Capitolo 22

1.7K 60 5
                                    

Haley Pov
Alla fine ieri sera mi ero addormentata prima di lui ma sentii che quando si addormentò mi prese la mano e dormimmo tutta la notte con le mani intrecciate.
La mattina dopo c'era la luce che entrava dalla finestra ma cercai di continuare a dormire ancora un po, e così feci finché non sentii delle voci.
"Guarda che coppietta felice."
"Steph levati di torno." Disse Christian con la voce impastata dal sonno.
Aprii gli occhi e mi girai verso di lui "Non trattarla male, è mia amica."
"Sono venuta a portarti i vestiti e la borsa Haley."
"Grazie Steph." Mi alzai di mala voglia e iniziai a camminare per la stanza dimenticandomi che nella stanza c'era Nick.
"Te la sei scelta bene la ragazza fratello."
"Lascia stare la mia donna! Tanto non te la da!"
"Christian!"
"Che c'è?" Scossi la testa e andai in bagno a cambiarmi.
Steph mi aveva portato un paio di jeans chiari e una maglietta a maniche corte bianca e nera e le dottor Martins nere alte.
Mi truccai con la matita, il mascara e il correttore che avevo dentro la borsa da ieri sera e poi cercai di sistemarmi i capelli.
Uscii dal bagno e vidi che erano già tutti pronti "Andiamo?"
Uscimmo dalla stanza e ci avviammo verso la prima lezione.
Christian mi prese gli orari e disse "Hai tutti i corsi con Nick oggi, e poi uno anche con Steph."
"Non ho corsi con te?"
"Domani e gli altri giorni si."
"Allora ci vediamo dopo " Mi baciò e si rivolse a Nick "Tienimela d'occhio!"
"Tranquillo fratello, ci penso io." Disse mettendo un braccio intorno alle mie spalle.
Mi sembrava di essere ancora a scuola con Dylan quando non avevo lezioni con lui ma con i suoi amici..
Lo vedi che vai sempre a pensare a lui?
Non è vero, stavo solo pensando.
Si, a lui.
Smettila, non voglio ascoltarti.
Fai come vuoi, tanto ho ragione io.
"Haley andiamo?"
"Oh si scusa "
"L'ansia del primo giorno piccola, vedrai che ti passerà presto."
"Lo spero."
Ci incamminammo verso la classe e Nick si mise negli ultimi due banchi in fondo alla classe nonostante ci fossero tanti posti liberi davanti.
Il banco vuoto rimase vuoto per la prima ora, la seconda ora la feci con Nick e Steph e all'ultima ora io e Nick ci rimettemmo in fondo e misi la borsa sul banco "Nick mi fai un massaggio? Mi fa male la schiena." dissi cercando di essere più convincente possibile facendo gli occhi a cerbiatto.
"Mi fai morire se mi guardi così. Dai su vieni qui " Disse indicando le sue gambe.
Mi misi a sedere sulle sue gambe e spostai i capelli da una parte.
"È libero qui?"
Alzai la testa e vidi un bel ragazzo con un bel sorriso che aveva una giacca del football e dietro di lui c'era una scia di ragazze che lo guardavano speranzose che si mettesse a sedere vicino a loro.
Aveva i capelli castani corti e gli occhi blu.
Guarda sembra Dylan!
Zitta coscienza!
"Sì, certo." Sorrise e si mise a sedere.
"State insieme?"
"No, siamo solo amici."
"Io sono Tom."
"Haley." dissi stringendogli la mano sorridendo.
Mi rimisi a sedere sulla sedia e continuai a guardarlo.
"Allora Haley, come mai qui?"
"Sono una ballerina.. E tu?"
"Gioco a football, sono il capitano."
"Ci avrei scommesso."
"Con chi sei in stanza?"
"Con Stephenie Kene."
"Oh.. Sei la coinquilina di Steph."
"La conosci?"
"Sì."
"E tu con chi sei in stanza?"
"Con un ragazzo della squadra.."
"Signorina Mason, dato che sa tante cose mi può dire di cosa stavamo parlando?" Chiese il signor Ericson incrociando le braccia al petto e guardandomi con aria di sfida.
Peccato che purtroppo avrei vinto io.
"Certo. Stava parlando del programma che svolgerà quest'anno in questo corso e che chi passerà bene in questo corso potrà passare a quello avanzato e potrebbe essere più vicino al corso di laurea."
Il professore e tutta la classe mi stava guardando sorpresa.
"Complementi signorina Mason, però voglio chiederle di non parlare più durante la mia ora."
"Sì certo mi scusi."
Il professore riprese a parlare del programma e Tom disse "Wow, come hai fatto?"
"Io amo questa materia e non l'ho mai studiata in vita mia per questo so di cosa stava parlando."
"Ti rendi conto che hai appena zittito l'unico che ha sempre ragione?"
"Non posso farci niente, ho un talento per queste cose." dissi ridendo.
"Sei simpatica, e anche molto carina."
"Grazie mille, anche tu sei molto carino."
Cazzo perché l'ho detto? Ma sono idiota per caso?!
"Ti ringrazio. Stasera c'è la prima partita della stagione, vieni?"
"Non lo so. Oggi volevo andare a fare un tatuaggio però facciamo così." Presi una penna e gli tirai su la manica della giacca "Ti scrivo il mio numero di telefono e mi mandi un messaggio quando inizia la partita così faccio in modo di esserci okay?"
"Okay, fai pure bellezza." Disse allungando il braccio.
Gli scrissi il numero e ci misi il nome.
"Mi sarei ricordato il tuo nome."
"Non si sa mai. Hai milioni di ragazze che ti girano intorno e non sono la prima a scriverti il numero sul braccio."
"Nahh. Troppa apparenza piccola."
Suonò la campanella e una ragazza si avvicinò al suo banco e io dissi "Tu dici?"
La ragazza si spostò una ciocca dietro l'orecchio e disse "Ciao Tom come stai?"
"Bene tu?"
"Bene. Stasera giochi?"
"Certo, come ogni volta."
"Già che stupida. Allora ci vediamo."
"D'accordo." la ragazza se ne andò e dissi "Come si chiama?"
"Non lo so, è la prima volta che la vedo."
"Non fai una bella impressione così."
"Dai sto scherzando. Io ti mando un messaggio, ma tu rispondi, me lo prometti?"
"Uhm non lo so."
"E dai, dammi un'opportunità"
"E se stessi con qualcun'altro?"
"Mi renderesti molto triste piccola."
Non so come era la situazione con Christian, lui diceva che ero sua ma non so se volevo esserlo.
"Tranquillo, non sto con nessuno."
"Allora ci sentiamo per stasera piccola. Ti voglio vedere sugli spalti inteso?"
"Ci provo." Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Quando ero con Christian da sola gli dissi "Stasera andiamo a vedere la partita?"
"Sì, se vuoi."
"Grazie."
"Haley andiamo?"
"Sì, sennò facciamo tardi."
Salutai i ragazzi e io e Steph andammo al negozio dove facevano tatuaggi.
"Ho incontrato un ragazzo fantastico."
"Chi è?"
"Sì chiama Tom, è il capitano della squadra di foofball."
"Tom?"
"Sì, è molto gentile."
"Se lo dici tu.."
"Cosa è successo tra di voi?"
"Siamo stati insieme un po di volte ma niente di più."
"Sicura?"
"Certo. Ma Christian?"
"Dice che sono sua ma non so se voglio tutto questo, o almeno non ora.."
"Capisco. Approfitta di questo tempo per capire e poi guarda."
Le sorrisi e dopo che si fece il tatuaggio toccò a me. Mi ha fatto un po male però è una cosa importante per me, dovevo farlo per forza.
Era venuto benissimo e speravo che Carter avesse capito che quella lettera era dedicata a lui.
"Mi piace."
"Anche il tuo è bello."
"Grazie" Si era fatta tatuare una frase in giapponese sul polso ed era stupenda.
Mi vibrò il telefono e lessi il messaggio:
Ciao piccola sono Tom. La partita è alle 6.30, vieni? Ti aspetto sugli spalti bellezza.
Sorrisi e lo feci vedere a Steph che disse "Andiamoci senza Christian e Nick, sennò faranno domande."
"Va bene."
Risposi al messaggio:
Va bene. Quando sarai in campo se non mi vedrai prima guarda verso gli spalti, mi riconoscerai subito.
Dopo qualche minuto rispose:
Ti riconoscerò subito bellezza.
Parlammo con Christian e Nick che dopo mezz'ora buona ci lasciarono andare da sole alla partita. Si, come se avessimo tre anni.
Quando arrivammo ci mettemmo a sedere sugli spalti giusto in tempo per vedere l'inizio.
Non ci ho mai capito niente nel football per questo mi misi a fare le domande a Steph.
"Dylan non giocava?"
"Sì, ma i primi anni, quando l'ho conosciuto aveva smesso. Però Carter giocava."
"Tuo fratello giocava e tu non sai niente di football?"
"No perché me lo spiegavano i suoi amici che non giocavano."
"Sei un caso perso." Disse ridendo.
Scrollai le spalle e risi.
L'unica cosa che capii era che avevano vinto e rimanemmo sugli spalti aspettando io Tom e Steph aspettava il suo amico.
Ecco perché non voleva essere accompagnata da Nick.
"Bellezza." Mi girai e vidi Tom "Lo vedi che sono venuta?"
"Lo so che saresti venuta." Disse sorridendo.
Il tipo dietro di lui andò verso Steph e li diede un bacio sulla guancia mettendogli il braccio intorno alle spalle.
"Haley lui è Chase, Chase lei è la mia coinquilina Haley."
Gli strinsi la mano e disse "Allora, queste due belle ragazze vogliono venire a cena con noi?"
Guardai Steph che accettò e dissi "Sì, dove?"
"A casa mia. Prendiamo qualcosa da portar via e andiamo a mangiare a casa mia."
"Va bene."
"Dove avete la macchina?"
"Non l'abbiamo, siamo venute a piedi."
"Steph vieni con me? Tom porta Haley."
"Haley va bene?" Disse Steph.
"Certo, nessun problema."
Steph sorrise e andò con Chase verso la sua macchina e io feci lo stesso con Tom.
Nel viaggio per arrivare a casa di Chase io e Tom ci conoscemmo un po meglio e scoprii che anche lui aveva quasi 21 anni e quando mi chiese quanti anni avevo io risposi "Ne ho 17.. So cosa stai pensando, sono troppo piccola vero?" Volevo vedere come reagiva.
Lui mi guardò sorpreso e disse "Perché? L'età non fa la differenza, o sbaglio? Non hai mai frequentato nessuno più grande di te?"
Anche troppi.
"Sì, il mio ex aveva quasi vent'anni e l'ultimo che ho frequentato aveva la tua età."
"Lo conosco?"
"Sì, però non ci frequentiamo proprio, siamo solo amici."
"Chi è?"
"Christian Reynolds."
"Ah, si lo conosco.. Come lo conosci?"
"Perché sua sorella stava con mio fratello qualche anno fa."
"Capisco."
"Non provo niente per lui." dissi più a me stessa che a lui.
"Mi fa piacere."
"E tu invece? Frequenti spesso ragazze appena maggiorenni o che non lo sono ancora vero?"
"No di solito quelle che non sono maggiorenni no. Non posso fare cose." Disse sorridendo.
"E allora perché esci con me?"
"Sei diversa dalle altre."
"Sono maggiorenne, non ho 17 anni."
"Fa piacere, almeno puoi bere."
"In realtà devo aspettare di compiere ventun'anni però non so cosa stai pensando ma purtroppo per te reggo bene l'alcool."
"Non farei niente lo stesso, o almeno non per ora.."
"È già positivo."
"Cosa?"
"Il fatto che tu ti sforzi per aspettare." dissi ridendo.
"Ti conosco da poco ma stavolta mi sembra diverso."
Tom svoltò in un angolo e vidi la casa di Chase, era enorme.
"Bella casa."
"Visto?"
Scendemmo di macchina ed entrammo in casa dove c'era già la roba sul tavolo.
"Vai sempre a due mila quando guidi e stasera che muoio di fame vai a due?"
"Scusa, stavo approfittando del tempo da solo con lei prima di venire qui con voi pazzi."
"Fanculo Tom." Disse Steph ridendo "Bianco o rosso?"
"Bianco."
Diede il bicchiere di rosso a Tom e poi a me e facemmo un brindisi.
"E il vero alcool dov'è?"
"Prima mangiamo e poi dopo beviamo, non si beve a stomaco vuoto."
Wow, che ragionamento intelligente.
Avevano preso il cinese e ci mettemmo a mangiare parlando tra di noi di cose normali.
"Domanda ad Haley, perché sei qui all'università? Sei un talento in cosa?"
"Nella danza. So che potete pensare che è da bambine ma io ci vivo ballando."
"Ci fai un balletto dopo?"
"Non il tipo che volete voi." dissi bevendo un po di vino.
"E dai!"
"Mi dispiace ma no, e poi dove ballo?"
"Qui sopra." Disse Chase mettendo una mano sul tavolo.
"Nemmeno per idea Chase, potrei darti un'idea sbagliata."
"Scopriamolo no?"
"Nah. Semmai un'altra volta."
"Ci conto bella."
Dopo un po iniziammo a bere e prima di svenire brilli per terra io e Steph tornammo al dormitorio e ci addormentammo quasi subito.

Dylan Pov
Ero arrivato in Minnesota da un'ora e sentivo già la mancanza di Los Angeles.
Mia madre si era fatta una nuova vita. Adesso, al contrario di quando ero bambino, alloggiava in una casa nel quartiere più ricco della città.
Bussai alla porta e mi venne ad aprire abbracciandomi.
"Dai mamma su.."
"Tesoro da quanto tempo non ti vedo! Vieni entra."
Mi fece entrare e mi misi a parlare con lei.
"Ho parlato con tuo padre un po di tempo fa.."
Con mio padre? Non ci parlerà da quando si sono separati, cosa c'era di così importante?
"Non mi devi dire niente tesoro?"
"No e tu? Ti sei data alla bella vita?"
E in quel momento entrò un tipo con una ragazza che sembrava palesemente incazzata.
"Ciao amore. Lui è mio figlio Dylan"
"È un piacere conoscerti, io sono Jack e lei è mia figlia Rosie. Tua madre mi ha parlato molto di te."
"Piacere mio."
"Allora, mi stavi dicendo?"
"Io me ne vado di sopra!"
La ragazza andò via e Jack disse "Mi scuso per il suo comportamento."
"Nessun problema."
"Io torno tra poco okay?"
Rimanemmo da soli e mia madre disse "Okay, tuo padre mi ha parlato di una ragazza che gli hai presentato e.."
La fermai subito "Mamma, ci siamo lasciati, te l'avrei presentata sennò.."
"No Dylan, non dico di quello.. Perché vi siete lasciati? Cosa hai fatto?"
"Niente." Perché deve essere sempre colpa mia? "Ci siamo lasciati perché lei è andata a New York per studiare."
"Ma non era più piccola?"
Ma sapeva tutto?
"Sì, ha ricevuto una borsa di studio e doveva andarci.."
"Balla?"
"Sì mamma balla. È lì per quello."
"Dove l'hai trovata una ballerina Dylan? Non ti è mai piaciuta la danza."
"L'ho conosciuta a scuola. Non mi piace la danza ma lei sì."
"Mi dispiace tesoro.."
"No, basta. Ci siamo lasciati, sono qui per non permettere a me stesso di partire per New York.."
"Perché non  vuoi andare da lei?"
"Perché abbiamo fatto tanti casini.."
"L'hai mandata tu là, tu non volevi che lei andasse ma l'hai lasciata andare lo stesso."
"Sì. Perché ti sembra così strano?"
"Non è da te."
"Va bene va bene. Vado a posare la roba okay?"
"Prima stanza a destra."
"Grazie."
Salii le scale e quando ero in camera entrò Rosie.
"Ciao. Scusa per prima. Benvenuto a casa mia."
"Grazie."
"Ti ho sentito parlare con tua madre.. Scusa. Se hai bisogno di qualcosa fammi sapere." stava per chiudere la porta e dissi "Niente.. Posso farti una domanda?"
"Sì." richiuse la porta e si mise a sedere sulla sedia "Che succede?"
"Secondo te perché le ragazze ti lasciano quando entrano al college?"
"Non lo so. Avere una relazione a distanza farebbe fare solo tante cazzate. E potrebbe pensare che tu stia con un'altra persona mentre lei è via e sta facendo di tutto per non andare con altri."
Era vero? Haley mi ha voluto lasciare perché pensava che sarei andato con un'altra ragazza?
"E quindi.."
"Vuole la libertà per un po di tempo. A che college è?"
"A New York, al college di danza."
"Ah, mi piaceva quella scuola."
"Ci sei stata?"
"Ci va il mio ex."
"Oh.."
"Secondo me però dovresti andare da lei."
"Non mi vuole."
"Lo ha detto lei?"
"Sì."
"Allora ti vuole." Sorrise e lasciò la stanza.
E se aveva ragione? Se mi voleva davvero? E se invece ha trovato qualcun'altro?
Cazzo, sto confondendo tutte le idee.
Per ora voglio stare un po di tempo qui e vedere come va.

Sei il mio errore più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora