Capitolo 18

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Haley Pov
Il giorno della partenza era arrivato. Stanotte avevo dormito pochissimo e infatti verso le sei e mezza mi andai a fare una doccia e mi vestii sistemando le ultime cose nella valigia.
Questa stanza sembrava così vuota, avevo lasciato pochissima roba qui.
Nella valigia misi le foto che erano attaccate al muro e ci misi le ultime cose che mi servivano.
Ero sicura che tutti dormivano perché l'aereo lo avevo alle 11 quindi bastava essere in aeroporto alle 10.
Presi le chiavi della macchina e andai alla scuola, e con le chiavi che Abby mi aveva dato per ogni evenienza aprii la porta.
Quando entrai fui sommersa da una marea di ricordi.
Mi ricordo ancora il giorno che ero entrata qui dentro per la prima volta.
Avevo 3 anni, ero con mia madre e quando vidi per la prima volta Abby ebbi un po di paura ma col tempo passò tutto e nel giro di qualche mese mi ritrovai a considerarla come una mamma. Quando nella squadra entrarono le altre ragazze presi subito confidenza con tutte, mamme comprese.
Entrai nello studio e rividi tutti quei momenti passati insieme a loro.
Guardai lo specchio dove c'era ancora la piramide, toccai la foto di me in cima alla piramide, mi sarebbe mancato tutto questo.
Andai nello studio di Abby e vidi tutte le foto e vidi che aveva molte foto con me quando ero piccola. Lei non è mai stata solo un insegnante, lei è stata molto di più di quello.
Verso le 9 mi asciugai tutte le lacrime e uscii per l'ultima volta dalla scuola, dalla mia scuola.
Tornai a casa e quando aprii la porta vidi che Carter era già in piedi insieme ai miei che però se ne andarono quasi subito.
"Non riescono nemmeno a stare con me prima che io parta."
"Lo so, ma ci sono io."
"Per fortuna." dissi sorridendo.
"Vuoi andare in aeroporto?"
"Sì."
"Ti aspetto in macchina."
Annuii e mi guardai un pò intorno per lasciare impressa nella mia memoria la casa.
Salii in macchina e andammo in aeroporto.
Vidi che c'erano già Abby e le ragazze, Dylan non c'era ancora.
"Abbiamo un piccolo regalo per te tesoro." Disse Christi dandomi un pacchetto grande.
Lo scartai e vidi che era una cornice con la nostra foto tutte insieme che avevamo fatto ieri per l'ultimo pezzo che avevamo fatto.
"Grazie mille, davvero."
Christi spronò Maddie ad avvicinarsi e mi diede una busta.
Le sorrisi e la aprii, era una piccola lettera e poi c'era una foto.
"Puoi leggerla sull'aereo."
"No, sennò non ti posso ringraziare." sorrisi e lessi 'Cara Haley, ti voglio ringraziare per tutto quello che hai fatto per me. Sono cresciuta con i tuoi insegnamenti, sono cresciuta con te considerandoti come una sorella sperando che lo pensassi anche tu. Sarà difficile vedere andare via mia sorella, se posso definirti così, e mi mancherai veramente tantissimo. Ti voglio tanto bene e spero che tu ti ricorderai sempre di me, e ogni tanto torna a trovarmi. Ti voglio tanto bene sorella' poi presi la foto e mi misi a piangere.
Lei, nonostante fosse piccola, era una delle bambine con cui avevo legato meglio ed ero felicissima che mi considerasse come una sorella.
Mi avvicinai e la presi in collo abbracciandola.
"Tesoro mio non ti dimenticherò mai. Non dimentico la mia sorellina."
"Ti voglio bene Haley, mi mancherai tantissimo."
"Anche tu tesorino mio." dissi tra le lacrime.
La voce metallica annunciò che le persone che sarebbero andate a New York dovevamo salire sull'aereo.
Le salutai tutte una per una, salutai Abby che disse "Rappresenta bene il mio nome tesoro."
"Sempre. Farò sempre parte della Abby Lee."
"Vieni a trovarci ogni tanto."
"Tornerò il prima possibile, lo giuro."
"Buon viaggio tesoro."
"Grazie Abby, grazie veramente di tutto."
Poi andai verso Carter e lo abbracciai piangendo.
"Piccola quando avrai bisogno di me alza quel telefono e prenderò il primo volo inteso?"
Mi era stato lontano tanto tempo per via del coma e pensare che ora me ne sarei andata io faceva male.
"Non so come farò senza di te Carter."
"Ti verrò a trovare presto."
"È una promessa?"
"Certo tesoro."
"Signorina Mason, è pronta?"
Mi asciugai le lacrime e annuii.
Presi la valigia e mi girai indietro tante volte, non potevo credere che non fosse venuto.
Mi girai un'ultima volta e lo vidi tirare un pugno contro una colonna e dissi "La prego, può aspettare solo un secondo?"
"Vada pure." Lasciai li la valigia e corsi dicendo "Dylan!"
Mi vide e mi venne incontro. Gli saltai addosso e lo baciai un'ultima volta "Ti amo."
"Anche io."
Scesi "Addio Dylan." dissi iniziando a piangere.
Mi allontanai per non avere ripensamenti.
Mi girai un'ultima volta e li vidi tutti lì, tutta la mia famiglia, tutta la mia vita era lì.
Sorrisi a tutti e salii sull'aereo.
Dopo quasi 5 ore sull'aereo arrivammo a New York dove ad accoglierci c'era una macchina nera che era lì per portarci al campus.
"Se non le dispiace ho deciso di metterla in stanza con mia figlia, potrebbe aiutarti a conoscere New York e tante altre cose."
"Certo, va benissimo, ha fatto anche troppo per me."
Sorrise e riprese a leggere dei fogli mentre io guardavo fuori dal finestrino. Da ora in poi questa sarebbe stata la mia nuova vita.
Quando arrivammo al campus il signor Kene mi diede le chiavi e mi disse dove si trovava il dormitorio scusandosi varie volte per non potermi accompagnare.
Quando arrivai davanti alla porta presi un gran respiro ed entrai.
La stanza era abbastanza in ordine e sul letto c'era una ragazza che doveva avere più o meno un anno più di me con i capelli rosso fuoco raccolti in uno chignon fatto alla bella e meglio che aveva gli occhi puntati sul libro.
Quando mi vide chiuse il libro e si alzò per presentarsi.
"Ciao tu devi essere Haley giusto?"
"Sì, è un piacere conoscerti."
"Io sono Stephenie ma tutti mi chiamano Steph. È un piacere conoscerti, mio padre mi ha parlato molto di te" Disse con un sorriso "Allora benvenuta in questa università, però voglio dirti una cosa importante."
"Cioè?" Dissi mettendomi seduta sul mio nuovo letto.
"Nessuno apparte i miei amici sanno che sono la figlia del rettore quindi se te lo chiedono non dirlo okay?"
"Certo, nessun problema."
"Stasera i miei amici danno una festa, ti va di venire almeno te li presento?"
Una festa? Forse non era proprio il massimo ma accettai lo stesso "Sì, perché no, sarà divertente conoscere qualcuno di nuovo."
"Domanda importante. Per caso sei fidanzata?"
Sinceramente non saprei cosa dire di me e Dylan.
Io non sopporto molto la distanza e non avevamo parlato di continuare a stare insieme quando sarei venuta qui.
"Beh sinceramente non so come definire la relazione."
"È a distanza?" Annuii "Ahia quelle sono un casino. Vabbe lasciamo perdere."
"Che corsi frequenti tu?"
"Fotografia. In realtà non volevo ma la scelta era fra questa o recitazione quindi ho scelto questa. Tu balli giusto?"
"Sì."
"Bene. Voglio avvertirti che non ho molte amiche femmine, sono quasi tutti maschi gli amici che ho, spero che non sia un problema."
"Nessun problema, sono cresciuta con tutti maschi accanto quindi non ci sono problemi." dissi sorridendo.
"Sei figlia unica?"
"Ho un fratello maggiore." e questo mi fece ricordare che dovevo chiamarlo per dirgli che sarebbe potuto venire ad aiutarmi con i pacchi.
"E non ti ha accompagnato?"
"No ma verrà ad aiutarmi per mettere a posto i pacchi se per te non è un problema."
"Certo che no, nessun problema. E mi scuso in anticipo se vedrai gente girare qui dentro ma sono tutti pazzi."
Risi per la sua affermazione e dissi "Non ci farò nemmeno caso." e ci mettemmo a ridere entrambe mentre la porta si aprì mostrando un bel ragazzo con i capelli marroni chiaro che disse "Steph ho bisogno di.." Poi mi vide "E chi è questa bella ragazza?"
"È Haley la mia compagna di stanza. È appena arrivata da Los Angeles."
"È un piacere conoscerti io sono Nick."
Gli strinsi la mano e disse "Vieni anche tu alla festa stasera?"
"Già. Mi fate entrare?"
"Di solito ci sono degli inviti, ma per una ragazza come te c'è sempre posto." Disse sorridendo.
"Smetti di fare il coglione."
"È impegnata?"
"Non proprio ma smetti lo stesso. Ora dimmi cosa vuoi."
"Dovevo prendere le cose che ho lasciato qui ieri sera."
"Sono in bagno."
Guardai Steph per chiedere informazioni e mi disse che me lo avrebbe detto quando se ne sarebbe andato e annuii ridendo.
Presi il telefono "È tua sorella?" Disse Nick riferendosi alla foto.
"Non naturale."
"Cioè?" Disse Steph.
"Che la conosco da quando aveva due anni e mi ha sempre considerato come una sorella maggiore e dato che volevo una sorellina ho accettato la cosa.. So che posso sembrare strana ma sono fatta così."
"Non preoccuparti, anche io consideravo il mio migliore amico un fratello maggiore, non è strano."
"Comunque un po ti assomiglia."
"E da cosa lo vedi dato che si vedono i capelli e metà viso?" Dissi ovvia.
"Avete i capelli dello stesso colore." Disse sorridendo.
"Okay Nick voglio avere un'amica e se continui a fare discorsi a scemo questo non succederà quindi ciao." Disse buttandolo fuori.
"Scusami, ho degli amici imbecilli."
"Nessun problema, è carino. C'è qualcosa tra di voi se posso saperlo?"
"Abbiamo provato a stare insieme ma è durata poco più di un mese e dopo vari mesi di casino a volte ci vediamo e andiamo a letto insieme. Ma non voglio che tu mi consideri una troietta."
"Non preoccuparti, io sono l'ultima che può giudicare." dissi aprendo la parte interna della valigia trovando una lettera.
"Cos'è?"
"Non lo so." la aprii e vidi il nome di Dylan. Mi misi a sedere sul letto e la lessi.
Cara Haley,
Io ho bisogno di dirti tutto. Ti ricordi quando ci siamo conosciuti qualche mese fa? Ecco quel giorno Shane ha voluto scommettere su di te. Ha scommesso tra chi di noi due sarebbe riuscito a provarci per primo con te.
Sono uno stronzo imbecille per aver fatto questa cazzata e per aver accettato, ma mi è bastato vedere i tuoi occhi e il tuo stupendo sorriso che la scommessa non mi importava proprio più. Shane non voleva che io ti avessi con me per questo ci provava sempre con te davanti ai miei occhi. Sono stato un idiota ma io ti amo più della mia stessa vita, ho fatto un errore e lo so, avrei dovuto dirtelo prima ma ogni volta che ci provavo andava sempre a finire male. Ti prego perdonami, ti amo tanto e ho bisogno di te. E se devo essere sincero non volevo che tu partissi ma se non partivi per me non avresti avuto il tuo futuro. Ti amo Haley, giuro che ti amo tantissimo.
Dylan.
Le lacrime scendevano, si era preso gioco di me cazzo, si era preso gioco di me!
"Vaffanculo!" Dissi buttando per terra la lettera e mettendomi a piangere.
"No Haley che succede?"
"Leggi la lettera."
Prese la lettera e la lesse e quando finì disse "Che imbecille!"
"Io lo amavo veramente tanto."
"Ha fatto un piccolo errore, lui non voleva farlo lo hai letto. Conosco questi tipi di persone, io sono stata una persona del genere e se mi fosse importato come a lui importi tu avrei avuto un briciolo di speranza. Prenditi un periodo di pausa e cerca di capire cosa provi."
Aveva ragione lei "Grazie Steph." Sorrise e chiamai Dylan.
"Ehi."
"Ho letto la lettera." dissi con tono distaccato.
"Senti mi dispiace io.."
"No, senti facciamo così, prendiamoci una pausa eh? Quando sarò pronta per parlare con te lo farò, quindi per ora addio." e buttai giù.
Chiamai Alexis e le dissi ciò che era successo poi ci vestimmo e andammo alla festa.
Misi un paio di pantaloncini di jeans bianchi e una canottiera nera trasparente e le converse alte nere.
Mi truccai normalmente cercando di coprire il fatto che avevo pianto.
"Sei pronta?"
"Sì andiamo."
Dopo poco arrivammo in una casa grande, doveva essere una confraternita.
Dopo il giro di presentazioni degli amici di Steph, che erano tutti ragazzi, ci mettemmo a ballare un po.
Dopo un po feci cenno a Steph che sarei andata fuori per prendere un po d'aria e una volta fuori andai subito a sbattere contro una persona.
"E che caz.." il ragazzo si girò. O no, lui no "Haley?"
"Haley per fortuna ti abbiamo trovato!" Disse Steph avvicinandosi insieme agli altri.
"Sì scusa, volevo prendere un po d'aria." dissi non staccando gli occhi da lui.
"Allora, il giro di presentazioni non è finito. Lui è.."
"Christian."
Ci guardammo per dei secondi che parevano infiniti e Steph disse "Vi conoscete già?"
"Sì."
"Andiamo ragazzi, vi lasciamo un attimo da soli."
"Ma che cazzo questo mi interessa."
"Andiamo Nick su." Disse Steph prendendolo per mano e trascinandolo via.
"Che ci fai qui?"
"Avevi detto che avresti voluto incontrarmi in un momento più normale." dissi sorridendo.
"Ma non pensavo che tu mi volessi vedere."
"Voglio fare quello che dovevo fare l'altra volta" dissi abbracciandolo forte.
Il mio primo vero amore è sempre stato lui. La prima cotta, il primo amore, tutto.
"Mi sei mancata tantissimo bimba mia."
"Anche tu. Non dovevi andare via da me."
"Lo so, è colpa di mia sorella che ha detto tutte quelle cazzate.. Ma tu non eri fidanzata?"
"Non più."
"Come volevo dimostrare già da tempo i primi amori si rincontrano sempre."
"Eri l'ultima persona che mi aspettavo di trovare qui, soprattutto all'università."
"La frequento solo per fare felici i miei ma non me ne frega niente. Come conosci Steph?"
"È la mia coinquilina. E tu come la conosci?"
"Quando sono finito nei guai da suo padre gli sono piaciuto e ha fatto di tutto per non farmi buttare fuori."
"Sempre il solito." dissi ridendo.
"Ti accompagno al campus."
"Grazie Christian."
"Tutto per te." Disse prendendomi la mano e riportandomi al campus.
Steph dormiva già e Christian se ne andò quando vide che stavo bene facendo commenti su Steph e a come dormiva.
"Che amico di merda che sei."
"Lo so." Disse ridendo.
"Buonanotte piccola Mason."
"Buonanotte Chris." dissi abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia.
Chiusi la porta e mi misi sotto le coperte e mi addormentai quasi subito.

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