Minacce e dolori

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E' un abbraccio corto perchè dopo dice "Ho trovato le chiavi. Vado a liberarli e rassicurarli. Voi restate qui che poi vi riaccompagno io a casa"

Passa una settimana dalla festa di Lydia e gli avvenimenti in centrale. Mia madre non parla sia a me che a Scott. Quando è in camera fa finta di non esserci e cerca di restare in ospedale fino a tardi. Prima di andare a scuola ogni mattina cerchiamo in tutti i modi di parlarle, ma per adesso non abbiamo ottenuto risultati.

In questa settimana ci siamo tutti un po' allontanati gli uni dagli altri. Con Stiles e Lydia non parlo dalla fatidica serata. So che Stiles ogni tanto va dalla consulente per sfogarsi, ma ho così tante cose per la testa da non riuscire ad avvicinarmi a chiedere come sta. Lyds si comporta come se non fosse successo niente la sera del suo compleanno, come se tutto fosse filato liscio, credo sia il suo modo di affrontare il problema. Allison non si è vista a scuola, abbiamo scoperto che la madre è morta. Tutti dicono che è stato un'incidente, ma io penso che sia stato qualcosa di sovrannaturale. Ho cercato di contattarla o di starle vicino, ma lei non me lo permette. Matt invece è stato trovato morto sulla riva del fiume la mattina dopo gli avvenimenti in centrale. L'ha ritrovato lo sceriffo e questo ha determinato la ripresa della sua carriera che era stata troncata per colpa dei nostri continui interventi.

Ma la morte di Matt mi ha riportato ad un'altra domanda: Chi è il padrone del Kanima adesso? Ci ragiono su da una settimana, ma non arrivo ad una conclusione.

Domani c'è la partita di lacrosse e ho la sensazione che succederà qualcosa di brutto.

Sto rientrando a casa dopo l'ennesimo giorno di scuola. Sto cercando le chiavi di casa, quando la porta di ingresso si apre e ne esce Gerard con affianco il Kanima.

Rimango ferma sul posto mentre lui accorgendosi di me mi sorride e poi, come se niente fosse, dice "Mi sa che al piano superiore si stia tenendo una riunione di famiglia, signorina Mccall"

Preoccupata mi catapulto subito di sopra, in camera di mio fratello, dove sento la sua presenza insieme a quella di mia madre.

Vedo mia madre in ginocchio con di fianco mio fratello.

"Mamma! Stai bene?" chiedo allarmata.

Cercando di riprendere respiro mia madre dice "Non so che diavolo stia succedendo. Non so cos'era quella creatura o cosa siete voi. Ma qualunque cosa voglia dategliela e basta"

"Mamma non è così facile" cerco di spiegare io dolcemente.

"Fate quello che vuole. Dategli quello che vuole. Basta" dice mia madre con voce tremante.

Mio fratello interviene dicendo "Non so se possiamo"

Mia madre si alza e se ne va.

"Scott che diavolo è successo?" chiedo sussurrando.

"Gerard è venuto qui per minacciarci e ha trovato solo me. Ha preso mamma come ostaggio e lei ne è rimasta sconvolta" spiega lui agitato.

"Cosa vuoi fare?" chiedo io.

"Adesso vado a lavoro. Forse chiederò consiglio a Deaton" risponde mio fratello confuso.

"Posso venire con te?"chiedo cauta.

"Certo"risponde tranquillo.

Tempo di prepararci e ci avviamo verso il lavoro di mio fratello.

Arrivati, mio fratello inizia a fare le sue faccende mentre io mi siedo in un angolino a vedere il veterinario all'opera.

Sono stata già altre volte a lavoro con Scott e una di quelle volte il dottore mi ha insegnato come prelevare il dolore da un animale, anche se vale la stessa cosa per una persona.

Emma Mccall - Ritorno a Beacon HillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora