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Sento la porta del soggiorno sbattere, immagino che siano arrivati.
Mi stacco da James contro la mia volontà e decido di scendere al piano inferiore.
"Ciao tesoro mio!" Mi saluta Chloe saltandomi addosso, ha il naso tutto rosso, quindi deduco che fuori si gela.
"Com'é andata la passeggiata?" Domando incuriosita.
"Benone. Abbiamo incontrato due ragazzi del posto... sono super fighi..." quest'ultima frase la sussurra a bassa voce, per non farsi sentire da Will.
"... comunque, te come stai?" Domanda lei riprendendo il tono di voce normale.
"Meglio, dai. James é stato così tenero a stare qui con me... Si é preso cura di me per tutto il tempo" mi spunta un sorriso a ripensare agli avvenimenti accaduti un attimo fa.
"Non oso immaginare cosa abbiate fatto..." si interrompe appena vede entrare due estranei.
Sono entrambi alti, uno con gli occhi color nocciola e l'altro con gli occhi azzurri, hanno un sorriso smagliante stampato sul volto.
Chloe mi tira una gomitata.
"Stanno guardando in questa direzionee!!" Mi sussurra, quando fa così sembra una ragazzina delle medie in preda agli ormoni.
Alzo gli occhi al cielo, esasperata.
Sono fighi, lo ammetto, ma per me esiste solo una persona che mi fa impazzire e che la amo con tutta me stessa: James.
"Vado a preparare da mangiare" avviso Chloe, lei mi guarda con sguardo repentino.
Entro in cucina e ritrovo Cam che sta parlando con Ashlee.
"Non volevo interrompere questo momento... scusatemi" sono molto curiosa su ció che si stanno dicendo e che hanno da dirsi, quei due sono un mistero unico, nessuno ha ancora capito se stanno insieme o no... anche se loro dicono di no... é un po' difficile credergli visto le circostanze.
"Non importa, tranquilla. Stavamo andando via..." risponde Cam, per tutto questo tempo ha guardato Ashlee con aria sognante negli occhi, caspita, é proprio innamorato.
Per un momento mi chiedo se anche io e James un giorno riusciremo ad essere fidanzati...
Prendo la pentola, la ripempo d'acqua e la metto sui fornelli.
Quando l'acqua inizia a bollire, ci metto la pasta, sento qualcuno entrare in cucina, mi giro verso la porta per vedere chi é... e mi ritrovo quel ragazzo nuovo, quello con gli occhi color nocciola.
"Ciao" mi saluta, ha una voce profonda e un pó roca.
"Ciao..." in questo momento mi sento a disagio, odio parlare con degli sconosciuti...
"Cosa c'é di buono?" Domanda venendo ai fornelli ed osservando la pasta che si sta cuocendo.
"Ho pensato di fare pasta panna e prosciutto e le bistecche" mi mordicchio il labbro inferiore, di solito faccio così quando sono nervosa.
"Buono. Come ti chiami?" Dice cambiando discorso all'improvviso.
"Abby... tu?" Non mi piace presentarmi partendo con il nome, quello lo scoprirai dopo, solo se mi stai simpatico.
"Josh. Sei molto bella" dice squadrandomi da capo a piedi, vorrei scomparire in questo istante.
Perché ci sta provando con me?
Io amo solo James e non voglio litigare di nuovo con lui per cose inutili ed insensate.
"Posso aiutarti a cucinare?" Vorrei rispondergli che sono capace di farlo anche da sola, ma devo iniziare ad essere più cortese nei confronti degli altri e poi in fondo mi ha chiesto se puó darmi una mano, non c'é nulla di male.
Annuisco e gli lascio spazio per prendere posto.
Ma lui si piazza dietro di me e mi afferra un fianco con una mano e con l'altra prende il cucchiaio, prende un po' di pasta e la assaggia per vedere se é cotta.
Io mi irrigidisco, adesso inizio a indugiare sulla decisione che ho preso.
Se non toglie quella mano dal mio fianco gliela taglio.
"Direi che é cotta" mi avvisa, sussurramdomi nell'orecchio.
"Okay... ora puoi anche toglierti da dietro di me, non c'é più bisogno" cerco di convincerlo ad andarsene, ma é una persona molto testarda e non segue il mio avvertimento. Prendo il cucchiaio da cucina, quello in legno, e giro la pasta perché ho messo il sale.
Inaspettatamente Josh, mi cinge i fianchi con tutte e due le braccia e mi abbraccia forte, il mio corpo si scontra contro il suo.
In questo istante entra James, lo noto con la coda dell'occhio.
Mi divincolo dalla sua presa e corro verso James che se ne sta con aria confusa, davanti alla porta della cucina.
"Posso spiegarti tutto" dico preoccupata, non capisco perché io gli debba delle spiegazioni... insomma, non é nulla in confronto a quello che ha fatto lui con Alyson e Crystal...
"Non ce n'é bisogno" dice guardandomi con disprezzo, come se avessi commesso un reato.
Mentre esce dalla cucina, noto che dietro la schiena aveva una scatoletta, sono troppo curiosa di sapere cosa c'é al suo interno... ma temo che per ora non lo scoprirò...
Mi giro verso Josh che ha osservato tutta la scena.
"Mi dispiace, non pensavo fossi fidanzata" si scusa, la mia pazienza é finita ormai, quindi gli rispondo come merita.
"Mi dispiace un corno. Non volevo ferire i tuoi sentimenti ed é per questo che ho pensato di non dirti niente, ma la mia pazienza ha un limite. Non siamo fidanzati, mancava pochissimo ed io mi sarei ritrovata tra le sue braccia, ma no! Deve arrivare un guastafeste come te e deve rovinare tutto" sento le lacrime rigarmi il volto, forse ho esagertato con lui e forse James é esagerato, é troppo geloso... insomma, non abbiamo fatto nulla di che io e Josh.
"Se vuoi scusarmi..." il ragazzo dagli occhi color nocciola, esce dalla stanza per dirigersi in soggiorno, dove si trovano tutti.
"West, andiamocene" dice rivolgendosi al suo amico, che stava parlando con Chloe.
L'amico lo guarda con sguardo interrogativo.
"Perché? Non dovevamo fermarci a mangiare?" Domanda West stranito.
"No. Non intendo passare un minuto di più in questa casa con una persona maleducata in questione" so benissimo che questa persona sono io... ma... okay, forse ho esagerato... ma anche lui non scherza.
"Dai amico calmati..." dice West, cercando di farlo ragionare.
Ashlee entra in cucina ed io ne approfitto per cederle i fornelli ed uscire da questa stanza.
Entro in soggiorno e vedo che West e Josh stanno parlando, questa volta a bassa voce e Chloe mi guarda confusa.
Decido di lasciar perdere quei due e me ne vado al piano di sopra, alla ricerca di James.
Lo trovo in camera che fissa il soffitto.
"Hey..." dico varcando la soglia, indugio un po'.
"Non ti mangio mica... tranquilla" dice lui alzandosi a sedere e prendendo le scarpe da sotto il letto.
"Dove vai?" Gli domando.
"A fare un giro" dice lui con un'alzata di spalle.
"Vengo anche io" dico decisa.
"Voglio stare da solo..." mi liquida così e se ne va dalla camera.
Non so cosa lo turbi... spero solo che questa situazione non duri troppo.
~~~~~~~~~~~~~~~~
Alla fine dopo tanti tentativi di convincimento, Josh oltre che essersi fermato a pranzo a mangiare la pasta insipida che ho tentato di cucinare, ha persino accettato di rimanere anche a cena con West.
Sono agitata, James non torna più.
E se stesse convogliando la sua rabbia nei mie confronti con il sesso?
Il pensiero di vedere appoggiare le sue labbra su quelle di un'altra mi spaventa follemente.
Non capisco perchè se la sia presa così tanto con me... Non è mica colpa mia. Che cosa stava nascondendo in quel maledetto pugno, stamattina?
Sono curiosa. E se fosse stato qualcosa per Alyson? Oh mio dio.
Caccio questi pensieri dalla testa, rivolgendo lo sguardo verso gli ospiti che si sono integrati perfettamente nel nostro gruppo.
Josh sta facendo conoscenza con Trav, e sembra che stiano parlando di ragazze... Meglio così, non volevo apparire arrogante con lui, ma sono stata praticamente costretta, dopo tutte le sue avance.
West invece sta aprendo un dibattito insieme a Chloe sul fatto che qui il riscaldamento non funzioni.
Queste piccolezze talmente superflue mi fanno ridere ed alimentano un certo divertimento da parte di tutti noi che seguiamo il confronto soffocando risate.
West sostiene che si gela, mentre Chloe il contrario.
Finalmente, dopo una lunga attesa, la inutile discussione viene placata dall'arrivo delle portate cucinate da Adam, era il suo turno.
Lui frequenta la scuola per i cuochi, quindi probabilmente sarà una di quelle cenette squisite.
Arriva del risotto che giá dal profumo necessita di essere assaggiato. Ringraziamo Adam per averci portato in centro tavola la pentola contenente il nostro primo piatto e poi ci serviamo, stando attenti a non ammassarci, perchè sembra talmente buono che a nessuno va di fare la fila. Come per consuetudine, gli ospiti sono i primi ad adagiarsi al tavolo con il loro piatto.
Una volta finite le nostre porzioni, ci sediamo mangiando.
"Wow, Adam... Farai strada, davvero" mi complimento con una voce sognante al riguardo del risotto che ha preparato.
Tutti danno ragione al mio commento a questo buonissimo piatto.
Bevo un sorso d'acqua.
Sentiamo aprire la porta e d'istinto ci giriamo.
Entra un James calmo, solo infreddolito.
"Ciao" dice sfregandosi le mani e passando le scarpe sul tappetino posato sulla soglia della porta per evitare di bagnare il soggiorno con esse.
"Ciao" rispondono tutti in coro, ma non mi sento di unirmi.
"Amico, dov'eri finito?" Gli domanda Cam.
James gli rivolge un'occhiata d'intesa, come se dovesse rispondergli in privato.
O semplicemente preferisce non parlare davanti ai due nuovi ragazzi.
"Allora, siete qui in vacanza anche voi?" Domanda James riferendosi ai due nuovi prendendo posto accanto ad Alyson... Ce n'era anche vicino a me, ma ha preferito andare lì da lei. Non lo so, fa un passo in avanti e due indietro, non posso perdonarlo in questa situazione a dir poco frustrante.
"Sì, non siamo del posto" chiarisce West.
James gli risponde annuendo semplicemente.
Si vede che non gli interessava affatto, era per togliere quella sottile tensione che si era creata dalla sua entrata in casa improvvisa.
La cena procede bene per tutti, meno che me.
Sto zitta, ogni tanto bevendo sorsi d'acqua per evitare di evidenziare la mia irritazione e tranquillizzarmi. Finito di mangiare anche il secondo, che è stato anche esso entusiasmante per la sua bontà, ci alziamo dal tavolo. Mi metto a sedere sul divanetto di fronte alla televisione, ricevendo a ruota le altre persone accanto.
Ashlee accende la tv, selezionando un film a seconda delle nostre preferenze.
La maggioranza opta per un film che mi fa altamente cagare e che di conseguenza mi porta a tornarmene in camera.
In più, sento il mal di testa pulsarmi ai livelli di stamattina.
Sicuramente mi si sarà nuovamente alzata la febbre.
Salgo in camera appoggiandomi sulla ringhiera delle scale gradino per gradino, con la paura di poter cedere e perdere l'equilibrio.
Nessuno se n'è profondamente interessato.
Mi appoggio al letto con cautela, per poi ricordarmi che devo mettere il pigiama, che non ho.
Quindi mi alzo afferrando i vestiti di James ed indossandoli.
Ormai i suoi boxer e la sua maglietta sono i capi d'abbigliamento più comodi che ho.
Una volta terminata la vacanza, non glieli restituiró, se lo scorda.
E poi dormire con la maglietta che ha il suo profumo, mi facilita il sonno e la convivenza con questo terribile mal di testa che mi tormenta da stamattina.
Mi metto comoda sul cuscino, ma non trovo proprio l'occasione di poter dormire.
Il film emette dialoghi accesi e in più ci si mettono i miei amici che urlano. La porta della stanza, che era socchiusa, si apre cigolando ed attirando la mia attenzione.
Entra James.
"Mi hai spaventato, ti ho cercata" ammette.
"Potevi immaginarlo" gli dico svogliata.
"Ti senti male?" Mi chiede.
"Sì, i sintomi della febbre... E poi ti ci metti anche tu" borbotto.
"Io?" Domanda con un tono interrogatorio.
"Sì, tu. Perchè ti sei ingelosito questa mattina, e poi te ne sei andato tornando per cena? Ho avuto i sensi di colpa che non dovrebbero esserci fondamentalmente" gli dico stancamente.
Si siede sul letto distendendo le gambe, ma mantendendo il busto in piedi, sorretto dal braccio.
Fa un ghigno.
"Non ero geloso" dice onestamente.
"Perchè te ne sei andato, allora?" Gli domando corrugando la fronte.
"Ragionavo sulla scommessa... A noi. Siamo continuamente testati per quel patto ma ci ritroviamo sempre attaccati" puntualizza.
"Questa settimana non valeva" gli ricordo.
"Lo so, ma è tutto così confuso. Non capisco più cosa sia la cosa giusta" ammette.
"Vuoi abbandonare la scommessa?" Gli domando speranzosa.
"No! Che hai capito? Io ci sto ancora" dice con ovvietà.
"Ah" rispondo.
Mi ero illusa, in un momento.
Vorrei chiedergli allora perchè ragionava alla scommessa, ma non spreco fiato.
"Non mi hai ancora perdonato, per il fatto dello spogliatoio che ho parlato con Cam, vero?" Mi chiede come se fosse distrutto.
"È così" confermo.
Deve guadagnarsi il mio perdono, deve stupirmi... In quel momento che mi farà capire come stanno le cose e mi farà sentire speciale, otterrà il mio perdono e la mia fiducia.

*spazio autrici*
Eccoci :)
Dite che James si farà perdonare per quell'arretrato errore commesso in palestra?
Fatecelo sapere in un commento.
A presto.

My Best Mistake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora