Haley Pov
Questi giorni sono passati veramente veloci e oggi è venerdì, il mio compleanno.
Il giorno del mio compleanno mi era sempre piaciuto poco, soprattutto da quando ho compiuto 16 anni.
L'anno scorso quando Carter si è svegliato, il giorno del mio compleanno mi svegliavo sempre con l'impressione di non averlo più accanto a me, da quella sera ho avuto soltanto incubi e a volte anche tutt'ora ne ho.
Tom mi chiamava ogni sera da New York ma non ero sicura di aver preso ancora una decisione.
Cioè, un'idea ce l'avevo ma non volevo fare la cosa sbagliata.
Stare lontana da entrambi mi aveva aiutato a prendere una decisione e volevo che la situazione rimanesse così.
Carter e Steph avevano finalmente parlato e avevano deciso di provare una relazione procedendo con calma. Steph aveva mollato Chase e lui non l'aveva presa molto bene.
Questa mattina ero da sola nel letto e cercavo di dormire, in questi giorni non ho dormito per niente per via delle prove. Questo week end ci sono le nazionali e decidere chi avrebbe fatto gli assoli è stato più complicato del previsto.
Io e Lucas non avremmo partecipato, non avevamo fatto insieme i regionali e la giuria non accettava coppie sconbinate quindi avrei partecipato da insegnante.
"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri alla mia sorellina stronza, tanti auguri a te!"
"Vaffanculo Carter, non sei divertente." dissi con la voce impastata dal sonno.
"Te lo avevo detto, sei proprio scemo." Gli disse Steph dandogli una botta sulla testa.
Mi misi seduta sul letto e dissi "Dato che mi sei venuto a svegliare, dov'è il cibo?"
"Cazzo ma pensi solo a quello?"
Annuii sorridendo e mi diede il vassoio con i pancake e il succo d'arancia.
Iniziai a mangiare e quando ebbi finito Steph portò il vassoio lasciandoci da soli, come credo gli abbia chiesto mio fratello.
"Va bene, dato che siamo soli voglio darti il mio regalo."
"Carter dai non ce n'è bisogno." ma non mi stava nemmeno ascoltando.
Mi diede una scatola e disse "Non rompere la scatola, perché non ne avrai altre." Gli feci la linguaccia e sciolsi il fiocco e aprii la scatola.
Mi stava per venire un infarto, le scarpette nuove, mi aveva comprato le scarpette nuove. Mi alzai in piedi urlando e gli saltai addosso agganciando le gambe alla sua vita e abbracciandolo con tutta la forza che avevo.
"Calmati, mi ammazzi così."
"Carter io ti amo! Ma quanto sarai pazzo?"
"Tanto. Ma solo per te nanetta."
Gli diedi un bacio sulla guancia e mi feci mettere giù.
"Grazie Carter, grazie davvero. Ma come hai fatto a sapere quali volevo?"
"Ho i miei aiutanti."
"Grazie." dissi abbracciandolo forte.
Andai di sotto e vidi una foto abbastanza grande raffigurante me mentre ballavo.
Guardai Steph "E tu sei andata a fotografia solo perché non c'erano altre scelte? Ma sei bravissima Steph."
"Volevi farti conoscere, e se metti questa foto in giro ti conosceranno tutti."
"Grazie Steph." e l'abbracciai.
"Buon compleanno gemellina!" Urlò Alexis entrando dalla porta principale con una scatola.
"Grazie gemellina."
"Questo è per te." Disse euforica dandomi la scatola.
La aprii e vidi un album intitolato 'I migliori anni della nostra vita' lo aprii curiosa e c'erano tutte le nostre foto con la descrizione del momento sotto la foto. Lo guardai tutto, e come ultima foto c'era la foto del giorno del diploma e c'era scritto 'Solo uno dei tanti traguardi raggiunti insieme', girai la pagina ma erano vuote.
"Non è finito, poi c'è il futuro."
La abbracciai quasi con le lacrime agli occhi "È stupendo Al, ti voglio bene gemellina."
"Anche io." ci staccammo dall'abbraccio e decisi di andare a mettere in camera tutti questi regali.
Mi feci una doccia veloce e poi mi vestii per andare a scuola.
"Vai a scuola anche oggi?"
"Sì, ci sono le nazionali domenica. Voglio far vincere Maddie." Carter mi guardò sorpreso. Non mi piaceva fare preferenze ma che ci posso fare? È la mia sorellina acquisita.
"Fai come vuoi. Dove sono le nazionali?"
"Hollywood. Io vado ragazzi, ci vediamo stasera."
Uscii di casa e andai a scuola.
"Buon compleanno!" Dissero tutte urlando.
"Grazie ragazze."
"Dai su, andiamo a lavorare."
Le ragazze entrarono nello studio e io feci vedere a Abby le scarpette.
"Per fortuna mi ha ascoltato." Lo immaginavo, era ovvio che lo avesse chiesto a lei.
Lavorarono tutta la mattina sul pezzo di gruppo e il pomeriggio lavorai con Maddie.
"Gira la testa e alza la gamba in alto che non si vede."
Fece tutto il pezzo bene e la applaudii, se lo meritava.
"Ho una cosa per te." Disse dandomi una bustina. La aprii, era bellissimo.
"Grazie tesoro mio, vieni qui." dissi abbracciandola.
"Dylan?"
Perché questa bambina mi stupisce sempre?
"Credi che tornerete insieme un giorno? Era davvero carino."
"Lo so.. Comunque non si sa mai, può succedere di tutto. Sei pronta per domenica?"
"Sì, sono prontissima." Disse convinta. Io le sorrisi e poi verso le sei andai a casa.
"Haley fai la doccia e mettiti quello che c'è sul letto." Disse Carter guardandomi serio.
"Dove andiamo?"
"Tu non preoccuparti, ci penso io."
Scrollai le spalle, non avevo voglia di discutere, o almeno non oggi.
"Dai andiamo, vieni con me." Disse Steph trascinandomi di sopra.
Mi feci la doccia e poi misi l'intimo nero e poi mi truccai e mi lisciai i capelli.
Steph mi diede un vestito nero stretto in vita e che era più largo dalla vita in giù. Arrivava sopra al ginocchio ed era senza spalline, poi mi diede un paio di scarpe nere alte.
"Ora possiamo andare." Disse rivolta a mio fratello portandomi di sotto.
Il viaggio fu abbastanza lungo e in più tutte le luci erano spente, non vedevo assolutamente niente.
"Stai attenta perché ci potrebbero essere dei serpenti per terra."
"Vaffanculo Carter, lo sai che ho paura."
"Cogliona non ci sono serpenti qui." Disse ridendo e spingendomi verso non so che cosa.
Sentii una porta aprirsi e poi un boato di gente che urlava "Buon compleanno!" Dissero tutti i miei stupidi amici in coro.
Mi stavo commuovendo "Grazie ragazzi, grazie mille."
"Aspetta perché questa è un'idea di tuo fratello e di un'altra persona che per te è molto importante."
Mi guardai intorno, Steph non era, Alexis non era. Chi era la persona che avrebbe fatto questo per me? Potrebbe essere..
No, lui non lo farebbe, non è il tipo da feste a sorpresa.
"Non riesci proprio a capire eh?"
"No." Si fecero spazio e vidi lui.
"Ora hai capito?"
"Lo ha fatto davvero?" Dissi guardando mio fratello che mi teneva le mani sulle spalle.
"Se non lo faceva lo picchiavo." Lo guardai male "Sto scherzando. Si comunque lo ha fatto davvero. Cosa aspetti ad andare a ringraziarlo?"
Niente, non aspettavo niente perché finalmente adesso mi era tutto chiaro. Non avevo nessun dubbio, sapevo perfettamente che il ragazzo perfetto e che ho amato fin da subito fosse.. "Amore mio buon compleanno!" Quella frase mise fine ai miei pensieri interiori. Tom? Cosa ci faceva qui lui?
Mi girai verso di lui "Che ci fai qui?"
"Non potevo mancare alla tua festa di compleanno. Perché non mi hai invitato?"
"Non sono stata io ad organizzarla." dissi guardando dietro di me.
"Possiamo parlare?"
Tornai a guardare Tom e annuii.
Sapevo che avrei dovuto affrontare questa conversazione ma il problema è che non volevo essere io la prima a parlare.
Andammo fuori e dopo qualche minuto di silenzio provai ad iniziare la conversazione "Tom io.."
"Noi dovremmo lasciarci Haley." ci era riuscito, era riuscito a mettere la parola fine alla nostra relazione.
"Sai, a New York ho avuto modo di capire tutto quello che non ho mai capito quando ti ero accanto." Lo guardai senza capire "E quello che ho capito è che tu non hai mai dimenticato quel ragazzo." Rimasi in silenzio, non sapevo proprio cosa dire.
"Ammettilo, la prima volta che mi hai visto, anche quel minimo dettaglio ti ha fatto pensare a lui vero?"
Non riuscivo a formulare una frase, non avevo giustificazioni per questa cosa perché era vera, quando l'ho visto la prima volta lo avevo subito paragonato a Dylan.
"Senti va bene così. Non vuol dire che se ci siamo lasciati non possiamo essere amici. Certo non sarà più come prima ma troveremo una soluzione. Ci vediamo a New York allora?"
"Sì." fu l'unica cosa che riuscii a dire.
"Ancora buon compleanno." Disse dandomi un bacio sulla guancia e andandosene.
Mi misi seduta sul muretto. Non avrei mai pensato che fosse così semplice.Dylan Pov
Stava andando tutto bene e in un momento mi sembrava che finalmente avesse preso una decisione, ma il coglione è tornato.
La vidi parlare con lui e vidi che ogni tanto si girava verso di me e mi guardava.
Quando lui la portò fuori andai da Carter "Chi cazzo lo ha invitato?" Dissi guardandoli tutti in faccia.
"Dylan ti giuro che non sapevo niente."
Guardai le altre due, soprattutto l'amica di Tom.
"Non l'ho chiamato io. Io e lui non parliamo da quando ho lasciato il suo migliore amico."
"E allora perché cazzo è qui?"
"No, la domanda è un'altra. Che cazzo fai te qui? Vai da lei!"
"Ma.."
"Dylan vai. Se non vai ora non vai più."
Annuii e andai fuori a cercarla.
La vidi seduta sul muretto a guardare il vuoto. Mi avvicinai a lei, avevo quasi paura a parlarle.
"Haley?" Lei alzò la testa e si voltò verso di me.
Niente lacrime, niente tragedie sentimentali, niente di niente.
"Va tutto bene?"
"Io e Tom ci siamo lasciati." Disse prendendomi alla sprovvista.
"Perché?"
"Era giusto così, forse avevamo fatto tutto troppo velocemente." sapevo che mentiva ma non volevo contraddirla quindi le dissi "Andiamo dentro?"
Lei annuì e si alzò avviandosi da sola verso una delle stanze del condominio.
"Ma vieni o no?" Disse guardandomi.
Annuii e la raggiunsi.
Chiusi la porta e lei si tolse le scarpe.
"Grazie Dylan."
"Per cosa?" Chiesi mettendomi vicino a lei.
"Per stasera. Non me lo aspettavo, davvero è stato tutto stupendo."
"Mi dispiace solo che hai rotto con Tom." Sì lo so, sono un bugiardo ma non volevo che pensasse subito male.
"So che sei felice, non fare il bugiardo. Comunque sarebbe dovuto succedere lo stesso. Non pensavo stasera ma sarebbe successo."
"E, ovviamente se posso, ma perché doveva succedere?"
"Perché aveva ragione lui. Mi mancava tutto, mi mancava la sicurezza, mi mancava non avere tutto il bisogno morale che mi davi, mi mancava avere accanto una persona con cui litigare, una persona che potesse capire i miei casini e che sapesse risolverli con me. Mi mancavi tu, e solo adesso ho finalmente capito che non ti ho mai dimenticato e che forse non ti dimenticherò mai. Pensavo di essere andata avanti, invece avevo fatto solo un passo indietro perché quello di cui avevo bisogno per andare avanti non era lì con me e non si chiamava Tom, ma si chiamava Dylan."
Non riuscivo a credere che lo avesse detto davvero. Se prima pensavo che non mi avrebbe mai più rivolto la parola perché si era lasciata con lui adesso pensavo solo alle parole che erano uscite dalla sua bocca.
D'istinto le strinsi la mano e lei mi guardò "Ho fatto tanti errori nella mia vita, ma di sicuro tu sei il migliore di tutti." lei sorrise "Ma io credo di non essere abbastanza per te." continuai continuando a guardarla.
Lei scosse la testa e disse "Non chiedo la perfezione nelle persone, e tu nemmeno, era questo a farci andare avanti ogni volta."
"Vogliamo riprovarci? Io e te di nuovo come un'unica persona?" Chiesi speranzoso.
"E tutte le tipe là fuori che ti vogliono?"
"Lo sai, sono uno stronzo e poi mi interessa solo una in questo momento."
"Anche a me interessa solo uno." Disse guardandomi.
Non potevo aspettare ancora, era ovvio che quella persona fossi io no?
Mi avvicinai a lei e azzerai le distanze tra noi.
Si staccò quasi subito e pensai subito di aver sbagliato qualcosa.
"Che ho fatto? Ho sbagliato? Dovevo aspettare?" Le chiesi cercando di capire cosa stava succedendo.
Ma lei stava zitta e non diceva niente.
"Mai più cazzate Dylan, perché alla prossima ti dico addio per sempre."
Dio mio questa ragazza mi fa morire.
"Mai più." dissi prima di baciarla di nuovo e stavolta non si staccò.
Quello che fu successo dopo mi fu impossibile ricordarlo.
Con l'ansia di una risposta negativa da parte sua avevo bevuto veramente tanto.
L'unica cosa di cui ero sicuro era che l'avevo portata a letto, o almeno è quello che capii la mattina dopo vedendola dormire con la testa sul mio petto. La guardai dormire per parecchio tempo, era veramente stupenda.
Speravo davvero che tutto questo non finisse più perché dentro di me sapevo di avere bisogno di lei ora più che mai e volevo che anche per lei fosse la stessa cosa.
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Sei il mio errore più bello
RomanceLei: Haley Mason, 17 anni, una ragazza bella e intelligente, una promessa ballerina, una famiglia grande e ricca che però non riesce a capirla. Una ragazza che fuori appare forte come una roccia ma che dentro è fragile come un cristallo, e ormai da...