Capitolo 9

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Dylan Pov
Ormai era già passato un mese da quando avevo conosciuto Haley.
Si erano successi tanti casini e anche se nessuno ci crede sto riuscendo a portare avanti una relazione.
Non ci vediamo spesso per la scuola, le sue lezioni di danza e per il fatto che ogni settimana deve partire.
Manca una settimana alla fine della scuola e fra meno di un mese partiremo finalmente per Miami.
Anche se non sono ancora del tutto sicuro che lei lo abbia detto ai suoi genitori.
Mio padre si è offerto di pagarci il viaggio ed ho dovuto accettare.
Haley dice che dovrei perdonarlo e che è cambiato e secondo lei questo gesto lo dimostra. Invece secondo me lo fa solo perché non vuole sfigurarsi davanti alla sua stupida fidanzata.
La scorsa settimana Haley era partita con Alexis per andare a New York con i loro genitori ed erano tornate ieri sera ma non l'avevo ancora vista.
Mentre ero fuori da scuola ad aspettarla arrivarono gli altri ragazzi tra cui c'era anche Shane, mi sto iniziando a chiedere perché continui a stare in questo gruppo ma se lo mandassi via le ragazze inizierebbero a insospettirsi.
Tutti i ragazzi ormai sapevano di quella stupida scommessa e mi dicevano che dovevo dirle la verità ma non ci riuscivo.
"Non sono ancora tornate?"
"Sì, ieri sera. Le stavo aspettando."
Quando buttai la sigaretta per terra finalmente arrivarono.
Anche da lontano notai subito che nessuna delle due erano quelle di sempre.
Mentre si avvicinavano notavo che cercavano di sorridere e di sembrare il più normale possibile, peccato che con me non attacca.
Conosco Alexis da quattro anni e so quando qualcosa non va, e anche se la conosco da poco conosco abbastanza la mia ragazza per capire che sta male.
"Forse ora è il momento di parlarle della scommessa, al massimo piangerà."
Mi giro verso Shane "Ma che cazzo di discorsi fai? E comunque ricordati che se glielo dico la perdo io ma non l'avrai tu. Sei responsabile quanto me, anzi di più perché sei tu che hai iniziato la scommessa."
Shane rimase in silenzio senza sapere cosa ribattere.

Haley Pov
Io penso che tutti prima o poi dovranno fare i conti con il passato, ma sinceramente speravo che non dovesse succedere nella settimana di vacanza a New York.
Niente di peggio per iniziare questa vacanza..
Okay se devo essere sincera non è andata proprio così..
Appena siamo scesi dall'aereo il dottore che si occupa di mio fratello ha chiamato mia madre per informarla che i suoi valori stavano aumentando e che la probabilità del suo risveglio era molto alta.
Ero felice, aspettavo da tanto che i suoi valori crescessero.
E con questa scusa Alexis mi ha convinto ad andare al college che avrei tanto voluto frequentare dopo il liceo.
Quando Carter era finito in ospedale mi ero ripromessa che non sarei andata in quel college finché lui non si sarebbe svegliato.
Mi sono promessa questa cosa perché Carter voleva che io entrassi in quell'università e dato che Carter non era qui non lo avrei fatto senza di lui al mio fianco.
Quindi la mattina dopo il nostro arrivo a New York io e Alexis siamo andate a vedere le università che volevamo frequentare.
Alexis voleva vedere quella della moda perché ha sempre voluto fare la stilista e la costumista, e i suoi erano d'accordo perché i miei e i suoi genitori gestivano un azienda fondata per la maggior parte nella moda.
Infatti loro avevano già fatto i calcoli per tutto: Carter a fare le cose per il commercio, Alexis a disegnare vestiti e accessori e io a fare l'assistenza per i problemi dei clienti.
Quando siamo usciti dalla mia spero futura università, abbiamo sfortunatamente incontrato London e Christian.
Christian, il mio amatissimo Christian..
Capelli biondi, occhi azzurri, un fisico pazzesco e un sorriso che poteva farti morire da un momento all'altro.
Io e Alexis abbiamo litigato per lui per mesi e mesi per poi arrivare a capire che lui voleva Alexis e poi io ho incontrato Ethan.
Però Christian si è rivelato un grande stronzo perché ci aveva provato con me quando stava con Alexis.
Ma io e Alexis ci volevamo bene, eravamo come sorelle separate alla nascita e quindi, da vera sorella, le ho dovuto dire cosa aveva fatto il suo ragazzo con me.
Si non mi aveva parlato per giorni ma poi aveva capito che Christian era uno stronzo e siamo tornate amiche come prima.
Poi c'era London, la sorella di Christian nonché fidanzata di Carter.
London e Carter erano inseparabili, ma il problema era che Carter la prendeva un po in giro riguardo alla loro relazione.
Lui non amava nessuno, le trattava tutte come giocattoli che una volta che se le era portate a letto erano già vecchie e usate per lui e quindi se ne trovava una nuova ogni sera.
London all'inizio sembrava una ragazza seria ma non lo era, era solo una grande stronza che però non si era mai resa conto del tipo di persona che era mio fratello.
Gli voglio un bene infinito ma quando trattava la gente così era solo un grande bastardo.
Ma a lui non importava niente della mia opinione, diceva che ero piccola e che non capivo.
Mi sosteneva sempre però quando si parlava di quella strana parola che iniziava con la lettera 'A' io non contavo più o contavo pochissimo.
"Guarda chi si rivede, le gemelle viziate." Disse facendo un sorriso finto dando una botta al fratello per girarsi.
Christian si girò, okay forse vederlo non era stato così male.
Era sempre bellissimo, con quel viso e fisico perfetti, era lì che sorrideva.
"Mamma mia come sei cattiva! Come state bellissime?"
"Bene tu?"
"Meravigliosamente. Siete venute su proprio bene comunque." Disse squadrandoci.
Lui e Alexis avevano risolto rimanendo lo stesso amici perché alla fine anche lei lo aveva tradito quindi si erano perdonati a vicenda rimanendo amici, anche se quando se ne era andato non si erano più sentiti molto.
"Grazie." dicemmo all'unisono.
Lui come risposta sorrise mentre la sorella crudele aprì la sua bocca per farmi impazzire del tutto.
"Allora come sta Carter? Recentemente sono stata in città per andare a trovarlo in ospedale e ho incontrato i tuoi genitori e mi hanno detto che tu non vai in ospedale dal giorno dell'incidente. Non ti senti un po in colpa? È colpa tua se oggi lui è lì ed è colpa tua se io e lui non stiamo più insieme!"
Quella ragazza mi faceva impazzire, lei mi incolpava di tutto, soprattutto della sua rottura con Carter.
Quando c'è stato l'incidente lei era venuta per vedere come stava Carter perché non aveva smesso di amarlo nonostante lui l'avesse lasciata e da quel momento lei diceva che se non fossi stata tanto pazza da andare con lui senza il consenso dei miei genitori lui ora sarebbe sveglio e con lei.
"Beh non è colpa mia se ti ha lasciato! Se non eri quella giusta non è affatto colpa mia!"
"Oh ma tu stai scherzando! Quando ha detto quelle parole tu eri li!"
"Sì perché mi stavi offendendo e lui ti ha beccata!"
"Haley calma." Disse Alexis prima che io scoppiassi.
Mi ricordo quando loro si sono lasciati.
Quando lui era con lei, lei mi trattava bene, quando lui non c'era lei mi trattava come una merda.
Non dicevo niente a Carter perché sennò si sarebbe arrabbiato con me e non volevo.
Quel giorno lui andò a prendere una cosa in camera sua e lei iniziò a offendermi e io le risposi.
Mi ero rotta di ascoltarla quindi dovevo risponderle a tono.
Non finì di dire l'ultima parola per offendermi che Carter la sentì e dopo avermi tenuta ferma per non ammazzarla disse "Scusate ma non si può andare avanti così!"
"O scegli me o scegli lei Carter!"
"London io ti amo, ma io posso amare solo una donna nella mia vita, anche se non lo è ancora, e quella persona è solo lei."
Ricordo quelle parole come se le avesse dette ieri, però non li ho mai chiesto se era serio o se se la volesse solo togliere di torno.
Mentre io pensavo a queste cose London continuava a dire cose del tipo che non meritavo di essere importante per Carter e cose del genere.
Stavo male a sentire queste cose, avevo le lacrime agli occhi e iniziai a urlare come una pazza quello che avrei sempre voluto dirli "Carter non ti ha mai amato! Ti ha sempre usato e basta, eri tu che lo amavi, lui non ti amava! Tu sei solo una stronza bastarda del cazzo che mi faceva sempre apparire come la ragazzina stupida! Lo hai fatto con Carter come lo hai fatto con lui! Sapevi che mi piaceva e quando ti avevo chiesto di dirglielo tu mi hai risposto che per lui ero solo una ragazzina e che per me non c'era possibilità!"  Dissi indicando Christian che guardò la sorella e disse "Che cazzo hai fatto stronza?! Hai rovinato la mia vita solo perché eri gelosa perché suo fratello la amava più di te?!"
"Volevi lei? Ma falla finita stupido imbecille!"
"Vaffanculo!" Poi venne verso di me, prese la mia mano e disse "Avrei voluto rivederti in una situazione più semplice. Mi dispiace, non ti ho mai rifiutato. Spero di incontrarti in un momento diverso. Non dimenticarmi ti prego." Disse dandomi un bacio sulla guancia.
Come avrei mai potuto dimenticarmi di lui? Era stato il mio primo vero amore, anche se non siamo mai stati insieme.
Sono stata una settimana a pensare a tutto questo e stamani quando sono arrivata a scuola e ho visto Dylan la mia mente si era come divisa.
Da una parte Dylan e dall'altra parte Christian.
Basta Haley basta, Christian è il passato e Dylan è il presente, e forse anche il futuro.
"Ciao piccola, mi sei mancata." Lo abbracciai e disse "È andata male a New York piccola?"
Come faceva a saperlo?
"Poteva andare meglio. Ma come hai fatto?"
"Ti conosco piccola."
"Tranquillo Dylan, ora che sono qui con te sto meglio."
"Anche io."
Sorrise e mi baciò.
Quando mi staccai salutai gli altri e poi mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe.
Amavo veramente tanto Dylan e forse non dovevo pensare a Christian.
Anche ad Alexis era sembrato strano vedere Christian e entrambe eravamo state un po male.
Io e Alexis avevamo deciso che quello che è successo a New York sarebbe rimasto a New York.
Però avevamo preso una grande decisione.
Dopo averli incontrati avevamo deciso che una volta tornate qui saremmo andate finalmente in ospedale, è quello che dovevamo fare e lo sapevamo entrambe.
Dopo le lezioni andammo fuori e Dylan disse "Che fai oggi tesoro?"
"Ho lezione." mentii.
"Come sempre. Ti accompagno a casa?"
"Non serve, vado via con Alexis."
"Sicura?"
"Sì deve venire anche lei per fare dei disegni per le gare di questa settimana." che enorme cazzata.
"Pronta Haley?"
"Sì andiamo. Ciao Dylan."
"Ciao piccola, ci vediamo domani." ci baciammo e poi andammo via.
Mentre mangiavamo dissi "Mi sento un po in colpa per avergli mentito."
Buttò giù il boccone e disse "Preferiresti dirli che Carter è tuo fratello?"
"Mi spieghi perché non gli piace?"
"Carter e Dylan erano grandi amici, come gli altri nel gruppo, per questo tutti ti dicono che assomigli a lui. Poi però tra di loro è successo un po di casino.."
"Cioè?"
"Vuoi saperlo davvero?"
"Sì." o forse no.
"Dylan è andato a letto con la ragazza di Carter, hanno litigato perché lui è stato uno stronzo e quando hanno provato a chiarire si sono solamente picchiati."
Il mio Dylan ha fatto questo? Perché lo ha fatto?
Il telefono inizia a suonare, Dylan, metto il vivavoce.
"Ehy piccola a che ora ti alleni?"
Ero su tutte le furie per quello che mi aveva detto Alexis, pensavo di conoscere il peggio di Dylan invece no.
Avevo le lacrime agli occhi e dissi "Vaffanculo Dylan sei uno stronzo!"
"Ma cosa ho fatto?!"
"Sei un bastardo!" Chiusi la telefonata e Alexis disse "Sapevo che sarebbe successo, non dovevo dirtelo."
"No Alexis va tutto bene. Andiamo."
Dopo 20 minuti arrivammo in ospedale e andammo nel reparto dove c'era Carter.
"Dov'è la stanza di Carter Mason?"
"Tu sei Haley?"
"Sì.."
"Mi fai vedere un secondo il documento? So che sei lei ma sennò rompono.."
"Sisi tranquilla un secondo."
Le diedi il documento e disse "Okay, ultima stanza in fondo a sinistra."
La ringraziai e poi entrai nella stanza.
Era tutta bianca e sapeva di disinfettante.
Presi una sedia e mi misi vicino al letto.
Nonostante fosse in coma era sempre stupendo.
"Ciao Carter. Si, sono una vera stronza. Non sono la sorella che ti meriteresti, non vengo qui da due anni e mi sento veramente una merda. La verità è che non riuscivo a venire qui perché stavo troppo male e non avrei sopportato di vederti così. Ancora oggi dopo due anni non riesco a spiegarmi perché hai voluto mettere a rischio la tua vita solo per salvare la mia. In questi due anni ho cercato di farmi sempre del male perché senza di te non potevo esistere. Che tu ci creda o no avevo smesso di ballare perché l'unico a sostenermi eri tu invece ora non sei più con me. Ho riniziato a ballare solo per te, perché quando ti saresti svegliato saresti stato fiero di me. Ora vado a scuola con Alexis ma mamma e papà non vogliono che io dica che sono tua sorella. Ho conosciuto tutti i tuoi amici ma loro non sanno chi sono." le lacrime scendevano troppo velocemente, dovevo arrivare al punto "Okay, sono una sorella stronza e bastarda ma io ho bisogno che tu torni da me! Se non vuoi farlo per me fallo per mamma e papà ma ti prego svegliati! Ho bisogno di mio fratello in piedi, non sdraiato su un letto di ospedale! Carter ti prego, se mi stai ascoltando perdonami e torna da me. Ti prego."
Ero veramente crollata, le lacrime ricoprivano il mio viso.
Misi la mia mano sopra la sua e misi la testa sul letto piangendo.
Bip, bip, bip.
Sembrava quasi un battito normale, ma era impossibile.
Poi però la sua mano strinse la mia. Ti prego dimmi che non è solo la mia impressione, te ne prego.
Cioè speravo fosse la sua mano, non avevo sentito aprirsi nessuna porta quindi doveva essere per forza lui.

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