Capitolo 16

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Haley Pov
Il mio compleanno era passato, e con quello erano passati altri due giorni.
Era venerdì sera, domani mattina sarei partita per San Francisco con mio fratello, con Dylan e con Alexis.
Non so perché volevano venire tutti ma dovevo pensare ad altro adesso, tipo ai costumi per il pezzo di gruppo.
Erano le 10 di sera ed eravamo ancora lì a decidere qual'era il colore che ci stava meglio e gli accessori che dovevamo metterci.
I vestiti che dovevo mettermi per il mio assolo erano già pronti, belli piegati nella mia valigia insieme a tutte le altre cose che mi sarebbero servite.
Questi vestiti invece erano troppo lunghi e davano troppo fastidio.
"Abby non possiamo ballare con questi cosi!" Dissi mostrando la gonna troppo lunga "Come pensi che possiamo fare delle ruote e dei giri con una coda così lunga?"
"Lo so, ma non possono essere nemmeno troppo corte."
"Lo capisco ma tagliamole un po no?"
Nel mentre entrò Christi e disse "Domenica il pezzo di gruppo è il primo e poi ci sono gli assoli quindi deve essere tutto perfetto."
Fantastico, mancava solo questo cazzo!
Guardammo tutte Abby per convincerla a tagliare le gonne e alla fine cedette e disse "Va bene va bene! Tagliate le gonne!"
Dopo quasi altre due ore finalmente tornai a casa.
Spensi il motore della macchina e appoggiai la testa sul volante, non ce la facevo più, stavo per scoppiare.
Era dalle 9 di stamani che ero alla scuola, e l'ultima volta che ho mangiato era mezzogiorno e sto anche morendo di fame.
Uscii dalla macchina ed entrai in casa andando diretta in cucina per prendere qualcosa da mangiare.
Vidi un pacco di biscotti e mi misi in punta di piedi ma era troppo alto.
"Tieni nanetta." Guardai Carter e gli sorrisi "Grazie."
Presi il pacco e mi misi a mangiare qualche biscotto.
"Non ce la faccio più, sto scoppiando."
"L'hai scelta tu questa vita piccoletta."
"Lo so, ma è difficile."
"Vai a dormire tesoro, domani ti sveglio prima di partire così dormi un po."
"Grazie Carter." Lo abbracciai, gli diedi un bacio sulla guancia e poi andai nella mia stanza e mi addormentai quasi subito.

Dylan Pov
Sapevo che oggi Haley sarebbe stata tutto il giorno in palestra quindi avevo pensato di fare una cosa che avrebbe potuto farle piacere.
Andai a casa sua e mi venne ad aprire suo padre.
"Salve signor Mason, è possibile parlare con lei?"
"Sì vieni.." Mi fece entrare e disse "Cosa ha fatto? Ti ha già fatto impazzire?"
"Cosa? Nono non sono qui per questo. Sono qui per chiederle una cosa.. Haley mi ha detto che questo week end sarete a San Francisco e mi ha anche detto che non l'avete mai vista ballare da quando era piccola.."
"Esatto. Mia moglie non vuole che lei passi il suo tempo a ballare e quindi non vuole vederla.."
"Senta, lei domenica ballerà proprio lì, e per quanto so è una sfida importante per lei. Non so che pezzo faccia ma sono sicuro che se la veniste a guardare lei sarebbe molto felice.."
"Sì lo so, me ne ha parlato Carter. Mi piacerebbe vederla ballare ma non so se mia moglie sarà d'accordo.."
"So di non piacere ne a lei ne a sua moglie ma la prego, la vadi a vedere. Ha un grande talento e non spreca il suo tempo a ballare, glielo posso assicurare."
"Va bene ragazzo. Mi informerò con Carter per sapere meglio l'orario ma la convincerò a venire a vederla."
"La ringrazio tanto. Arrivederci allora.." stavo per varcare la soglia di quella casa quando suo padre mi fermò "Ha sofferto tanto, sia per quanto riguarda suo fratello sia per altri ragazzi, l'ho vista perdere tutta la sua fiducia.. Non farla soffrire."
"So cosa ha passato, e non succederà più glielo prometto."
Uscii da quella casa con la convinzione di dover dire della scommessa a Haley.
Ci sarebbe stata male, ne sono sicuro, ma se voglio almeno provare ad avere quella ragazza con me deve sapere tutta la verità su di me e su tutte le cazzate che ho fatto prima di lei.
Il giorno dopo partimmo per San Francisco e verso sera arrivammo.
Haley e Alexis decisero di passare la loro serata in un locale e io decisi di rimanere nella mia stanza.
Presi un foglio e una penna, li misi sulla piccola scrivania e mi misi a scrivere una lettera.
Dopo un'ora avevo scritto tutto, veramente tutto quello che avevo fatto.
Forse parlargliene a voce sarebbe stato meglio ma non so se ne sarei mai stato capace.
Le avrei dato quella lettera quando saremmo tornati a Los Angeles.
Ora volevo solo stare il più possibile con lei senza fare cazzate.
Verso le due mentre ero nel letto sdraiato sentii la porta aprirsi e vidi apparire Haley.
"Che fai? Se ti vede Carter ti ammazza."
"Sono venuta a darti la buonanotte."
"Puoi rimanere con me se vuoi."
"No perché non sai trattenerti."
"Questo non è vero."
"Invece si." si avvicinò al letto e si avvicinò a me e mi baciò.
La presi per i fianchi e me l'avvicinai ancora di più.
Dopo un po si staccò e disse "Devo andare di là, se viene a controllare e non ci sono mi fa fuori."
"Dopo protesti anche tornare eh."
"Devo dormire, domani devo esibirmi scemo."
"E chi ti dice che non dormiamo?"
"Dai Dylan ci vediamo domani okay?"
"Okay." prima di andare via mi baciò di nuovo e poi andò via.
Mi addormentai dopo un po e quando mi svegliai la mattina dopo era un po tardi e mi svegliai perché quella scema era già lì a scuotermi per le spalle.
"Haley cazzo!"
"Faccio come fai tu." Disse con sorriso complice.
"Fammi fare la doccia e poi andiamo eh."
"Okay, io vado a mettere le cose della scuola."
Non mi diede il tempo di rispondere che uscì dalla stanza.

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