Capitolo 27

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Haley Pov
La sveglia suonò precisa alle 6.30 ma la spensi pensando 'dormo ancora 10 minuti e poi mi alzo', ma non fu così.
Quando mi rigirai per guardare che ora era mi alzai velocemente.
Erano le 7.30 e considerando che da qui ci volevano 20 minuti buoni per arrivare a scuola dovevamo essere pronti in 10 minuti se volevamo arrivare in orario.
"Amore è tardi, dobbiamo andare a scuola." dissi scuotendolo.
"Amore saltiamo oggi dai.."
"Non si può, abbiamo troppe assenze e sai che dobbiamo farne altre per andare a Miami. Dai andiamo "
Mi alzai e cercai nella valigia dei vestiti che non avevo indossato e  trovai un paio di leggins stretti neri, una canottiera bianca da cui si vedeva molto bene il reggiseno nero, e un giacchettino nero.
Andai veloce a lavarmi e mi vestii.
Misi le converse nere e mi guardai allo specchio, non avevo altro, mi dovevo accontentare.
Mi truccai e mi sistemai i capelli nel miglior modo possibile.
Quando uscii vidi che Tom era già pronto.
Presi lo zaino e vidi che Steph e Chase ci stavano aspettando "Potevate svegliarci."
"Come potevamo farlo? Ci siamo svegliati adesso anche noi."
"Dai su andiamo."
Per strada Tom disse "Chi abbiamo alla prima ora?"
Guardai l'orario "Matematica."
"Speriamo ce la faccia passare."
Mi sistemai la riga di matita che avevo messo nell'occhio e pensai che non poteva prendersela più di tanto con noi.
In fondo anche lui è stato al college e da quello che ci ha detto e che abbiamo visto, ha preso la laurea solo due anni fa e ha 26 anni più o meno quindi non può rompere.
"Non ci dirà niente, lo faceva anche lui fino a due anni fa."
Guardai l'orologio, erano le 8.05 quando arrivammo a scuola.
Tom parcheggiò e ci dirigemmo verso la nostra classe.
Tom mi teneva per mano e con l'altra bussai "Avanti."
Aprii la porta e vidi lo sguardo del prof prima abbastanza tranquillo, ma quando vide Tom cambiò immediatamente lo sguardo.
"Mi scusi, è colpa mia, non ho sentito la sveglia."
"Signorina Mason forse sarebbe meglio che non frequentasse più il signor Ryder? Perché se deve farla ritardare alla mia lezione allora non è una gran cosa continuare a frequentarlo." tutti lo guardavano sorpresi da quello che aveva detto e io strinsi la mano di Tom come per fargli capire di non fare commenti, e non ne fece.
"Dai sedetevi, ma questa è l'ultima volta che vi scuso."
Annuii e ci mettemmo a sedere nei nostri posti in fondo alla classe.
Il prof non aveva ancora iniziato la lezione che Tom disse "Mi scusi ma ora potrebbe anche smetterla di guardarla no?"
"Come ha detto scusa? Io guardo tutta la classe!" Disse infastidito.
"No, lei dovrebbe iniziare a guardare tutta la classe ma invece sta solo guardando la mia ragazza!"
Gli tirai una botta sul braccio e dissi "Tom smetti."
"Come si permette signor Ryder di mancarmi di rispetto? E poi sa come si dice, le cose belle si guardano!" Silenzio assoluto. Tutti guardavano Tom come se aspettassero una risposta da parte sua, che non mancò ad arrivare "Sì, ha ragione, le cose belle si guardano, ma non quando il ragazzo gioca a football e non gliene frega un cazzo della sospensione se fa a botte con un professore!" Disse incazzandosi mentre si stava alzando.
Il professore non sembrava avere paura e stranamente non lo aveva nemmeno minacciato di sospenderlo quando aveva detto quelle cose, era rimasto li a guardarlo come se stesse aspettando qualcosa.
"Mi dispiace signor Ryder, ma non è colpa mia se quando sceglie le ragazze le sceglie così bene!"
Lo sguardo di Tom si incenerì e io mi alzai, sapevo cosa sarebbe successo se non avessi provato a calmarlo un pò.
"Tom falla finita, non mi stava guardando, smetti di fare lo scemo, questo ti sospende!"
"Signor Ryder, davvero complimenti, è anche molto intelligente la ragazza." Disse sorridendomi.
"Ora lo ammazzo." Disse spostando il banco avvicinandosi ma un suo compagno di squadra, per fortuna, lo allontanò dal professore prima che potesse ucciderlo davvero "Tom calmati!"
"Calmati un cazzo! È l'ultima volta che ci prova!"
"Ti vuoi accomodare nello studio del signor Kene? Sarà molto felice di sapere che il capitano della squadra di football ha provato a picchiare un professore."
Ma mi chiedo, è scemo o cosa?!
Tom si liberò dall'amico e uscì dalla classe con un vaffanculo ben diretto al professore che fece finta di niente e disse "Bene, vogliamo cominciare?"
Alzai la mano "Sì signorina?"
"Posso uscire per favore?"
"No."
"Perché?"
"Perché non può perdere la lezione per un capriccio del signor Ryder."
"Non era un capriccio! Cazzo ci sta provando con la sua fidanzata!" Disse il ragazzo che aveva tenuto fermo Tom prima.
"Vuole andare a far visita al rettore anche lei?"
"Lui no ma io si!" Dissi alzandomi prendendo il giacchetto e il telefono.
"Fai come vuoi, tanto domani farà la stessa identica cosa."
Ringraziai l'amico di Tom per avermi 'difeso' se si poteva definire così e senza dire niente uscii dalla classe sbattendo la porta e andai verso lo studio del padre di Steph.
Quando arrivai per fortuna Tom era ancora lì fuori e quando mi vide disse "Ha mandato anche te per colpa mia?"
"No, sono venuta da sola."
"Mi dispiace Haley, mi dispiace davvero."
"Non è colpa tua Tom. Tu difendi solo ciò che è tuo." dissi facendolo ridere.
"Esatto, e ciò che è mio non si tocca." Disse mettendomi un braccio intorno alle spalle e baciandomi.
Misi la testa sulla sua spalla e quando la porta dello studio si aprì il padre di Steph ci guardò per qualche secondo e poi ci fece cenno di entrare nello studio.
Marcus mi guardò e disse "Perché tu sei qui? Di lui lo so ma tu?"
"Sono qui per lui."
Marcus sospirò e disse "Perché finisci sempre nei guai Tom? Hai 21 anni, perché devi sempre fare casino?"
"È stato lui a istigarmi! Da quanto è che i professori ci possono provare con le proprie allieve eh? Penso che lei sia l'unica in quel corso ad avere una A a matematica e.."
"E mi creda, io i miei test li lascio sempre metà in bianco." dissi finendo la sua frase "Non ho mai studiato matematica in vita mia e ho sempre avuto insufficienze su insufficienze e da quando ho iniziato il suo corso prendo solo A e B."
"Le sembra una cosa normale per caso?"
"No ragazzi ma non posso fare molto. Anche se i ragazzi erano presenti passate dal torto voi lo stesso, almeno questo lo capite?"
Io lo capivo benissimo, non era la prima volta che prendevo dei voti immeritati perché piacevo al professore, ma il mio ragazzo del momento non frequentava il mio stesso corso purtroppo.
"E io cosa dovrei fare? Devo incazzarmi a ogni sua lezione perché la guarda?"
"Stai appiccicato a lei, e se dice qualcosa digli che te l'ho detto io."
"Va bene." Certo che li andava bene, penso che in quel momento volesse che tutti facessero così almeno poteva starmi attaccato a ogni corso.
Marcus ci fece andare via e noi tornammo in classe fino a quando poi lui dopo pranzo andò ad allenarsi, cosa che feci anche io.
Cathie si complimentò con me per aver passato le audizioni e iniziò già subito a pensare al pezzo che avrei portato la volta dopo.
Alle sei e mezza mi mandò via e mandai un messaggio a Steph e le chiesi di raggiungermi fuori dalla sala e quando uscii la trovai già li.
"Andiamo al campo?"
"Sì.. Stasera che si fa?" Chiesi mentre si camminava per andare al campo di football.
"Non lo so, credo che andremo o da Tom o da Chase come sempre."
"Sai anche se non occupiamo più il dormitorio è la stessa cosa." dissi ridendo.
"Lo so e ci avevo già pensato ma papà non si fida a mandarci a vivere da Chase, potrebbe succedere casino.."
"Perché non ci prendiamo un appartamento solo per noi? I soldi me li mandano ogni mese quindi per me non è un problema."
"Potrebbe andare.. Papà di te si fida quindi possiamo provare a chiederglielo."
"Almeno lasciamo spazio a persone che il dormitorio lo usano." e ci mettemmo a ridere.
Noi non siamo mai nella nostra stanza, ci andiamo solo per prendere dei vestiti. Siamo sempre in giro a delle feste e quando torniamo dalle feste andiamo spesso a casa di Chase o di Tom perché andiamo sempre con loro e anche volendo non potremmo guidare perché siamo sempre ubriache quindi vivere per conto nostro non sarebbe male. Almeno potremmo mangiare cosa vogliamo e possiamo portare in casa chi vogliamo. Non che in dormitorio non si faccia eh però se ci scoprono sarebbe un casino e quindi meglio vivere da sole.
Steph cercò sul telefono dei possibili appartamenti da proporre a suo padre e ai miei genitori e quando ne trovò alcuni li salvò per non dimenticarli.
"Haley.." alzai lo sguardo da terra "Ciao Christian.." È da tanto che non lo vedevo. In realtà con lui non avevo più parlato da quando sto con Tom. Lui era tornato a casa sua per qualche settimana e non credo che sapesse di me e Tom.
"Allora? Come va?"
"Bene tu?"
"Bene.. Congratulazioni per il concorso."
"Grazie." dissi sorridendo.
"Che ci fai qui?"
"Faccio l'università, lo sai."
Come sei imbecille!
"Sì, so che sei qui per studiare, io dicevo cosa ci fai qui al campo da football." Disse ridendo.
Ahh, intendeva adesso.
Mi vergogno ad essere la tua coscienza, dai almeno trova una scusa.
Sì hai ragione.
"Stiamo aspettando delle persone.. E tu?"
"Ero venuto a parlare con il coach."
"Non sapevo che giocassi."
"Infatti non gioco. Ero qui per un altro motivo."
"Ah.."
"Senti io ti devo chiedere scusa.. Non dovevo andare via così, non dovevamo chiudere così, mi dispiace davvero tanto."
"No tranquillo.. Forse era passato troppo tempo.. Dovevamo provarci subito invece di evitare la cosa per mettersi con altre persone." dissi facendo riferimento ad Alexis.
"Lo so, ho fatto una cazzata a mettermi con Alexis.. Pensavo fosse la cosa migliore."
"Per farci litigare? Se era per quello allora hai azzeccato." dissi ridendo.
"No, ho sbagliato veramente tutto con te e volevo chiederti un'altra possibilità.. Sono migliore di così e lo sai, mi sono comportato da vero idiota con te ma ogni volta che riuscivo a incontrarti eri sempre di qualcun'altro e mi sono comportato come uno stronzo. Posso avere un'altra possibilità?" Disse avvicinandosi e attirandomi a se.
"Christian io.."
"No, fammi finire.. Quando ti avevo rivisto a New York non ti ho proprio raccontato tutto.."
"Perché?"
"Perché stavi con Dylan e non potevo di certo provarci! Ma ora vi siete lasciati del tutto no?"
"Sì, ci siamo lasciati del tutto."
"Quindi posso avere una possibilità?" Disse avvicinandosi ancora di più e provando a baciarmi ma lo allontanai.
"No Christian.. Non posso."
"Perché? Oh vuoi andare da un'altra parte? C'è troppa gente qui hai ragione."
"Nono, non ho per quello, è che.."
"Che cazzo fai? Lascia stare la mia donna." era l'ora che arrivasse!
Mi allontanai da lui e Christian si girò verso Tom e poi verso di me.
"È uno scherzo vero?"
"Cosa?"
"State insieme?"
"Sì, sennò secondo te diceva così?"
"Certo che te li cerchi sempre uno peggio dell'altro eh! Che cazzo vuol dire questa storia? Ti avevo detto di starle lontano Ryder!"
"Ma secondo te io ti ascolto? Ma vaffanculo vai e spiegami perché ci stavi provando!"
"Non sono cazzi tuoi! Ti avevo detto di non avvicinarti a lei stupido cretino! Te l'ho detto il primo giorno quando l'hai conosciuta e te lo ridico anche ora! Ti è chiaro che devi stare lontano da lei?!"
Non posso stare sempre a guardare come una stupida, è il momento di intervenire "Fatela finita tutti e due! Io non ho mai detto di essere tua! Siamo usciti due volta di cui una era presente mio fratello e lo facevo solo per Steph e l'altra mi hai solo baciata! Poi te ne sei andato via come se niente fosse e ora mi chiedi anche perché sto con altre persone? E cazzo basta però!" Dissi andando via.
Tutte le volte ce n'è una cazzo!
"Haley scusami, non dovevo incazzarmi." ma perché questo ragazzo è così dolce?
"Non ce l'ho con te, e che non ne posso più."
"Lo so Haley lo so. Come posso farti tornare quel tuo bel sorriso che mi piace tanto?"
"Non lo so. Trova un modo."
"Anche se oggi ti dovevi sdebitare te con me per ora si fa un'eccezione."
"Oh come sei simpatico oggi."
"Mi hanno fatto incazzare due volte in un giorno solo e sto iniziando seriamente a pensare che forse io non sono abbastanza per te." Disse serio.
Come poteva dire queste cose? Lui era perfetto, forse ero io che non ero abbastanza per lui.
"Non dire mai più queste cose Tom! Sono io che devo dirle queste cose non tu."
"Cazzo Haley ti vogliono tutti in questo college e io non credo di essere alla tua altezza."
"Stai parlando tu che hai tutte le ragazze del mondo che ti sbavano dietro anche se non ti conoscono? Ti ricordi il nostro primo appuntamento vero? Mi sono sentita una stupida quella sera."
"Per quale motivo?"
"Ti ha dato il suo numero quando io ero lì davanti a te!"
"E allora? Sarebbe successa la stessa cosa se ci fosse stato un ragazzo a servirci."
"Invece no."
"Sì Haley, invece si. Capisci perché anche stamani ho fatto così? Non l'ho mai fatto per nessuno, è la prima volta che faccio una cosa del genere."
"E sono felice che tu l'abbia fatto per me dato che non l'aveva mai fatto nessuno per me." dissi sincera.
"È la prima volta che provo a portare avanti una relazione seria e sinceramente non so perché faccio queste cose ma quando lo faccio so di aver fatto qualcosa di buono perché so che ti piace quando i ragazzi si picchiano per te." Disse ridendo.
"Non è vero. E saresti felice anche tu se mi mettessi a fare a botte per te, ammettilo."
"Non sarebbe male una bella rissa, almeno per una volta non spreco tempo a fare a botte per te."
"Ah si eh? Io sarei uno spreco di tempo? Va bene allora se la metti così vado via." dissi fingendomi offesa e allontanandomi da lui correndo.
Mi ritrovai a correre nel campo di football come una scema quando sapevo perfettamente che mi avrebbe preso, infatti mi prese subito dopo e mi buttò per terra.
Lo ritrovai sopra di me e rideva "Che c'è?" Ma non rispose perché in quel momento si avviarono gli spruzzini e iniziai a urlare.
"Sei un cretino, lo sapevi e mi hai fatto bagnare." dissi mettendomi a sedere sull'erba bagnata.
"Infatti l'ho fatto apposta."
Si avvicinò e mi baciò intensamente e ci staccammo per riprendere fiato dicendo "Io ora a casa di Chase vestita così non ci vengo."
"Gli dico di prendere da mangiare e di portarlo nella vostra stanza se vuoi.. Sennò ti vai a fare la doccia e poi andiamo a casa sua "
"Nella stanza no, c'è più rischio che venga il padre di Steph."
"Giusto. Allora andiamo nella tua stanza così fai la doccia e poi andiamo a casa di Chase"
"Mi alzi per favore?" Dissi dolcemente.
Lui annuì e allungai le mani ma lui mi tirò su come un sacco di patate e nonostante io gli chiedessi di mettermi giù lui diceva "Perché? Con la bella vista che ho adesso?"
"Sei un demente."
"Ma mi ami per questo."
Risi e mi lasciò solo quando arrivammo nella mia stanza.
Mi feci una doccia veloce e poi mi vestii e andammo a casa di Chase verso le 9.
"Arrivate più tardi la prossima volta."
"Scusate ma il deficente mi ha fatto fare la doccia nel campo di football."
Steph mi passò il vino mentre Chase rideva e li diceva "Cazzo mi sono perso lo spettacolo?"
Gli diedi una botta ridendo e poi mangiammo e io e Steph tornammo in dormitorio verso le 2 e appena entrammo in stanza ci addormentammo entrambe senza nemmeno mettere il pigiama.

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