Dylan Pov
Quando sono venuto qui l'avevo fatto per dimenticarla e per riuscire a risolvere i problemi che avevo accumulato nel corso degli anni passati prima di trasferirmi a Los Angeles.
Qui facevo parte di un gruppo di ragazzi che facevano tante cazzate, soprattutto con le ragazze.
Mi piaceva stare li, ma quando mi sono trasferito a Los Angeles non avevo detto niente a nessuno e dovevo tornare lì, almeno per chiudere per sempre queste cose e con questo gruppo.
Dopo aver detto cazzate su cazzate a Rosie e a mia madre andai a casa di Brandon, come facevo sempre prima di trasferirmi.
Scommetto che adesso lui abbia preso il mio posto come 'leader' del gruppo.
Quando mi venne ad aprire era molto sorpreso "Dylan Campbell?"
"Oh mi fai entrare?"
"Sisi scusa." sembrava intimorito nel vedermi.
Mi fece entrare nella casa e rividi tutti i ragazzi. Erano rimasti tutti uguali, forse ora sembravano più fatti del solito.
"Guardate chi è tornato? È tornato il nostro capo gente!"
Tutti mi salutarono con il rispetto che avevano quando facevo il 'capo' con loro.
C'erano tutti, mancava solo una persona.
Mi diedero subito da bere e mi fecero sedere nel posto che secondo loro era il migliore.
"Come si sta nella città delle star?"
"Di merda!" So che era una cazzata ma tanto loro non lo sapevano.
"Come sta la ragazza? Non l'hai portata?"
Guardai Brandon "Non ti permettere di parlare di lei siamo intesi?!" Dissi a stronzo.
Nessuno, soprattutto in questo gruppo, poteva parlare di lei.
"Gente, non fate incazzare il capo!"
"Sei tu che mi stavi facendo incazzare! Non parlare più di lei intesi?"
"Sisi capito!"
"Ma come vi siete ridotti? Sempre più fatti."
"Colpa mia."
"Lo immaginavo."
Continuai a bere per un po, mi domandavo dove fosse.
La porta si aprì e una voce disse "Di chi è la macchina deficenti? Brandon non sai proprio fare il capo! Non devi far entrare nessuno!"
Brandon a bassa voce disse "Guardala bene amico, non te la ricorderai mai."
"Guarda chi c'è! Il nostro bel capo!"
Alzai la testa e rimasi sorpreso.
Non era proprio come la ricordavo.
Quando stavo qui lei era totalmente diversa, ma guardandola ora rimanevo zitto.
Era venuta su bene direi, aveva i capelli rossi però tendenti all'arancione, pantaloni strettissimi e una maglietta che mettevano in mostra tutte le sue forme e mi guardava come se stesse pensando se saltarmi addosso o se mandarmi a fanculo per come l'ho trattata l'ultima volta.
"Terra chiama Sam! Ci sei?!"
"Sì scusate." alla fine scelse la prima cosa che avevo detto, saltarmi addosso.
"Fuori di qui, tutti grazie!"
Tutti se ne andarono nel giro di pochi secondi e rimasi da solo con lei.
"Sei cresciuta bene."
"E tu sei rimasto il solito demente. Che ci fai qui? Ti ha lasciato la tipa?" Disse accendendo una sigaretta.
Non potevo rispondere male a lei, perché alle fine lei era stata quella che mi aveva fatto meno problemi quando me ne sono andato.
"Quello da molto. E tu? Perché non sei venuta a Los Angeles con me? Mi avevi promesso che saresti uscita di qui. Io ti ho aspettavo la."
Quando me ne sono andato le avevo dato i soldi perché un giorno potesse venire a Los Angeles.
I suoi genitori non la volevano in casa quindi lei stava un po con chi aveva l'opportunità di ospitarla.
Io volevo bene davvero a questa ragazza. Lei aveva la mia stessa età e non volevo che stesse qui.
Quando c'ero io facevo sempre di tutto per proteggerla, per questo volevo che venisse a Los Angeles con me, ma non l'ha fatto.
"Lo so Dylan.. Mi dispiace ma sinceramente speravo che tu tornassi qui e non sei più tornato invece. Sono stata molto male." Lo disse con tristezza e faceva di tutto per non piangere.
"Sam io volevo che tu non stessi qui e lo sai. Sei una ragazza fantastica e non meriti di stare qui! Almeno mi puoi dire perché non hai lasciato questo schifo di posto?"
"Cosa dovevo fare Dylan? Mi trattavano tutti di merda, non mi volevano fuori di qui, cosa dovevo fare? Il mio boss se ne era andato e mi ha lasciato qui! Prima mi proteggevi tu, poi sei andato via e ho dovuto imparare a fare da sola! Ma anche se facevo da sola e mi hanno iniziato a rispettare non mi lasciavano andare via! Sennò sarei venuta e lo sai cazzo!"
"Sam, ora però sono qui, e ti chiedo scusa per essermene andato via. Non dovevo lasciarti nelle mani di questi qui, soprattutto di Brandon.. Ma perché non ti mandavano via?"
"Perché il nostro, soprattutto mio però, boss se ne è andato via. Prima decidevi tu, e quando ha iniziato a comandare lui ha voluto che rimanessi qui!"
Ero venuto qui con l'intenzione di lasciare questo gruppo, ma prima devo tornare a fare il capo e a far diventare questo gruppo il più normale possibile, così da far uscire anche Sam quando sarei tornato in California.
"Ora però il tuo boss è tornato."
"E ne sono felicissima."
"E allora perché questo visino triste?"
"Perché presto tornerai a Los Angeles."
"Ci tornerò fra qualche mese ancora. Ho tutto il tempo per tornare ad essere il boss e proteggerti ancora un pò."
"E dopo?" Dissi alzandomi dalle mie gambe "Mi lascerai di nuovo qui in questo gruppo, tornerai in California dalla tua ragazza e io sarò solo un ricordo lontano."
Mi alzai e le alzai il mento e la guardai negli occhi "Quando me ne andrò tu verrai via con me. Non permetterò che tu stia qui altro tempo Sam! Io tornerò a fare il capo e quando arriverà il momento di dire addio tu verrai via con me."
Mi guardò per capire se ero serio "Ah mi fai impazzire se mi guardi con questi occhi." e mi abbracciò.
"Dylan promettimi che quando tornerai in California e avrai la tua vita continuerai a volermi bene."
Lo disse quasi sussurrando "Sam, io ti vorrò sempre bene, e sarà così anche quando andremo in California."
"Promettimelo Dylan!"
"Te lo prometto."
Rimanemmo così per un po finché non mi venne in mente che dovevo tornare a casa, dovevo vedere..
Devi vedere la tua Haley lo sappiamo.
Non è più mia da tanto ormai.
"Allora, vieni a casa con me stasera?"
"Non lo so io.."
"Ti faccio vedere la ragazza con cui stavo."
"Oh allora vengo subito."
Le sorrisi e dopo aver parlato con i ragazzi arrivammo a una semplice conclusione, Dylan è tornato, Dylan è il boss.
È stata una scelta facile, erano tutti d'accordo.
Quando arrivammo a casa mia vidi mia madre cha guardò subito Sam "Oh Sam da quanto tempo! Ma come sei bella tesoro mio!" Disse abbracciandola.
"È un piacere rivederti Sandra."
"Oddio tesoro bello come stai?"
"Ora che tuo figlio si è degnato di tornare molto meglio. Tu?"
"Benissimo." Jack stava lì senza capire molto bene la situazione e mia mamma lo notò "Sam lui è mio marito Jack e questa è sua figlia Rosie."
"Molto piacere."
"È un piacere conoscere la fidanzata di Dylan."
"Non sono la sua fidanzata. Siamo solo grandi amici."
"Oh scusate allora."
Rosie tornò a guardare la TV e dissi "Vieni ti faccio vedere chi frequentava il tuo boss."
Lei rise e andammo a guardare il concorso.
Alla fine della performance di Haley Sam disse "Per stare con questa ragazza quante cazzate hai detto?"
"Nessuna." lei mi guardò "Non le ho mai detto della vita che facevo qui."
"Oh adesso mi torna tutto.. Comunque quando sarai in grado di parlarne io ti ascolterò molto volentieri, boss."
Mi era mancata davvero questa ragazza e sapevo perfettamente anche cosa provava per me.
"Anche tu quando sarai pronta ad esporti ti ascolterò."
Lei diventò dello stesso colore dei capelli, se non peggio e abbassò lo sguardo e io continuai a guardare Haley. Anche se lei non vuole vedermi per la scommessa e per tutto quello che è successo vorrei davvero trovarla a Los Angeles quando ci tornerò.Haley Pov
Io e Tom eravamo partiti di nuovo per Miami.
Steph aveva preferito non venire per poter parlare a suo padre della possibilità dell'appartamento e a me stava bene.
In questi giorni avevo visto Tom parecchio preoccupato e prima dello spettacolo decisi di chiedergli quale fosse il suo problema.
"Tom, mi spieghi perché sei così agitato?"
Lui prese un respiro e disse "Sai, mi piacerebbe farti conoscere ai miei.. Me lo chiedono già da tempo e quando hanno saputo che siamo qui me lo chiedono giorno dopo giorno."
Ora mi sto iniziando a preoccupare io, ma amo Tom e voglio farlo per lui.
"E tu vuoi che mi conoscano?"
"Si, mi piacerebbe."
"Allora sarò più che onorata di venire con te." dissi baciandolo.
"Signorina Mason tocca a lei."
Annuii e salii sul palco.
"Oh guarda chi c'è! La piccola dello spettacolo."
Io sorrisi e il giudice stronzo disse "Allora? Che pezzo ci hai portato oggi?"
"Ho portato un pezzo jazz, spero vi piaccia."
Diedi il microfono all'assistente e quando misero la canzone io iniziai a ballare.
Ero molto sicura di me oggi e lo notarono anche i giudici.
"Questa ragazza non sa proprio cosa vuol dire deludere. Ma sei veramente fantastica!"
"Grazie mille, grazie davvero.
Dopo i complimenti da parte dei giudici scesi dal palco e ci tornai alla fine per l'eliminazione.
Si, avevo ballato bene ma non ero stata l'unica, e oggi ne avrebbero eliminate 5 tutte insieme.
Quest'anno i regolamenti erano cambiati, a ogni turno ne eliminavano 5 quindi a ogni episodio dovevo sempre dare il meglio di me quando salivo sul palco.
La presentatrice venne sul palco e annunciò, con delle foto, chi avrebbe passato il turno.
"La prossima foto che ho in mano è quella di... Haley! Congratulazioni cara, ci vediamo la prossima settimana!"
"Grazie, grazie mille a tutti!"
Uscii dal palco felicissima, sapevo di essermi meritata di passare ed ero troppo felice.
Niente, e dico niente mi avrebbe fatto passare questa felicità.
Tom, la sera dopo del concorso, volle portarmi a cena dai suoi genitori e sinceramente ero un po preoccupata.
Avevo paura di fare e di dire di cazzate.
Nel pomeriggio lo avevo portato a fare shopping perché non sapevo cosa mettermi.
"Haley non puoi farti tanti problemi, sono i miei genitori!"
"Tom avranno conosciuto milioni di ragazze, e vorrei fare bella figura."
"Veramente sei la prima che li presento."
"Sul serio?" Dissi guardandolo.
"Sono serissimo."
"E perché sono la prima?"
"Non vuoi esserlo? Posso sempre portare una delle mie ex."
Incenerii lo sguardo e dissi "Vaffanculo Tom! Sei un idiota!"
"Dai sto scherzando Haley! È solo che sono un po preoccupato, è la prima volta che porto una ragazza in quella casa e volevo che fossi tu quella ragazza." Disse prendendomi la mano "Quindi smetti di preoccuparti."
"Il fatto di essere la prima persona che porti lì mi mette ancora più in ansia! E se dicessi cavolate? E se non li piaccio?"
"Non devi mica piacere a loro. Devi piacere a me."
"Ma voglio fare un po bella impressione che dici! Anche quando ti farò conoscere i miei genitori non vorresti fare bella figura?"
"Sì, quello è ovvio, ma tu stasera devi solo essere te stessa. Non cambiare solo perché vuoi apparire migliore, perché a me piaci così come sei. Voglio che tu ti comporti come la Haley che sei, non come la Haley finta che vuole fare colpo. Hai capito?"
"Sì."
"Comunque se vuoi fare colpo di nuovo anche su di me perché non ti metti questo?" Disse dandomi un vestito rosso cortissimo con tutta la parte dietro scoperta. Mi sembrava strano che non avesse ancora detto nulla riguardo a queste cose.
"Smetti cretino! Altro che figure di merda così Tom!"
Lui rise divertito e disse "Come ti pare, secondo me però stavi bene così."
Gli diedi una botta e alla fine presi dei vestiti, me li provai e ne presi uno bianco con una cintura nera intorno alla vita e presi anche quello rosso ma non lo feci vedere a Tom sennò mi avrebbe obbligato a metterlo.
Tornammo in hotel e mi iniziai a preparare.
Feci la doccia, mi misi l'intimo bianco e poi il vestito bianco e misi delle scarpe alte nere.
Mi truccai e mi lisciai i capelli.
Dovevo per forza fare una bella impressione, non potevo permettere che andasse a finire come l'ultima volta.
Ma non era colpa tua! Stava litigando con suo padre.
Si, lo so ma quella sera non è andata a finire bene.
Uscii dal bagno e dissi "Va abbastanza bene questo vestito?"
Tom spense la sigaretta buttandola e mi squadrò "Secondo me era meglio quello rosso, però stai benissimo lo stesso."
"Sei sicuro?"
"Sicurissimo. Allora, vuoi stare qui ancora un po o andiamo?"
"Che palle che sei."
"Non hai voluto prendere il vestito che ti avevo detto quindi.."
"Sei un coglione. Io il vestito rosso l'ho comprato, ma non lo metto stasera."
"Ma perché?"
"Perché tu vuoi di fuori di testa."
"E allora?"
"E allora ci sono i tuoi genitori e non credo che vogliano vedere che il loro adorato figlio è un imbecille."
"Così mi offendi."
"Dai andiamo su." lui rise e uscimmo dall'hotel per andare a casa dei suoi genitori.
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Sei il mio errore più bello
RomanceLei: Haley Mason, 17 anni, una ragazza bella e intelligente, una promessa ballerina, una famiglia grande e ricca che però non riesce a capirla. Una ragazza che fuori appare forte come una roccia ma che dentro è fragile come un cristallo, e ormai da...