Capitolo 24

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Haley Pov
Carter rimase fuori con quel dottore per un pò e iniziavo ad avere paura.
Rientrò dopo un pò e fece uscire i ragazzi dicendo che doveva parlarmi.
"Sorellina non ho belle notizie.."
"Parla Carter, sii diretto, saprò affrontarlo."
"I legamenti si sono rotti e il cretino che ti ha operato la prima volta ha sbagliato tutto. La scelta è di lasciare così o fare un'altra operazione. Se lo lasci così però non potrai più ballare e se invece ti operi di nuovo c'è lo stesso una piccola possibilità di non poter ballare lo stesso."
Non ci pensai nemmeno un secondo, sapevo già qual'era la mia scelta "Voglio eseguire l'operazione."
"Ma se andasse male.."
"Carter, preferisco aver rischiato il tutto per tutto, non voglio abbandonare la danza, lo sai. Se andrà male almeno ci avrò provato ma se non ci provo nemmeno non sapremo mai cosa sarebbe successo se l'avessi fatta."
"Va bene. Chiamo il dottore."
Carter chiamò il dottore che decise di operarmi subito, così da avere più probabilità di successo per l'operazione.
Prima di andare in sala operatoria presi Carter per un braccio e li dissi "Mi fai un favore Carter?"
"Tutto ciò che vuoi sorellina."
Presi un respiro e disse "Voglio che tu chiami Dylan per dirgli cosa ho fatto. Aveva chiamato prima ma non gli ho risposto e poi ci ha parlato Tom. Voglio che sappia cosa sta succedendo ma non farlo venire qui, non voglio che per lui diventi un problema in più da risolvere." dissi quasi sull'orlo delle lacrime.
"Va bene, appena entri dentro lo chiamo."
"Grazie Carter." Lo abbracciai e mi portarono in sala operatoria.

Dylan Pov
Non avevo avuto il coraggio di chiamare Carter. E se fosse stato davvero uno scherzo e lui si fosse incazzato?
La sera uscii con Rosie e con dei suoi amici e facemmo parecchio tardi.
A svegliarmi stamani fu il telefono, all'inizio non volevo rispondere ma dato che non smetteva di suonare risposi "Pronto." che scemo non avevo nemmeno visto chi fosse.
"Ciao Dylan sono Carter, avrei bisogno di parlarti. Ti ho disturbato?"
Mi alzai subito a sedere di scatto, io e Carter non ci parlavamo seriamente da quando avevamo litigato qualche anno fa. Quando stavo con Haley non ci salutavamo nemmeno, litigavamo e basta.
"No parla pure."
"Haley mi ha detto che ieri quando l'hai chiamata ha risposto un ragazzo e non ti ha spiegato cosa stava succedendo.."
"Sì, mi ha detto solo che non poteva parlarmi perché era un brutto momento.. Carter cosa ha fatto?" Dissi cercando di mantenere la calma.
"Li si è aperta la cucitura e li si sono rotti i legamenti."
"No ti prego dimmi di no.. E quindi? Cosa fa?"
"L'hanno appena portata in sala operatoria, ma c'è una piccola probabilità che non possa più ballare."
"Merda! Va bene prendo la roba e cerco di arrivare il prima possibile."
"No Dylan. Haley ha detto di non venire, non vuole che lei diventi un problema per te da risolvere."
"Cazzo Carter lei per me non sarà mai un problema!"
"Dylan lo so okay? È lei che lo ha chiesto non io!"
"Sappiamo entrambi che lei ha bisogno di me lì Carter!"
"Lo so ma si arrabbierà ed è meglio evitare.."
Mi ha chiesto spazio per qualche periodo ma sappiamo entrambi che non possiamo dividerci.
"Va bene, non verrò. Mi puoi chiamare quando ha fatto l'operazione almeno?"
"Sì, appena so i risultati te lo faccio sapere."
"Va bene. Grazie."
Chiusi la conversazione e tirai il telefono contro il muro.
Adesso il telefono rotto era l'ultimo dei miei pensieri perché lei ora era in un altro Stato, chiusa in una sala operatoria e io non sono li per lei.
Appena mi aveva detto dell'ospedale dovevo chiudere la conversazione e partire per New York, ma sono un coglione e lascio che con lei ci stia un deficente che molto probabilmente avrà di sicuro già preso il mio posto al suo fianco.

Haley Pov
Per l'operazione mi avevano fatto l'anestesia e mi risvegliai durante la notte.
Davanti a me, sdraiato sul letto c'era Tom che dormiva tenendomi una mano.
Sembrava che non avesse dormito per giorni ed era molto carino nonostante stesse dormendo.
Che carina ti sei innamorata di nuovo.
Ma che dici? Siamo solo amici.
Hai detto la stessa cosa per Dylan, e abbiamo visto come è andata a finire.
Ma se non gli piaccio nemmeno, dai via smetti.
Se non gli piacessi starebbe qui invece di andare ad allenarsi?
Forse hai ragione, ma non lo so.
Continuai a guardarlo, non avevo intenzione di svegliarlo, dormiva così bene poverino che mi sarebbe dispiaciuto.
Rimisi la testa sul cuscino e cercai di addormentarmi "Come stai?"
"Scusa, non volevo svegliarti."
"Nessun problema. Ti fa male?"
"No.. Posso farti una domanda?"
"Sì."
"Perché non sei tornato a casa? Non dovresti allenarti?"
"Ho risolto. Vuoi che me ne vada?"
"No.. È solo che non hai ragione di stare qui con una rintronata come me."
"Invece si. Per prima cosa sei la mia nuova tutor e per seconda cosa penso di provare qualcosa per te."
"Sei serio?"
"Mai stato più serio di così. Infatti mi piacerebbe uscire con te quando uscirai da questo posto schifoso.. Ma ovviamente se lo vuoi anche tu.."
Di di cretina, non ti far scappare anche lui per una cazzata!
"Sì. Vorrei davvero uscire con te."
"Di sicuro un ospedale non era il posto in cui volevo chiedertelo." Disse sorridendo.
"Beh nemmeno io pensavo che avrei risposto di sì a questa domanda mentre ero sdraiata su un letto d'ospedale."
"Un po te lo aspettavi eh?"
"Più che aspettarmelo ci speravo" ma che cazzo dico? "Tu invece eri convinto dall'inizio che ti avrei detto di si vero?"
"No, in realtà no. Sei la prima ragazza che non vuole niente da me e che non mi è mai venuta dietro nemmeno una volta, e ci conosciamo da tre mesi."
"Perché venirti dietro? Tu lo facevi già con me." dissi ridendo.
"Ho provato a non fartelo notare."
"E ci eri riuscito anche abbastanza bene. Dai riprendiamo la conversazione domani, dovresti dormire.. Da quanto è che non dormivi?"
"Quasi tre giorni."
"Ecco, allora dormi."
"Buonanotte Fuorilegge." Disse sorridendo.
Gli sorrisi a mia volta e mi sdraiai addormentandomi poco dopo.
La mattina dopo mi svegliò Tom "Haley svegliati, hanno i risultati."
Aprii gli occhi e mi trovai davanti il dottore che ieri mi aveva operato.
"Buongiorno signorina Mason.
"Buongiorno." ero ansiosa, avevo bisogno di avere quei cazzo di risultati.
"L'operazione ha avuto successo e domani la dimetteremo."
Carter mi stringeva la mano ma la cosa più importante non me l'aveva ancora detta "Quindi posso tornare a ballare?"
"Mi sono consultato con altri dottori e abbiamo deciso che potrai tornare a ballare, ma per ora vorrei che mettesse questo per almeno qualche settimana e ogni sera deve mettere questa fascia." Disse dandomi un tutore.
Ora potevo essere felice, non mi importava se dovevo mettere uno schifo di tutore, l'importante era che potevo tornare a ballare, non c'era niente di più bello.
Lo ringraziai e uscì lasciandoci li.
Abbracciai Carter, Tom e Steph "Grazie per essermi stati vicini. So quanto vi ho fatto impazzire e vi ringrazio per essere rimasti qui."
"Tutto per la mia migliore amica."
"Sorellina per le vacanze torni a casa con me?"
"No, vado a Chicago con Steph."
"Ne sei sicura?"
"Sì.." Lo vidi un po deluso e dissi "Carter tornerò per prendere il diploma lo sai, non preoccuparti per me, starò bene."
"Mi prometti che se ci starai male tornerai a casa?"
"Sì, te lo prometto."
Rimasi lì fino al giorno dopo che mi dimisero.
Carter tornò a Los Angeles e andai a parlare con tutti i professori per spiegare la mia assenza da scuola.
Steph mi portò anche a parlare con suo padre.
Bussammo e Steph si affacciò alla porta dicendo "Papà posso entrare?"
"Un minuto, fammi finire con il ragazzo."
Ci mettemmo a sedere sulle sedie e una ventina di minuti dopo un ragazzo uscì dallo studio del padre di Steph insieme a lui e quando ci vide ammiccò e si presentò ad entrambe dandoci un bacio sulla mano.
"Lascia stare mia figlia e la sua amica se non vuoi essere escluso dalla squadra."
Lui si avvicinò a me e disse "Sei nuova bellezza?"
"No, quindi ora te ne puoi anche andare Dave."
"Sempre simpatica Steph. Mi stavo solo presentando alla tua amica."
"Lasciala stare Dave su, abbiamo da fare."
"Ci vediamo in giro ragazze."
Steph non lo considerò e disse "Te ne parlo più tardi."
Suo padre ci fece cenno di entrare.
Ci sedemmo sulle sedie davanti alla scrivania e lui disse "Ragazze, mi potete dire qual'è il motivo di tutte queste assenze?"
"Sono finita in ospedale e.."
"Non parlo di voi due, Stephenie me lo ha detto. Stavo parlando delle assenze del signor Ryder."
"Era in ospedale con noi e non è voluto tornare a casa.."
"Haley il coach non lo farà giocare."
"Cosa? Vado a scusarmi subito personalmente con lui signor Kene, mi dispiace."
"Haley, intanto chiamami Marcus, e poi almeno aspetta che finiscano gli allenamenti."
"Quando finiscono?"
"Fra una mezz'ora."
"Mi dispiace veramente tanto lo giuro."
"Non è colpa tua." cercai di calmarmi e quando uscimmo dal suo studio andai al campo di football con Steph.
Non potevo permettere che non giocasse per colpa mia, non potevo permetterlo.
Appena arrivammo avevano appena finito gli allenamenti e andai nel piccolo studio dell'allenatore mentre Steph controllava che non entrasse nessuno.
"Salve sono Haley Mason e.."
Non mi fece nemmeno finire "Mi dispiace ma se vuoi fare la cheerleader devi andare a parlare con Kyla.."
Cosa? Pensava davvero che ero lì per fare la cheerleader? Con le stampelle poi?
"Non sono qui per questo."
"Eppure saresti perfetta per farla. Quindi perché sei qui?"
"Mi sono venuta a scusare con lei per tutte le assenze di Tom agli allenamenti di questi giorni. È stata soltanto colpa mia e lui non merita di essere punito."
"Di cosa stai parlando?" Disse diventando serio.
"È colpa mia se ha fatto tutte le assenze."
"Senti, sono felice che Tom abbia trovato qualcuno ma non se interferisce con la sua carriera sportiva.."
"No, non sono quel tipo di ragazza. Eravamo insieme ma ho avuto un piccolo problema al ginocchio e mi ha voluto portare in ospedale. Quando mi hanno voluto operare lui è voluto rimanere li. Ho provato a convincerlo a venire qui ma diceva che sarebbe tornato solo quando sarei stata meglio.. Mi dispiace veramente tanto, non lo escluda dalla partita per favore è il migliore e.."
"Signorina Mason, io so che è il migliore e le credo, ma allora perché non me lo ha detto?"
"Non lo so, ma non gli dia una colpa che non ha. Mi assumerò io personalmente la responsabilità delle sue assenze ma la prego lo faccia giocare! Il football è tutta la sua vita e non voglio uscire con un ragazzo che mi ricorderà sempre che li ho fatto perdere la cosa più importante della sua vita per colpa di un mio incidente!"
Lui sembrò pensarci su per un po e poi disse "Va bene. Lo farò giocare ma la prossima volta voglio essere avvertito inteso?"
"Sì, la ringrazio tanto."
Feci per uscire e dissi "Non dica a Tom di questa conversazione."
"Come vuole" gli sorrisi e andai via con Steph "Come è andata?"
"Lo farà giocare."
"Lo hai convinto davvero?"
"Sì, anche se all'inizio pensava che fossi li per fare la cheerleader."
"In effetti non saresti male."
"Non farò la cheerleader manco morta" dissi ridendo "e se un giorno vorrò farla tu verrai con me."
"Nemmeno per idea! Poi mi odiano tutte e fidati, inizieranno a odiare anche te quando sapranno di te e Tom."
"No, perché tra me e Tom per ora non c'è niente."
"Lo so, ma domani sera uscirete insieme."
"Sì, ma per ora non c'è niente."
"Fai come vuoi."
Tornammo nella nostra stanza e iniziai a preparare delle cose per andare a Chicago.
Non ero mai stata a Chicago e spero che mi sarebbe piaciuta.
Mentre stavo scegliendo dei vestiti mi suonò il telefono e vidi che era Abby, non potevo non rispondere.
"Ciao Abby."
"Tesoro ho saputo dell'operazione.. Come è andata? Che ti hanno detto?"
"Come fai a saperlo?"
"Me lo ha detto tua madre.."
"Oh.. Vabbe mi hanno detto che la prima operazione che avevo fatto non era stata fatta nel modo giusto e me l'hanno rifatta. Posso tornare a ballare quasi subito però per le prime settimane devo mettere un tutore."
"Bene. Senti, è da un po che volevo dirtelo.."
"Che cosa?"
"Ti piacerebbe andare a fare il provino per Miss Dance Of America?"
"Io? Non credi che io sia un po troppo piccola?"
"Tesoro prendono le campionesse Nazionali e tu sei una di quelle. Devi solo ballare il pezzo con cui hai vinto alle nazionali durante le audizioni e li vedremo se ti prendono."
"Abby io non sono sicura di farcela.. E se non fossi abbastanza brava per un titolo del genere?"
"Haley, sei stata una delle poche che in 50 paesi che ha preso 300 punti su 300! E hai solo 18 anni!"
"Appunto, e se non mi prendessero per quello?"
"Haley falla finita, questa è il tuo sogno, sei a New York per raggiungere quell'obbiettivo! Sai di potercela fare! Non fare il salto se vuoi ma almeno provaci!"
Sentivo il coraggio nelle sue parole, sentivo che ci teneva quasi quanto me al fatto che io vincessi, o almeno partecipassi, a quel concorso.
Ho ballato con lei fin da quando avevo 3 anni, e non voglio deluderla perché sappiamo che se deludo lei deludo anche me stessa.
"Va bene. Faccio le audizioni."
"Sì tesoro si! Sapevo che ti avrei convinto! Questo è il tuo mondo e non ti farai mai scappare un titolo del genere!"
"Hai ragione. Ora voglio quel titolo!"
"Tesoro le audizioni sono fra un mese e mezzo a New York. Ho bisogno che entro una settimana il rettore dell'università mi dia l'okay così posso iscriverti."
"Nessun problema. Fra qualche giorno parto per Chicago con lui e la figlia quindi te lo dirò il prima possibile."
"Va bene."
Sentivo delle urla dall'altra parte del telefono "Hai lezione per caso?"
"Sì. Salutate Haley ragazze!"
"CIAO HALEYY!"
"Ciao ragazze. Non fate impazzire Abby per favore." dissi ridendo.
"Haley quando torni a Los Angeles?"
Questa era la mia piccola sorellina acquisita, se si può dire "Non prima della primavera piccola mia. Perché non vieni tu a trovarmi?"
"Vorrei ma non posso prendere l'aereo da sola."
"Lo so." vidi che la porta si stava aprendo e vidi Dave. Che cazzo ci faceva qui Dave?
"Sentite io ora devo andare. Vi voglio un bene dell'anima ragazze. Mi mancate tantissimo piccole. Spero che ci vedremo presto."
"Anche loro lo sperano. In bocca al lupo tesoro."
"Crepi." sorrisi e buttai giù "Che ci fai tu qui?"
"Steph dov'è?"
"A fare la doccia. Se la vuoi dopo la mando giù. Se permetti adesso ho da fare."
Dissi mostrandogli la porta.
"Che cattiva la ragazza!"
"E lo diventerò ancora di più se non te ne vai!"
Si avvicinò al mio orecchio e disse "Mi piacciono le ragazze cattive."
"E a me non piacciono gli idioti. Ciao."
Rise e se ne andò dicendo "Ti avrò bellezza." e sbattè la porta.
Quanto mi fanno incazzare questi idioti che continuano a dire che sarò loro! Tanto ero solo di una persona e non sarò più di nessuno, soprattutto di un cretino imbecille come lui.

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