Capitolo 3:Goodnight/Goodmorning

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Una volta tornate a casa chiediamo cortesemente a Judy di liberarci delle manette visto che entrambe avevamo avuto l'idea di una doccia rinfrescante.

Una volta lavate e vestite usciamo dal bagno in cerca dei phon che erano misteriosamente spariti dai bagni.

Ci ritroviamo di nuovo legate appena messo un piede fuori dal bagno.

-Non potevi aspettare che ci asciugassimo i capelli?-chiede retorica Quinn vedendo Judy con i phon in mano.

-No,vi ho lasciate libere anche troppo a lungo-dice porgendoci un phon per poi conservare l'altro.

-A proposito,è quasi pronta la cena-dice per poi scendere le scale.

-Vieni-dice Quinn trascinandomi nel suo bagno.

Mi siedo sul bordo della vasca mentre lei si asciuga i capelli e mi fermo ad osservare i lineamenti del suo viso.

-Puoi evitare di fissarmi?-chiede un pochino piccata.

Ok,prima fa la stronza,poi fa la carina e in fine torna ad essere stronza...mi aspettavano due lunghe settimane se andava avanti così con tutti questi sbalzi di umore.

-Scusa-dico abbassando lo guardo per poi trovare particolare interesse per le mie pantofole.

-Io ho fatto,è il tuo turno-dice dandomi il cambio.

Comincio ad asciugarmi i capelli e poco dopo avevo finito,io non potevo fissarla ma lei poteva benissimo farlo?!

Esteriorizzo i miei pensieri e lei inarca un sopracciglio.

-Chi ha detto che stavo fissando te?-cerca di difendersi.

-E chi stavi fissando?Sono l'unica che è in questa stanza-dico per poi conservare il phon.

-Il tuo naso-dice lei per poi portarmi al piano di sotto dove mangiamo quasi in silenzio,ovvero io e sua madre parlavamo lei si limitava al silenzio.

Torniamo in camera e ci troviamo con il problema più grande...chi dormiva dove?

-Ci tocca entrare dallo stesso lato visto che non possiamo allontanarci-costata lei facendomi strabuzzare gli occhi.

-Hai intenzioni di dormire insieme a me?-chiedo senza nascondere lo stupore nella voce.

-Hai idee migliori?Non voglio farti dormire sul pavimento.Sarò stronza ma non fino a sto punto e per fortuna ho un letto matrimoniale come letto personale-dice lei trascinandomi a sinistra.

-Grazie,e comunque anch'io ho un letto matrimoniale come letto personale-rispondo mentre lei si ferma davanti al letto.

-Destra o sinistra?-chiede di punto in bianco.

-Cosa?-chiedo confusa.

-Vuoi dormire a destra o a sinistra?-chiede sbuffando.

-Sinistra-rispondo mentre solleva le coperte per poi piegarsi e gattonare fino alla parte destra mostrandomi il suo lato B niente male...odio che sto pensando?!Riprenditi Rach!

Mi infilo sotto le coperte e le do le spalle lasciando il braccio legato a lei dietro la schiena,lei probabilmente era girata di spalle.

-Mi dai le spalle?-chiede a bassa voce.

Mi volto con le sopracciglia aggrottate per poi guardarla un attimo negli occhi,poco dopo abbasso lo sguardo.

-Scusa,pensavo che anche tu fossi girata di spalle-rispondo cercando di evitare qualsiasi contatto come lei stava facendo con me.

Dopo qualche minuto sentivo ancora il suo sguardo puntato su di me.

-Ho mentito oggi-dico ripensando a quello che era successo al parco.

-Neanche un giorno e mi hai già mentito-dice lei per poi essere interrotta da me.

-TI ho riconosciuta il primo giorno di scuola appena ti ho vista.Quella volta al parco ci eravamo guardate per pochi secondi negli occhi,ma mi rimasero impressi non so per quale motivo,molti dicono che ho una memoria fotografica.Quando mi sei passata accanto ci eravamo guardate qualche secondo negli occhi-rispondo senza sollevare lo sguardo.

-Ecco da cosa deriva lo stupore nel tuo sguardo-dice lei ridacchiando attirando la mia attenzione.

-Si,ok...Buonanotte Quinn-dico voltandomi lasciando il braccio dietro la mia schiena.

-Scusa Rach,non fare così-dice lei.

-Meno assisto hai tuoi sbalzi d'umore meglio è-rispondo per poi chiudere gli occhi.

-é?!-chiede lei puntellandosi su un gomito.

-Hai degli sbalzi d'umore Quinn...non so perché e se non l'hai notato è preoccupante.Ora buonanotte-dico.

-Non sai perché faccio così-risponde lei sulla difensiva per poi girarsi a sua volta per poi augurarmi la buonanotte.

All'inizio non riesco ad addormentarmi a causa dei mille pensieri che affollavano il mio cervello ma poco dopo tutti quei pensieri si offuscarono con il sonno.

Il mattino dopo mi svegliai e,facendo per aprire gli occhi mi ritrovai a spalancarli subito per l'ansia,l'agitazione o chissà cosa,sta di fatto che i miei muscoli si irrigidirono subito.

Quinn Fabray era appiccicata alla schiena,sentivo il suo reprimo sulla base del collo dove poggiava il naso e il suo braccio era poggiato sul mio fianco mentre la sua mano poggiava sul mio ventre.

Sento il suo respiro fermarsi e bloccarsi per qualche secondo,forse era sveglia,sta di fatto che non volevo esserne io la causa.

-Ti sei svegliata a quanto pare-sussurra mentre io resto ferma immobile,proprio come lei.

-Da quanto sei sveglia?-chiedo mentre lei muove di poco la testa in modo che il suo naso accarezzasse la mia pelle.

-Avevo male al braccio e volevo farti passare il dolore prima che sentissi il braccio indolenzito-dico sfiorandomi la mano distrattamente o forse per farmi capire il motivo per cui il braccio era li.

-Come mai tutta questa premura?-chiedo cercando di voltarmi nella sua stretta.

-Ti assicuro che non fa bene svegliarsi con il dolo al braccio-risponde lei restando ferma dov'era,eravamo più vicine rispetto ai nostri standard.

-Non hai ancora risposto a proposito-dico riferendomi a quando si era svegliata.

-Da mezz'ora circa visto che sono le sei e mezza-dice indicando l'orologio alle sue spalle.

-Potevi svegliarmi così potevi prepararti-dico abbassando leggermente lo sguardo.

-Te l'ho detto,non sono così stronza-dice ridacchiando.

-No,non l'avevo mai pensato in realtà,ho sempre creduto ad una sorta di "Scudo protettivo"-dico a bassa voce.

-Già,ogni tanto fa bene averne una-dice alzando le spalle.

-Si ma-mi blocco sul nascere.

-Ma?-chiede lei incitandomi a continuare.

-Niente-concludo rannicchiandomi e portando le gambe al petto.

-MA?-riprova lei.

-Ma non mi dispiacerebbe conoscere meglio questa parte di te,ok?Contenta?Mamma mia come sai essere cocciuta-dico portando le mani per stringermi alle ginocchia,facendo questo porto la sua mano con me che finisce per appoggiarsi sul polpaccio.

Ecco l'ennesima scossa,non bastava che questa mattina mi svegliassi con il battito del cuore accelerato per chissà quale motivo,ci mancava ricominciare a sentire quelle scosse...e poi perché le sentivo?!

-Potrei fartela conoscere-ridacchia lei.

-E comunque non sono l'unica cocciuta quì-riprende immergendo la testa completamente nel cuscino per evitare che Jusy si svegli.

-Posso chiederti una cosa?Non voglio fare l'invasiva,è solo curiosità-comincia lei,dopo essersi calmata mentre io le avevo tirato uno schiaffo sul braccio,ricevendo in risposta solo un accenno col capo.

Two Weeks TogetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora