Capitolo 38

1.3K 54 0
                                    

Dylan Pov
Quando questa mattina sono tornato a casa ho cercato di dormire ma è stato impossibile farlo.
Il suo sguardo quando mi ha chiesto di smettere mi ha tormentato tutta la mattina.
A mezzogiorno suonarono alla porta e quando aprii mi trovai davanti Carter.
Ero già pronto a prenderle ma lui disse "Che fai?"
"Sono pronto a prendere un cazzotto."
"Ti meriti un cazzotto per caso?"
"Non te lo ha detto Haley?"
"Cosa?"
"Che io e il suo ragazzo ci siamo picchiati."
"No, ma comunque ora che lo so non sono qui per questo."
"Aspetta ma allora perché sei qui?"
"Stasera volevo organizzare una serata tra coppie come facevamo qualche anno fa.. Sei dei nostri?"
"Certo. Ma tua sorella, anzi, il suo ragazzo è d'accordo?"
"E a me che interessa! Allora vieni?"
"Sì, può venire anche Sam?"
"Certo, sennò mancherebbe una ragazza. Allora alle 7 a casa mia va bene?"
"Sì." ci scambiammo il nostro saluto e poi se ne andò.
Alle 7 precise ero sotto casa Mason con Sam.
Ci venne ad aprire Carter che disse "Tom mi aiuti a prendere da bere? E tu vai a prendere quella scema per favore?"
"Sì, è a scuola?"
"No, è di sopra. E falla scendere a forza."
Annuii e salii le scale e mi sentivo lo sguardo di Tom addosso.
Entrai in camera sua senza bussare e dissi "Sei già a casa?"
"È da un po che sono a casa." disse non staccando gli occhi dal libro.
Mi misi vicino a lei "Che cos'è?"
Mi guardò "Oh cristo! Ma sei scemo? Mi hai messo paura."
"Mi hai preso per Tom?" Chiesi deluso.
"Sì, dovevamo studiare insieme quindi vai di sotto prima che ti veda."
"Mi ha già visto. Sta aiutando Carter. Carter mi ha ordinato di portarti di sotto, manchi solo te."
Mi guardò "Mi dispiace ma io non vengo di sotto. Diglielo pure."
Mi alzai e aprii la porta urlando "Non vuole scendere."
"Portala giù a forza."
Mi girai verso di lei "Lo hai sentito." Mi avvicinai e lei si alzò "No no no Dylan." ma non servì a niente.
Mi avvicinai e la presi come un sacco di patate e mi tirò delle botte sulla schiena "Dylan lasciami andare ti prego."
"Haley non ti lascio andare." dissi convinto senza riferirmi a metterla giù.
"Dato che devo venire obbligatoriamente giù posso stare più comoda?"
"E come starebbe comoda signorina Mason?"
"Intanto lasciami per terra, poi ci penso io."
La misi a terra e mi fece segno di girarmi.
Salì sul letto e si arrampicò a me come una scimmia.
"Dio ma quanto pesi?" Dissi scherzando.
"Ah ah ah molto divertente."
"Sto scherzando. Ora è comoda?"
"Comodissima."
Si tenne stretta a me e la portai di sotto.
La feci scendere quando arrivammo in cucina "Grazie amico."
Lei si mise vicino al suo ragazzo che continuava a guardarmi male ma a me non importava.
"Allora, credo che vi conosciate tutti no?"
In realtà conoscevo solo Parker ma okay.
"Sì, la nuova è Sam."
"È la tua ragazza Campbell?"
"No, è un'amica, e no, non sei autorizzato a provarci." dissi facendo ridere tutti tranne Haley.
"Dai ragazzi facciamo un gioco."
"Giochiamo a obbligo o verità." Disse Sam.
"È troppo da bambini dai."
"Lo cambiamo un po. Quando scegli obbligo si mette una bottiglia in centro e con la persona che viene scelta o si baciano o fanno altre cose particolari."
Tutti approvarono e guardai Carter "Carter possiamo parlare un secondo?"
Lui si alzò e andammo in cucina e dissi "Ma sei scemo? Tu approvi che tua sorella faccia queste cose?"
"Andiamo Dylan, pensa positivo, se sceglie obbligo e la bottiglia va su di te non potresti volere di meglio."
Questo non lo metto in dubbio ma mi sembrava strano che a lui andasse così tanto bene, si certo questi ragazzi li conosce tutti ma non pensavo che approvasse che nel gioco ci fosse la possibilità che potesse anche fare qualcosa con me.
"Oh stai attento al suo ragazzo. Non voglio fare a cazzotti con nessuno, soprattutto perché Haley si incazzarebbe."
"Perché?"
"Perché starei dalla tua parte invece che da quella del suo ragazzo."
"Ma dove cazzo erano questi pensieri quando hai scoperto che stavo insieme a lei?"
"Sai in quel momento era difficile vederti insieme a lei.. Cazzo ti svegli da un coma dopo anni e appena ti svegli vedi la tua unica ragione di vita con uno dei tuoi ex migliori amici.. È difficile accettarlo all'inizio."
Aveva ragione, è stato molto difficile per lui vederla insieme a me, il coglione che aveva rovinato la sua relazione.
"Hai ragione, mi dispiace di averla fatta stare male, mi dispiace veramente tanto.. E mi dispiace anche per essere andato a letto con London."
Lui sorrise "Non fa niente.. Comunque, posso confessarti una cosa?"
"Sì."
"Io ho sempre accettato la vostra relazione, entrambi eravate convinti che non fosse così ma invece lo era. Devi solo capirmi Dylan, era questo il motivo per cui non l'ho mai presentata a nessuno, perché qualcuno sarebbe riuscito a portarla via e quando vi ho visto insieme ho pensato che me l'avevi già portata via. Comunque quello che voglio dire è che lei non ti ha mai dimenticato, se succedeva qualcosa il primo nome che li usciva dalla bocca era il tuo, non quello del coglione di la ma il tuo."
Ero felice di sentire queste cose, ed ero felice di sapere che anche per Carter Tom era un coglione.
"Poi devo ammettere che la scema ti ha cambiato tanto."
"Vorrei dirti che la scema ti sente." Mi girai di scatto, in un certo senso speravo che avesse sentito la conversazione in un certo senso no.

Sei il mio errore più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora