Capitolo 23:Stay With Me

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Resta in silenzio a guardarmi combattuta con se stessa.

-Perdonami per favore- la supplico con le lacrime che premevano per scendere.

Abbassa lo sguardo e scuote leggermente la testa.

Non risponde, si limita soltanto ad avvicinarsi piano.

-Non lo so Rachel, sono combattuta e credo che tu l'abbia notato- risponde a bassa voce mentre essa tremava a tratti.

-Scusami- ripeto abbracciandola.

Resta ferma in un primo momento, poi ricambia l'abbraccio consolandomi mentre le mie lacrime prendevano a scendere sul mio viso in modo incontrollato.

Mi abbraccia più forte per poi staccarsi delicatamente.

Non dice niente, si limita a sorridere debolmente e ad asciugarmi le lacrime.

-Andiamo di sopra?- domando cercando di non rimanere in piedi.

Annuisce così andiamo di sopra in camera mia.

-Non ci parleremo neanche davanti ai miei?- domando cercando di sopportare tutto ma non ci riesco, odio il silenzio sopratutto con lei.

-No, ci comporteremo come se nulla fosse successo, non voglio che sospettino che sia accaduto qualcosa- risponde lei cercando qualcosa nella sua valigia per cambiarsi.

Mi siedo a bordo del letto e la osservo.

Si toglie i vestiti rimanendo in intimo e si gira verso di me mentre indossa una maglietta gialla.

-Certo che se poi mi guardi così mi complichi la vita- dice ridacchiando mentre mi chiude la bocca che inconsciamente avevo aperto.

Scuoto la testa come per riprendermi da uno stato di trans.

-Scusa, ma non è colpa mia se sei troppo bella- affermo mordendomi il labbro inferiore mentre osservo le sue gambe toniche salendo verso il ventre piatto coperto ormai dalla maglietta.

-Non attacca Berry- avvisa lei voltandosi prima di indossare degli Shorts.

-Non cercavo di farmi perdonare facendo complimenti o tornando a corteggiarti, so che se lo faccio penseresti male di me, mi sto limitando a dire il vero, sei bellissima Quinn- dico ripensando a tutte quelle volte in cui avevo avuto l'occasione per dirglielo.

-Non è la prima volta che me lo dici- risponde appunto lei.

Sorrido al ricordo di tutte le volte che glielo dissi.

-Mi chiedo perché non ho aperto il mio cuore prima, avremo evitato tutti questi anni passati a punzecchiarci- rispondo scuotendo la testa.

-Credo che forse sono stati quelli a permettere al nostro rapporto di diventare speciale- risponde lei venendo a sedersi accanto a me.

-Lo credo anch'io- rispondo.

Rimaniamo a parlare un po, niente di più finché non arrivano i miei e tutto torna com'era prima.

Finita la cena salutiamo i miei e torniamo in camera e ci cambiamo.

Ci fermiamo davanti al letto e ci guardiamo, sorridiamo imbarazzate e poi ci stendiamo sotto le coperte distanti.

Passiamo la maggior parte del tempo in silenzio e a guardare il soffitto.

-Buona notte Quinn- dico lasciandole un bacio sulla guancia.

-Notte Rachel- ricambia lei sorridendomi.

Ci sdraiamo dandoci le spalle a vicenda.

Il mattino seguente mi ritrovo stretta tra le sue braccia, mi abbracciava da dietro.

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