Rabbia

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"Si grazie" dico io avviandomi verso il parcheggio indicato pronta per tornare a casa e parlare con mio fratello.

E' sera ormai e ancora non è tornato nessuno. Mi sento un po' sola, ma questa solitudine è diversa da quella che provavo a San Francisco. So che mamma e Scott torneranno e che ho dei buoni amici al mio fianco qui.

Alla fine questa giornata l'ho passata chiusa in casa da sola. Scott e Stiles mi hanno dato buca inventandosi una scusa su due piedi, ma non mi è importato molto visto che dovevo metabolizzare ancora la notizia appresa da Danny. Per riempire la giornata ho disfatto le mie valigie e messo a posto la mia camera.

Adesso sto preparando la cena, niente di troppo speciale: fettina di carne e insalata. Non mi sono fermata neanche un secondo oggi perché se no ricominciavo a pensare a Lydia. Lei è la mia migliore amica dall'asilo, lei mi capisce alla perfezione come io capisco lei. Durante il mio periodo a San Francisco ci scrivevamo messaggi di continuo e quando ancora non avevamo il cellulare ci inviavamo delle lettere che io conservo tutt'ora. E' una persona importante per me, e ancora non capisco come persone come Scott e mia madre non mi abbiano avvisato delle sue condizioni critiche.

Sento arrivare la voce di mio fratello e di Stiles dall'ingresso, stanno discutendo di qualcosa di ignoto a me. Mi dirigo verso di loro.

Prima chiariamo la situazione meglio è, penso determinata come non mai.

Mi fermo davanti all'entrata della sala da pranzo dove nel frattempo sono arrivati loro e incrocio le braccia al petto. "Di cosa state discutendo?" dico con voce priva di emozioni.

Loro si scambiano tra di loro uno sguardo strano e poi a me lanciano un'occhiata imbarazzata. "N-niente di che tranquilla"risponde Stiles grattandosi la nuca a disagio.

Mio fratello invece notando che c'è qualcosa che non va mi chiede "Tutto a posto Emma? E' successo qualcosa?"

"E's successo che stamattina ho scoperto una notizia che avrei dovuto sapere un bel po' di tempo prima" sbotto subito io iniziandomi ad alterare.

Calma Emma, stai calma.

"Q-quale notizia?" dice Scott guardando terrorizzato Stiles.

"Lydia è in ospedale! Non vi sembra una notizia da dire alla sua migliore amica? Perchè si da il caso che io lo sia e che mi sia preoccupata un sacco quando lei non rispondeva alle mie chiamate e messaggi! Mi aspettavo che voi mi diceste queste cose qualora fossero successe! Invece no mi ritrovo a saperle da Danny, che è un mio amico, sì, ma non il mio migliore amico come lo siete voi due!" detto questo mi avvio spedita verso la porta.

Mantieni il controllo finché non sei fuori, dico tra me e me.

"Emma! Emma, dove vai!" mi urla dietro Scott.

"Vado a fare una passeggiata per tranquillizzarmi. Non aspettarmi sveglio e non mi seguire" gli rispondo io, dandogli le spalle.

Aumento ancora di più il passo quando sento che gli occhi stanno cambiando da marroni a giallo acceso e mi stanno crescendo le zanne.

Appena fuori dalla loro vista, inizio a correre verso il bosco.

Non capisco perché in questo periodo mi è difficile controllare le trasformazioni. Certo, è stato un periodo pieno di emozioni forti, ma a San Francisco, anche quando mi infuriavo, riuscivo a mantenere un certo grado di controllo. Forse è per la mancanza di un branco? A pensarci bene, la mia ancora per restare lucida, era proprio il mio branco formato da me, Ethan e Aiden.

Devo trovare un'altra ancora per non fare male alle persone a cui voglio bene.

[Revisionato]

Emma Mccall - Ritorno a Beacon HillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora