rimprovero, prima stava giorni e giorni sui libri, invece ora non riesce a mantenere la concentrazione per più di 5 minuti...
"Non ce la faccio... voglio scopare con te, qui e ora" dice avvicinandosi a me con un sorrisino sghembo sul volto.
Ancora quel sorriso che mi frega... cazzo.
Si morde il labbro, poi passa a giocherellare con il piercing. La tentazione di far scontrare le nostre labbra sale agli estremi e non credo di poter resistere a lungo...
"Ammettilo che lo vuoi anche tu, piccola..." mi sussurra James nell'orecchio con voce sensuale.
Sento come se avessi le farfalle nello stomaco.
Poi mi ricordo lui in macchina a scopare con Alyson e subito mi passa la voglia.
Mi giro verso il libro di storia ed inizio a leggere.
"Okay, ripetimi questo pezzo" prendo il libro e lo fisso in attesa che inizi a ripetere ció che abbiamo studiato in due ore.
"Non me lo ricordo..." ammette a disagio, lo fulmino con lo sguardo.
"Come non te lo ricordi?! Cosa facevi mentre spiegavo e ripetevo storia?!" Gli domando esasperata, avrei giurato di averlo visto annuire alle mie spiegazioni per tutto il tempo, non é possibile che non abbia appreso nulla.
"Beh... immaginavo noi... su quel letto, a scopare, piccola" dice indicando il letto con lo sguardo, mi copro la faccia con le mani dall'imbarazzo.
"Stai dicendo che per due ore tu hai pensato solo a cose sporche?!" Quanta cazzo di fantasia ha per immaginare noi due su quel letto a scopare... non accadrà mai, a meno che non cambi atteggiamento...
"Oh si piccola. Non sai cosa posso fare con quel bel corpo che ti ritrovi" mi fa l'occhiolino ed io arrossisco violentemente.
"Okay... ora devo andare in bagno prima che mi scoppi la vescica, tu fai il bravo ed intanto ripassa perché se quando torno, non la sai, sono guai" lo avverto, uomo avvisato mezzo salvato, come si suol dire.
"Oppure... ti immagino mentre sei in bagno..." dice lui con sguardo malizioso.
"Oh no. Tu non immagini un bel niente" lo rimprovero, lo lascio solo nel suo brodo, avrà un bel po' di cose da studiare e non ce la farà in soli dieci minuti.
Mi dirigo verso il bagno, fortunatamente ricordo acora dove si trova, grazie all'ultima volta che sono venuta qui.
Dopo aver fatto la pipì, mi accorgo, come al mio solito troppo tardi, che manca la carta igienica.
"James!" Mi metto ad urlare come una rimbambita, sperando che mi senta...
"James!" Ritento per la seconda volta, magari questa é la volta buona.
"Abby? C'é qualcosa che non va?" Domanda lui, dietro la porta del bagno, lui non sa che é aperta, mi dimentico sempre di chiuderla a chiave... meglio che non lo sappia.
"Manca la carta igienica!" Mi lamento, sento James che cerca di soffocare una risata.
"Sei stato tu?" Domando frustrata.
"Cosa? No! Che ne sapevo io che saresti venuta in bagno... sta mattina mi sono dimenticato di mettere il rotolo nuovo" si giustifica.
"Vado a prenderla" mi avvisa, lo sento tornare dopo qualche minuto.
"C'é un problema, piccola..." mi avvisa.
"Quale?" Domando dubbiosa.
"Devo entrare per darti la carta igienica..." scommetto che sta sorridendo...
"Entra, ma solo se chiudi gli occhi. Guai a te se sbirci! Poi ti castro, ti ho avvisato" gli concedo questo 'onore' solo perché sono seduta sul gabinetto da talmente tanto tempo che il mio culo non ce la fa più, scommetto che tra poco prenderà il segno della tavoletta.
Apre la porta ed entra ad occhi chiusi.
"Attento! Stai per inciampare nel bidet!" Lo avviso, prima che possa cadere per terra.
Lo schiva goffamente e mi porge la carta igienica, o meglio, cerca di darmela...
"Ehm... io sono dietro di te" lo informo.
"Scusa. Sai com'é, non sono abituato ad andare in giro ad occhi chiusi" dice con tono sarcastico.
"Grazie" dico prendendo ció che mi serve, vedo i suoi occhi che si aprono e mi scrutano da capo a piedi.
"Ti ho visto, eh! Questa me la paghi!" Sbotto innervosita.
"Scusa, scusa. La tentazione era troppo forte" cerca di trovare una scusa.
"Ora esci" gli ordino e obbedisce da bravo.
Una volta fatto ció che dovevo fare, cioé andare in bagno ed interrogare James, faccio per prendere le mie cose ed andarmene, ma, quando lui meno se lo aspetta, lo assalgo mentre gli faccio il solletico.
"Ah sì? É questa la tua vendetta per aver sbirciato mentre eri in bagno...?" Domanda divertito ed annuisco.
"Bene" dice semplice, mi butta sul letto ed io lancio un urlo per la sorpresa, inizia a farmi il solletico sotto il collo e io cerco di divincolarmi, inutilmente.
Mi alza la maglietta fino a metà pancia ed inizia a farmi il solletico di nuovo, sento mancarmi il fiato dal ridere, credo di non aver mai riso così tanto in vita mia.
"Basta! Tregua!bHai vinto" dico senza fiato, lui mi guarda intensamente le labbra.
"Hai imparato la lezione? Mai sfidare James Mitch" dice dandomi un bacio sulla guancia.*spazio autrici*
Alloooraa... eccoci qui!
Nuovo aggiornamento! Scusate se ieri non abbiamo aggiornato, speriamo che questo capitolo vi soddisfi.
Fateci sapere come sempre le vostre opinioni e i vari pareri nei commenti.❤
ATTENZIONE: Mai sfidare James Mitch, voi ne avreste il coraggio? Ahahah♡
Al prossimo aggiornamento✨🙈
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My Best Mistake
Teen FictionLei: Abby Greed. É una ragazza stronza, senza peli sulla lingua, la tipica ragazza menefreghista che si ubriaca nei locali notturni di New York. Non c'é una spiegazione logica per il suo comportamento, odia semplicemente il fatto di essere consider...