Capitolo 25

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Haley Pov
I giorni stavano passando e domani la scuola sarebbe finita e poi sarei partita con Steph.
Ero davanti all armadio ormai da due ore buone a cercare un vestito per stasera per uscire con Tom.
Sarei dovuta uscire con lui già prima ma con il fatto degli allenamenti non ci ero ancora uscita.
Dopo vari vestiti buttati sul letto, con Steph decisi di mettermi un vestito blu con delle spalline non molto spesse e il vestito non era molto attillato e arrivava fino alle ginocchia.
Misi delle scarpe blu e una borsa anch'essa blu e verso le 7.30 bussarono alla porta, doveva essere arrivato.
"Ciao." dissi aprendo la porta.
"Ehi. Sei stupenda."
"Grazie, anche tu non sei male." dissi ridendo. In realtà era veramente stupendo, aveva una camicia nera e dei jeans strappati, era meraviglioso.
Cazzo Haley svegliati!
"Andiamo?"
Annuii e andammo verso la sua macchina e dopo un po arrivammo a un ristorante.
"Spero che ti piaccia il cibo italiano."
"Stai tranquillo, mangio qualsiasi cosa."
Si mise a ridere e ci mettemmo a sedere a un tavolo e ordinammo da mangiare.
Anche Dylan mi portava sempre a mangiare italiano..
E basta! Sei con un figo assurdo e pensi ancora a lui? Smetti e goditi la serata!
La mia stupida coscienza aveva ragione, dovevo smettere di farmi tanti problemi e dovevo godermi la serata.
Arrivò da mangiare e mentre mangiavamo lui disse "Grazie Haley."
"Di cosa?" Dissi guardandolo senza capire.
"Per avermi fatto tornare in squadra."
Ora ero parecchio imbarazzata, cazzo avevo chiesto al coach di non parlargliene. Diventai un po rossa e abbassai lo sguardo "Gli avevo chiesto di non dirlo." dissi cercando di metterla sull'ironica.
"Infatti non me lo ha detto lui."
"E allora come fai.."
"Quando tu eri a parlare con lui io stavo per fare la stessa cosa. Ho visto la porta semi aperta e ti ho visto dentro a parlare con lui."
"Non potevo permettere che tu perdessi il posto nella squadra per colpa mia."
"Haley non mi importava se non avrei giocato. In quel momento la cosa importante era che tu stessi bene."
"Perché? In fondo non ci conosciamo da molto, perché sei rimasto li quando sapevi che dovevi allenarti?"
"Te l'ho detto. Provo qualcosa per te, non sei come tutte le altre e si, sarei stato anche disposto a prenderle da tuo fratello pur di starti vicino." disse sorridendo e io risi.
"Grazie Tom."
Lui sorrise e dopo aver finito di mangiare mi portò su un grande edificio, da li si vedeva tutta New York.
"È stupenda! Scommetto che ci porti tutte qui."
"No, giuro che sei la prima. Ho una cosa per te."
Disse con una busta in mano. Non l'avevo notata, molto probabilmente l'aveva messa qui prima di venirmi a prendere.
"Cos'è?"
"Voglio ringraziarti per quello che hai fatto facendomi tornare in squadra."
Mi diede la busta e vidi una maglia da football della scuola con il suo numero dietro e con su scritto il suo cognome.
"Vorrei che tu la mettessi domani e alle partite. Dice che porti fortuna.. Di solito la mettono le fidanzate dei giocatori ma ho pensato che se Steph mette quella di Chase e non stanno insieme potresti metterla anche tu. L'ho sempre conservata per una persona che fosse importante per me e quando ho iniziato a provare qualcosa per te ho subito pensato che quella persona importante potessi essere tu."
Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me. Nessuno mi aveva mai definita importate, tutti ci provavano e basta per avere sempre qualcosa in cambio invece lui no. Lui ha aspettato e ora mi chiede di mettere la sua maglia perché sono importante per lui.
Non era da me fare subito il primo passo ma questa volta ci stava proprio.
Senza dire niente mi avvicinai a lui e lo baciai.
Sembrava sorpreso ma non rifiutò il bacio.
"Quindi direi che è un si?"
"Direi proprio di si. È un si per tutto."
Cazzo perché l'ho detto? E se con questo discorso si stesse riferendo solo alla maglia? Che idiota che sono!
"Tutto tutto?"
"Dipende da cosa."
"Vuoi stare con me?"
"Sì." Mi baciò felice della risposta e dissi "Ora le tue amichette mi odieranno."
"Non mi interessa."
Mi baciò di nuovo e verso l'una mi riportò al dormitorio.
La mattina quando mi svegliai parlai subito con Steph della novità e disse "Sono felice, almeno ora odieranno un po anche te." e ci mettemmo a ridere.
Verso le 6 ci preparammo per andare alla partita e sotto la maglia di Tom mi misi un top corto e come pantaloni misi dei jeans stretti strappati e le converse alte bianche.
Mi truccai e lasciai i capelli lisci e andammo alla partita.
Appena arrivammo vidi che c'era già un sacco di gente e io e Steph ci mettemmo a sedere nei primi posti liberi che trovammo.
La partita era iniziata già da un po ma più la guardavo più di football non ci capivo un cazzo.
Povero ragazzo, ha una fidanzata ritardata!
Vaffanculo coscienza di merda!
"Chi sei tu? Perché hai la maglia di Tom?" Disse una ragazza con la divisa da cheerleader. Doveva essere la ragazza di cui mi aveva parlato Tom ieri sera dicendo di lasciarla perdere. Però dato che non ascolto mai ora mi volevo divertire.
"Io sono Haley, non hai ancora sentito parlare di me?"
"No, ora mi dici perché hai la maglia del mio ragazzo?!"
"Del tuo ragazzo? Semmai vorrai dire del mio ragazzo!"
"Tom non starebbe mai con una come te."
"Infatti con una troia come te si? Ma fammi il piacere!"
"Kyla levati di torno, lasciala stare ti conviene." Disse Steph.
"Steph nessuno ti ha chiesto niente! Io sto parlando con questa troia qui!"
Povera ragazza, non sa chi si è messa contro.
Mi alzai in piedi, ormai tanto ero incazzata quindi tanto vale dimostrare alla ragazza qui cosa ero capace di fare.
In quel momento arrivò Tom, non mi ero nemmeno accorta che la partita fosse finita.
"Che fai? Vai a cambiarti no?"
"Cosa stai facendo?" Disse guardandomi negli occhi per capire cosa stessi facendo.
"Amore mio chi è questa ragazza? Perché li fai indossare la tua maglia? Quella è destinata a me!"
"Da quando sarei tuo scusa? Forse prima ma ora non proprio."
"Cosa c'è che non capisci nelle parole TOGLITI DI TORNO?!" Dissi incazzandomi leggermente.
"Sei tu che non capisci! Tom è mio e non sta con una troietta del genere come te!" Disse buttando per terra quello che aveva in mano e io mi incazzai ma venni fermata prima di fare casini.
"Haley cazzo fermati."
"No Tom che schifo sei tutto sporco." dissi pulendomi i pantaloni che mi aveva appena sporcato.
La ragazza se ne andò via incazzata dicendo che l'avrei pagata cara per averlo toccato.
"Stai bene? Che ti ha detto?"
"Niente di che. So difendermi Tom."
"Lo so ma.."
"Niente ma. Vai a cambiarti così poi andiamo via."
Mi baciò e andò negli spogliatoi e quando lui e Chase uscirono andammo a casa di Chase a mangiare e il giorno dopo purtroppo io e Steph partimmo per Chicago.
Saremmo rimaste li due settimane, cioè per tutte le vacanze invernali.
Casa di Steph era grande e quando entrammo dentro una ragazza di qualche anno più grande di noi ci invitò ad entrare ma non sembrava molto felice di vedere Steph.
"Haley non ti ho proprio raccontato le cose come stanno.."
"Cioè?"
"Come puoi ben notare lei non è mia madre, lei è la nuova fidanzata di mio padre."
"Oh.. E tua madre?"
"Mia madre se ne è andata e non la vedo da quasi due anni."
"Scusa Steph non lo sapevo.. Mi dispiace tantissimo."
"Non preoccuparti, sono andata avanti. Però se non ti dispiace qui non ci staremo mai. Io sto spesso con mia nonna."
"Nessun problema."
"Grazie per essere venuta qui per queste vacanze."
"Figurati. Però quando devo andare a prendere il diploma per le vacanze primaverili e estive vieni a Los Angeles con me." dissi sorridendo.
"Mio padre non mi manderà mai a Los Angeles." Disse ridendo.
"Ci penso io.."
"Ma allora è vero che quando torniamo a New York partecipi a Miss Dance Of America?"
"Sì, lo ho promesso alla mia insegnante, spero che mi prendano."
"Sono così felice! Sapevo che avresti accettato alla fine. Ti devono prendere."
"Lo spero."
Continuammo a parlare per un po e poi andammo un po in giro per Chicago.
Il giorno di Natale fu strano, era la prima volta che non lo festeggiavo a casa mia con i miei genitori e con i parenti.
Il padre di Steph volle che almeno per la cena di Natale rimanessimo a casa e Steph lo accontentò.
Mentre eravamo a cena vidi che la ragazza del padre di Steph mi stava guardando.
"Marcus perché mi sembra di aver già visto questa ragazza?"
"Perché forse è qui da una settimana?" rispose ovvia Steph.
"Stephenie!"
"Che c'è?" Marcus la guardò sospirando e questa ragazza disse "Ecco dove ti ho vista! Ti ho visto al matrimonio di un amico."
Mi misi a pensare quando ero stata a un matrimonio ma non mi veniva in mente.
"Sì, certo ora ho capito. Tu sei la fidanzata di Dylan Campbell! Ecco dove ti avevo vista, al matrimonio di suo padre!"
Sentire il suo nome mi faceva male, mi faceva stare male, mi faceva pensare a quei momenti con lui.
Steph mi guardò e disse "Va tutto bene?"
"Sì, non me lo aspettavo e basta."
"Mi dispiace cara ma mi sa che hai sbagliato persona, lei è la ragazza del capitano della squadra di foofball del college!"
"No, non ha sbagliato persona. Quando mi ha visto stavo davvero con questo ragazzo."
Marcus si accorse di aver detto qualcosa di sbagliato e disse "Oh mi dispiace." Gli sorrisi e dopo cena iniziarono a scambiare i regali.
Io avevo fatto il regalo solo a Steph e anche quando Steph mi diede il suo, un braccialetto d'oro, Marcus mi diede una busta.
"Che cos'è?"
Non rispose ma sorrise fiero.
La aprii e iniziai a leggerla.
Congratulazioni signorina Mason, l'abbiamo selezionata per partecipare all'audizioni di Miss Dance Of America.
La invitiamo a Miami il giorno 30 gennaio dalle 9 di mattina allo studio televisivo.
Si ricordi che all'audizione è richiesto di ballare il pezzo eseguito agli ultimi nazionali fatti.
Ancora congratulazioni e ci vediamo a Miami.
I giudici del concorso.
O cristo non ci potevo credere, mi avevano preso davvero.
"Allora?"
"Mi hanno preso Steph, mi hanno preso!"
Ci alzammo e iniziammo ad urlare abbracciandoci.
"Congratulazioni Haley."
"La ringrazio tanto, grazie mille."
Dovevo chiamare Carter, volevo che lo sapesse, poi dovevo chiamare anche Abby. Mi scusai e io e Steph andammo nella sua stanza e chiamai Carter.
Rispose quasi subito "Sorellina."
"Carter non ci crederai mai."
"A cosa?"
"Carter mi hanno preso!"
"Dove?"
"Parteciperò a Miss Dance Of America Carter!"
"Sei davvero seria sorellina?"
"Serissima! Il padre di Steph mi ha appena dato la loro lettera."
"Haley sono felicissimo per te.."
"Aspetta non ho finito. Voglio che tu venga con me all'audizione Carter."
"Perché?"
"Perché sei mio fratello, e avrò bisogno di te lì."
"Va bene. Quando torni a New York fammi sapere le date e tutto e farò il possibile per esserci."
"Grazie Carter. Ora vado ti voglio bene."
"Anche io." ed attaccai.
Chiamai anche Abby che era felicissima e mi disse "Tesoro ma il pezzo lo ricordi?"
"Più o meno si."
"Credo che Maddie abbia il video, fattelo mandare."
"Okay quando torno a New York glielo chiedo."
"Sono così fiera di te tesoro."
"Grazie Abby e scusa se ti chiamo il giorno di Natale."
"Figurati tesoro, per queste cose mi puoi chiamare sempre. Ti voglio bene tesoro mio."
"Anche io." Buttai giù e poi tornammo di sotto.
A Tom lo avrei detto lunedì quando saremmo tornate a casa.
Lui era di Miami quindi non credo che avrebbe avuto problemi a venire con me, o almeno lo spero.
Passammo dei giorni stupendi a Chicago e un po ci dispiaceva ma avevo promesso a Tom che saremmo tornate per passare capodanno insieme.
Io e Steph ci ritrovammo davanti alla porta di Tom e Chase e io quando lo vidi li saltai addosso come una scema.
"Mi sei mancata piccola." Disse baciandomi "Anche tu."
Entrammo in stanza e Chase disse "Vi siete divertite a Chicago senza di noi?"
"Sì, e voi? Siete rimasti entrambi fedeli?" Chiese Steph a entrambi facendomi ridere.
"Certo che si."
Tirai fuori la lettera e andai da Tom e dissi "Guarda un po amore." e gli diedi la lettera.
"Ti hanno preso?"
"Sii."
"Sono così fiero di te amore mio." Disse abbracciandomi "Vieni con me?"
"E me lo chiedi pure? È a Miami, a casa mia, ovvio che vengo."
Lo baciai felice della sua reazione.
Queste sarebbero state di sicuro delle settimane difficilissime e non potevo perdere tempo.
Il mio primo capodanno con Tom andò benissimo e qualche giorno dopo, quando i corsi riniziarono decisi di chiamare Maddie per chiederle il video ma mentre stavo per digitare il suo numero bussarono alla porta.
Andai ad aprire "Gemellina mia!"
"Al!" Dissi aprendo la porta del tutto e abbracciandola.
"Allora, oltre al ragazzo, altre novità?"
"Si." Le diedi la lettera e quando la lesse urlò e mi abbracciò.
Mi disse che non sarebbe potuta venire ma era felicissima per me.
Se ne andò prestissimo e quindi chiamai Maddie.
"Ciao Maddie."
"Ciao Haley."
"Maddie ti volevo chiedere una cosa.."
"Cioè?"
"Per caso hai il video del mio assolo alle nazionali?"
"Sì, te lo devo mandare?"
"Se potessi si."
"Allora te lo mando subito. Quando torni qui?"
"Non lo so.. Ti è arrivato il mio regalo?"
"Sì, grazie mille. Il tuo te lo do quando vieni qui va bene? Te lo voglio dare di persona."
"Va bene. Nessun problema. Ho una bella notizia piccoletta mia."
"Parla."
"Parteciperò a Miss Dance Of America."
Sentii un urlo e dovetti allontanare dal telefono per non rimanere stordita.
"Davvero?"
"Sì."
"Ti guarderò di sicuro in TV e finirò di sicuro tutti i miei soldi per votarti."
"Grazie tesoro."
"Ora devo andare a lezione purtroppo."
"Anche io tra poco. Allora ci sentiamo, ti voglio bene piccola."
"Anche io sorellona."
Attaccai il telefono al computer e guardai il video.
Lo ricordavo abbastanza bene e notai una cosa strana.
Per tutto il pezzo non ho mai guardato i giudici, guardavo qualcosa davanti a me.
In quel momento entrò Steph che si mise a guardare il video con me.
"Steph volevo fartelo vedere alle audizioni!"
"L'ho già visto tanto. Ero lì.
La guardai sorpresa e lo rimisi.
Più lo guardavo più mi rendevo conto che in tutta l'esibizione non ho mai guardato i giudici ma guardavo verso la porta.
Purtroppo però alla porta c'era Dylan. Lo avevo proprio davanti e guardavo solo lui, e nel video si notava perfettamente.
"Voglio proprio vedere come ballerò quel giorno." dissi mettendomi le mani sul viso.
"Smetti Haley, sei una grande ballerina e quel giorno non hai vinto il titolo perché c'era lui lì."
"E se fosse stato così? E se quando ballerò non lo farò come quando c'era anche lui?"
"Sì lo capisco, forse farti ballare quel pezzo non era proprio la cosa migliore ma ora devi solo fare un piccolo sforzo e fare quel pezzo guardando Tom immaginandolo Dylan."
"Ci devo provare lo so.. Ma poi farò solo pezzi di lyrical, basta pop!"
Steph si mise a ridere e io continuai a segnare dei passi che di sicuro non mi sarei mai ricordata senza nemmeno scriverli.
Qualche ora dopo andai nella palestra della scuola e feci vedere il video a Cathie e lo iniziai a provare cercando di ricordare i passi.
"C'erano i giri dopo la rovesciata."
Ma perché non riesco a ricordarlo? "Puoi mettere la musica? Così forse mi viene più spontaneo farlo?"
Cazzo l'avevo creata io questa coreografia, con la musica dovevo ricordarla per forza!
Mise la musica e stavolta la ricordai tutta "Brava Haley, stavolta mi è piaciuta. Quando fai i giri però tieni il braccio più alto, proprio sopra la testa capito?"
Annuii e disse "Puoi andare se vuoi, riproviamo domani."
La ringraziai e mentre lei se ne andava io staccai il computer e la misi dentro la borsa e andai addosso a una persona.
"Scusa."
"Oh, ecco la mia rivale! Cosa vuoi dimostrare così?" Che palle questa ragazza. Diventerei cheerleader solo per farle abbassare la cresta.. Ma che cazzo dico? Ma sono imbecille per caso?
"A te proprio niente! Ora me ne devo andare se ti levi di qui!"
"Senti a me nessuno risponde male!"
"Mi dispiace, mi sa che quest'anno le cose sono cambiate!" Dissi spostandola per tornare nella mia stanza.
Non mi posso definire una persona gelosa ma certe cose proprio mi fanno incazzare. Certo non ho mai fatto a botte per un ragazzo, e non ho intenzione di farlo, ma se una persona mi sfida io devo accettare solo per dimostrare di essere la migliore, anche se questo a volte non è stato proprio dalla mia parte.
Ai ragazzi piacciono le ragazze competitive ma fino a un certo punto però, infatti prima di fare cazzate devo capire fino a che punto a Tom piacciono questi tipi di ragazze.
Non posso perdere le persone per colpa della competizione, non di nuovo.

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