•capitolo 17•

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Chris's pov

Cazzo. Gliel'ho detto io di non farla soffrire. Lo uccido con le mie stesse mani a quel figlio di puttana. Lo chiamo per vedere dove é.
"Pronto" dice senza fiato.
"Dove sei, bastardo?" Dico. Non ho più pazienza. Tutto ha un limite.
"Che cazzo é successo? " dice
"Dimmi dove cazzo sei" Grido al telefono. Metto il viva voce e lo appoggio sul cruscotto.
"Amico,calmati sono al parco vicino a casa di Abby. Poi quello arrabbi..." gli chiudo la chiamata in faccia senza dargli il tempo di continuare il suo discorso. Sfreccio tra le strade e appena arrivo al posto lo vedo seduto su una panchina con una ragazza. Mi fondo su di lui e gli tiro un pugno dritto in faccia. L'adrenalina circola nella mie vene come non mai.
"Che cazzo fa.." non lo faccio finire che gli tiro un altro pugno.
"Ti ho avvisato io,cazzo. Figlio di puttana" grido. In questo momento non sento niente, solo la voglia di fargli il culo.
"Chi cazzo ti credi di essere? Lo so che l'hai baciata" grida. Per un attimo rimango impietrito ma mi riprendo subito.
"Si,l'ho fatto. E mi é piaciuto pure" dico e mi arriva un pugno.
Ricambio con un calcio che lo fa cadere a terra. Mi metto sopra di lui a cavalcioni per non farlo scappare e gli tiro pugni.
"Fermati! Fermati" sento la puttana gridare. Ma che vada a fanculo.
Qualcuno mi tira per le spalle e quando mi giro la vedo.
"E tu che cazzo ci fai qua?" Gridiamo all'uniscono io e quel coglione di Tristan.
Abby appena lo vede gli va incontro. Ma che cazzo...?
"Stronzo" grida e si fionda verso di lui. Non ho mai visto una ragazza che vuole minare il suo ragazzo per averla tradita.
La fermo appena in tempo e lei cerco di liberarsi. Credevo che era venuta per calmare gli animi,non per aiutarmi a spaccargli quella faccia da cazzo che si ritrova.

"Figlio di puttana. Fanculo." Grida mentre la tengo con un braccio.
"Ma che credi? Che non l'avrei scoperto? Io ti uccido, stronzo!" Grida ancora. Tristan é ancora a terra che si pulisce il sangue dal labbro con la manca della felpa

"Ti ho semplicemente ricambiata con la stessa moneta" dice e lei si ferma.
"E ho fatto bene. Sei solo un lurido bastardo" dice e si divincola dalla mia presa. Solo ora noto la sua amica Tatiana... no aspetta T..vabbe lei che guarda la scena con una faccia disgustata. Mentre la troia assiste alla scena confusa. Ma che vada a farsi fottere da un'altra parte.
"Che credevi,eh? Che non sarei venuto a saperlo,mh? Ti sbagli" dice lui facendo crescere in me una voglia incontrollabile di spaccargli il cranio sulla panchina
"No,non credevo che non saresti venuto a saperlo. Ma sai cosa pensavo? Pensavo che prima di 'ricambiarmi con la stessa moneta' come dici tu,saresti venuto a parlarne con me. E la cosa più stupida che ho pensato sai quale é? É che credevo che eri diverso, più maturo o,comunque, decente. Be ora mi rendo conto che mi sono sbagliata completamente. Sei come tutti gli altri, forse anche peggio. E sai cosa? Ti auguro di trovare un ragazza che ti ama veramente, che troverai la felicità,prima o poi. Può sembrare strano, me ne rendo conto, ma fidati che non sei capace di combattere per una persona. Solo ora mi rendo conto che avevi un obiettivo che era tutta una falsa, e mi va bene cosi." Dice assottigliando gli occhi.
"Spero che trovi veramente l'anima gemella. Ma ora l'unica cosa che voglio dirti con il cuore in mano é: vai. A. Fanculo." Scandisce bene le ultime parole. Stiamo tutti in silenzio. Non mi aspettavo un discorso del gemere
Davvero gli ha augurato la felicità dopo averla tradita? Io gli avrei spaccato tutti i denti, anzi l'ho fatto. E la cosa bella é che all'inizio lo voleva prendere a pugni poi ha fatto un discorso da oscar. Si divincola dalla mia presa e prima di andarsene sussurra:" Supereò anche questa"
Sono più che sicuro di averla sentita solo io. Sembra che l'abbia detto per auto-convincersi. Decido di raggiungerla, solo dopo aver dato un ultimo calcio a Tristan. Mi metto accanto a lei e vedo la sua amica che mi mima con le labbra 'si sente in colpa'.
Perche si sente in colpa? Le rivolgo un occhiata confusa e lei sbuffa poi mima di nuovo 'si sente in colpa per aver rovinato la vostra amicizia'. Tipico di Abby, solo lei può sentirsi in colpa.
"Abby" la richiamo ma non mi risponde, non alza nemmeno lo sguardo.
"Abby" dico fermandomi e prendendole il viso tra le mani.
"Tu lo sapevi, vero? É per questo che ti comportavi così a scuola." Mi chiede. Odio vederla cosi, e non so spiegare il perche.
"No, l'avevo visto con una ragazza, ma non stavano facendo niente. Poi quando sta mattina non lo vedevo da nessuna parte, mi sono fatto due domande" le spiego.
"E perche mi hai aiutata a cercarlo sapendo che era con un altra?" Quante domande fa?
"Questo non importa" dico.
"Ehm...io vado-sempre che a qualcuno interessi saperlo- perché mi ha chiamata...mia madre" dice Tonia, e Abby si gira verso di lei.
"Ma cosa dici? Il cellulare non ha suonato, e non prenderti la scusa che hai messo la modalità silenziosa perche non la metti mai." Si allontana da me.
"Invece si. Io vadoo" canticchia con una faccia pervertita mentre Abby sbuffa.
"Oddio" mormora mentre mi tocca il labbro gonfio.
Togli subito la mano quando si rende conto di quello che ha fatto.
"Tranquilla" la rimetto dove era.
"Ehm..." dice e si togli la felpa.

* * *

Abigail's pov

Mi tolgo la felpa sotto il suo sguardo attento a ogni mio movimento. Cerco di strapparla, ma non ci riesco. Dovrei incominciare a fare un pó di palestra.
Dopo vari tentativi, Chris me la toglie dalle mani e la strappa in due secondi. Ecco, appunto, la mia forza é pari a quella di un pollo disabile.
"Grazie" sussurro quando me la porge. Cerco di raggiungere il suo labbro con scarsi risultati. Ma quanto é alto? Si abbassa fino ad arrivare alla mia altezza e io inizio a pulire il sangue,ormai secco.
"Aspetta qua" dico e vado verso la fontana per bagnare un pò lo straccio. La bagno e mi riavvicino a lui.
"Ahia!" Dice e io spostò subito la mano.
"Scusa, io... non ..ehm...ecco" balbetto e può scoppia a ridere.
"Scherzavo. Dovevi vedere la tua faccia" ride di più.
"Ah ah ah. Non é per niente divertente" dico dandogli un leggero pugno sul braccio e lui ride di più. Non riesco a trattenere un sorriso quando lo sentì ridere cosi, soprattutto se per causa mia.
"Sati fermo" dico concentrata mentre tolgo ancora il sangue.
Vedo che si morde le labbra e le lecca continuando a fissarlo insistentemente. Odio quando mi fissano.
"Se continui a fissarmi io mi deconcentro e risciò di farti male, quindi chiudi gli occhi" dico seria.
"Tranquilla non puoi farmi male,piccola" dice e il mio viso arrossisce violentemente.
"E se arrossisci mi fai venire voglia di baciarti, quindi non arrossire" dice con un sorriso facendomi arrossire ancora di più. Si avvicina. Sento il suo respiro solleticarmi le labbra. Le gambe non reggono più e sento che tra poco cadrò, il mio cuore batte cosi forte che credo riesca sentirlo pure lui.
E dopo tanto finalmente mi bacia. All'inizio é un bacio dolce, casto ma poi si fa sempre più appassionato. Quando la sua grande mano fredda viene a contatto con la mia schiena calda sento i brividi come non mai.
Allaccio le braccia al suo collo.
Quando ci stacchiamo vedo le sue labbra gonfie e rosse e mi viene da ridere. É troppo buffo.
"Almeno ridi e non fai avanti e indietro gridandomi contro di andare a fanculo" dice lui facendomi ridere. Sembravo una pazza isterica. Ma poi mi ricordo un altra cosa: 'era solo un bisogno fisico e c'eri tu' il sorriso mi muore sulle labbra appena mi ricordo questa frase.
"Tutto bene?" Mi chiede quando nota la mia espressione triste. Faccio per rispondere ma la suoneria del mio cellulare si diffonde.
"Pronto" dico senza neanche vedere chi é.
"Abby, dove sei? Avevi detto che saresti tornata presto." Dice mi madre esasperata.
"No, mamma io ti ho detto che sarei tornata più tardi" le ricordo.
"É lo stesso. Dove sei?" Sbuffa. Odia non avere ragione.
"Al parco due minuti e sono a casa" dico per farla contenta.
"Va bene, tesoro" visto? I risultati ci sono.
"Io vado prima che mia madre scleri"dico e guadagnandomi un sorriso da parte sua.
"Ciao" dice e io sorrido. Inizio ad incammonarmi verso casa mia ma poi mi ricordo una cosa.
"Ma tu non abiti due case avanti alla mia?" Grido per farmi sentire.
"Si, ma non vado a casa" grida ancora lui. Annuisco e vado a casa. Che giornata sorprendente!

Spazio Felicità

Aggiornamento anticipato. Oggi ho passato l'esame orale (anche se non frega a nessuno) e ora sono felicissima. Sono uscita da scuola alle 18:16. Già, non sapete che stress. Vabbe io vado a mangiare che non ho mangiato tutto il giorno per lo stress. Ciaooo

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