Kanima

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Il tono di Stiles nella chiamata era molto agitato, gli tremava la voce, spero soltanto che non sia successo niente di brutto.

Appena io e mio fratello notiamo una marea di auto della polizia e ambulanze nei pressi del luogo indicato da Stiles ci viene un colpo.

"Che diavolo è successo qui?" dico con voce tremante continuando a far avanzare la macchina.

"Un altro attacco da parte di quella creatura penso" sussurra mio fratello pensieroso.

Preoccupata chiedo "Credi che Stiles.."

"No Stiles sta bene. Guarda è laggiù"mi indica un'ambulanza dove è seduto il mio migliore amico illeso.

Emetto un sospiro di sollievo, avevo pensato al peggio come sempre.

Appena ci vede, Stiles ci raggiunge e sale nel sedile posteriore della macchina. E' abbastanza scosso e agitato, ma fisicamente non riporta nessun danno e questo mi solleva parecchio.

Mio fratello per accertarsene anche a parole gli chiede "Stai bene?"

"Si, si. Avevi ragione Scott, non è come voi due. I suoi occhi sembrano quelli di un rettile. Ma ho una sensazione" dice con tono scosso.

"Che vuoi dire?" chiedo io con tono dolce.

Stiles si sporge in avanti per farsi sentire meglio. "Avete presente quando ad Halloween incontri un amico con la maschera e gli vedi soltanto gli occhi e pensi di conoscerlo, ma non riesci a capire chi è?"

"Ci stai dicendo che lo conosci?" chiediamo in coro io e Scott stupefatti.

"No. Ma forse lui conosce me" risponde Stiles serio.

Io rimango abbastanza sconvolta di queste parole.

Se il mostro che commette questi omicidi conosce Stiles, lui è automaticamente in pericolo. Non dimostro molto spesso l'affetto che ho verso di lui, ma gli voglio un bene dell'anima e non me lo perdonerei mai se gli succedesse qualcosa. Mi conosce praticamente da quando eravamo all'asilo anche se la nostra amicizia è nata molto dopo.

Per tenere a freno questi pensieri tristi che mi fanno crescere un magone in gola, metto in moto la macchina e parto in direzione casa Stilinski dove devo lasciare Stiles.

"Sicuro di non voler venire a casa nostra? Almeno non sarai solo" chiedo con tono preoccupato.

"Tranquilla Em-Em sto bene. Non ho bisogno di compagnia per dormire" mi rassicura Stiles scompigliandomi i capelli.

"Va bene. Buona notte." gli sorrido io.

"Buonanotte a tutti e due. Ci vediamo domani."

Mio fratello gli fa un cenno di saluto con la mano e io riparto pronta a buttarmi nel letto appena entro in casa.

***

La mattina dopo sono più stanca del solito e la voglia di andare a scuola è sotto zero.

Mia mamma che mi vede ancora stesa nel letto, mi si avvicina accucciandosi al mio livello

Accarezzandomi i capelli mi chiede "Non hai voglia di andar a scuola oggi?"

"Già. Non ho voglia di fare niente oggi" mi lamento io.

"Facciamo un patto: oggi ti faccio restare a casa, però mi aiuti a fare le pulizie visto che sono a casa anche io." mi dice mia madre allungando la mano per sigillare il patto.

"Affare fatto" rispondo io stringendola.

E così facciamo. Passiamo gran parte della giornata a riordinare e chiacchierare. Mi mancavano questi momenti mamma e figlia dove posso confidargli di tutto senza la paura che Scott mi senta. Alcune cose è imbarazzante rivelarle a mio fratello.

Verso tardo pomeriggio mia mamma va all'ospedale, dove deve aiutare un collega, promettendomi di vederci stasera alla partita di lacrosse.

Nel frattempo Stiles mi ha inviato un messaggio, dove descrive dettagliatamente il piano per rubare al nonno Argent quella specie di registro delle creature sovrannaturali che lui ha soprannominato bestiario. Nome azzeccato direi.

Siccome il piano si attuerà stasera proprio durante la partita di lacrosse mi preparo e mi avvio prima per trovare un posto libero vicino ad Allison.

Appena arrivo vedo che Allison e suo nonno sono già seduti e lei mi sta tenendo un posto. Non vedo Lydia, ma non ci faccio molto caso, sarà voluta restare a casa.

Sedendomi saluto nonno e nipote, presentandomi a Gerard con un falso sorriso.

Quando inizia la partita, inizia anche il nostro piano. Allison fa finta di avere freddo per prendere il giacchetto di Gerard e iniziare a cercare le chiavi del suo ufficio. Trovate me le passa con disinvoltura. Io, sfruttando il fatto che il preside crede che la mia assenza di stamattina sia per malattia, fingo di stare male e mi allontano dalla tribuna.

Una volta arrivata ai parcheggi dove devo incontrarmi con Stiles, lo individuo piegato davanti al finestrino di una macchina mentre parla con il guidatore.

Aspetta un'attimo quella è la macchina di Lydia! Penso stupita.

Lui mi vede e cerca un modo per andarsene via senza ferire la mia migliore amica. So quanto lui ci tenga a lei, quindi gli faccio segno di fare con calma e lo avviso che io intanto continuerò il piano.

Appena apro la presidenza inizio a cercare il più veloce possibile il quaderno rilegato in pelle descritto a Allison. Poco dopo vengo raggiunta anche da Stiles che si unisce alla ricerca senza successo.

Mentre mando un messaggio a Als per avvisare dell'insuccesso, sento dei passi avvicinarsi, mi giro e vedo Erika sulla soglia della porta.

"Ciao Stiles. Emma" dice, guardando me con aria di sufficienza.

Ci porta di peso da Derek che è in piscina. Io avrei potuto oppormi, se la gamba fosse guarita del tutto, ma per sfortuna non lo è quindi devo seguire la lupetta senza obiezioni.

L'alpha si rivolge solo a Stiles come se io non ci fossi. Che maleducato!Mantengo la pazienza ricordando che lui fa così con tutti.

Gli chiede una descrizione dettagliata della creatura che il mio migliore amico ha incontrato nell'officina, mantenendo uno sguardo impassibile.

Mi inquieta un po' questo ragazzo.

Sento un sibilo ma lo ignoro credendo sia dovuto ai purificatori dell'acqua. Quando però vedo Derek e Erika guardare in alto mi ricredo.

Non sono i purificatori, è la lucertola mutante killer.

[Revisionato]

Emma Mccall - Ritorno a Beacon HillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora