Capitolo 30:Love You

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-Dove siete, si può sapere?- urlo alzando le braccia al cielo... tale madre tale figlia!

Poco dopo mi ritrovo per terra.

-Presa!- gridano in coro le due facendomi ridere dopo aver urlato per lo spavento.

-Che ne dite di tornare a casa?- chiedo dopo cinque minuti.

-Ci, ciono tanca- dice Beth che si era stesa sopra di me.

Nonostante tutto è la prima ad alzarsi e poi pretende di essere presa in braccio da Quinn.

Torniamo a casa e la mettiamo a dormire visto che è stanca, noi rimaniamo nel letto matrimoniale della camera degli ospiti.

-Siete proprio carine assieme, lo sai?- dice Quinn spostandomi un ciuffo ribelle dal viso.

-Hai proprio una figlia bellissima- rispondo io puntellandomi su un gomito per guardarla meglio.

-Beh, da qualcuno ha preso- dice lei sorridendo.

-Però, sei anche modesta- dico avvicinando il mio viso al suo.

-No, perché la mia ragazza p più bella di me- risponde accarezzandomi il viso.

-Perdono la tua modestia- dico facendola ridacchiare.

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo.

-Sei ansiosa per il fatto che devi parlare con Shelby?- dice stringendomi nel suo abbraccio.

-Si, non so di cosa vuole parlare e- veniamo interrotte dal campanello.

-Vado io- dice lei sciogliendo il nostro abbraccio.

Resto immersa nei miei pensieri e non mi accorgo del suo ritorno.

-é arrivata Shelby Rach, vuole parlarti- dice guardandomi negli occhi.

-Okay- rispondo.

-Ti aspetto in camera di Beth- dice lei per poi baciarmi come incoraggiamento.

Mi alzo e mi dirigo in cucina dove trovo Shelby intenta a prepararsi un bicchiere di succo alla pera.

-Hey- mi saluta una volta che entro in cucina.

-Hey- rispondo a mia volta.

-Come va?- chiede.

-Non lo so, in questo momento sono confusa e abbastanza impaurita- rispondo.

-é comprensibile... Leroy e Hiram?- chiede poco dopo.

-Loro stanno bene, anzi... stanno benissimo- rispondo.

-Sono felice, magari una volta vado a trovargli e porto con me Beth- dice lei sorridendo.

-Poi dirmi cosa vuoi dirmi veramente?- chiedo.

-Volevo scusarmi per essermi comportata un'altra volta come una persona senza anima. Avevo giurato di mantenermi in contatto con te e non l'ho fatto- risponde lei.

-Davvero?- chiedo stupita.

-Si, mi sono comportata esattamente come ho fatto fino all'anno scorso- risponde lei.

-Okay, ti perdono- rispondo secca.

-Non mi perdoni, te lo leggo negli occhi- risponde.

-Cosa dovrei dirti? Ti perdono perché sei la mia madre biologica e così puoi vivere meglio?- chiedo ridendo sarcastica.

-No, non devi farlo, devi farlo quando ti senti pronta perché sei mia figlia e ti conosco. Mi è bastata una giornata per capire che sei esattamente come me e quello sguardo dice tutto quello che non vuoi dirmi a parole- risponde lei avvicinandosi, d'istinto faccio un passo indietro.

Resto immobile, è la prima volta che mi definiva sua figlia.

Una lacrima scende sul mi viso e credo che lei abbia intuito il motivo perché si avvicina e mi abbraccia.

-Lo so, non ti ho mai definita così perché pensavo fosse sbagliato ma non lo è... sei mia figlia e sei bellissima e talentuosa e- viene interrotta da un singhiozzo.

-Ti voglio bene anche se non te l'ho mai dimostrato- finisce stringendomi di più nell'abbraccio.

Non riesco a reagire perché tutto è accaduto troppo in fretta.

-Ti prego dimmi qualcosa- dice lei con le lacrime agli occhi.

-Ho bisogno di tempo per metabolizzare tutto questo- rispondo facendola ridacchiare.

-Anche in questo siamo simili- risponde facendomi sorridere.

-Dai, torna dalla tua ragazza mentre io preparo qualcosa- dice.

Mi volto per tornare da Quinn ma mi blocco.

-Shelby- la chiamo quasi in un sussurro.

Si volta verso di me, si stava ancora asciugando le lacrime.

-Grazie- sussurro facendola sorridere.

Torno da Quinn e la trovo vicina a Beth immersa nel guardare sua figlia.

Mi avvicino da dietro e le circondo le spalle con le braccia, di istinto lei poggia la testa sul mio petto.

-Com'è andata?- domanda.

Comincio a raccontarle tutto e lei ascolta attentamente mentre è sotto l'effetto delle mie attenzioni.

-Beh... le è successo esattamente quello che è successo a me con Beth il secondo anno, si è accorta di aver perso una delle cose più belle nella vita, ma almeno lei non ha fatto quello che ho fatto io- dice lei alzando il viso per guardarmi negli occhi.

La bacio perché non sapevo cosa dirle ma avevo il bisogno di farle capire che ero li con lei.

-Grazie- dice lei sorridendo.

-Ti amo- dico accarezzandole una guancia.

-Anch'io ti amo- risponde.

-Che caine- dice Beth in uno sbadiglio mentre si stiracchia.

-Buon giorno tesoro- risponde lei.

-Buongiorno- dico subito dopo.

-Ragazze a a tavola- urla Shelby.

Beth è la prima che corre in cucina gridando "Aiviamo!".

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