•capitolo 8•

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"No" e sento la voce di una ragazza. Dire che ci sono rimasta male é un eufemismo.
"Ho capito" dico con voce strozzata. No! Non posso rimanerci male, io mi frequento con Tristan e lui mi tratta bene.
"Cosa? Cosa hai capito Abigail? Tu non hai capito niente" ma é scemo? Non sono mica sorda.
"Sei con una ragazza,o sbaglio?" Cerco di azzeccare, e visto che non risponde credo di essere riuscita nella mia impresa.
"Sbagli" dice dopo un pó troppo tempo,infatti ci metto un pó a capire a cosa si riferisce.
"Va bene" cosa gli doveri dire? Non siamo niente noi.
"Ora mi dici dove sei? Mi sto preoccupando" non potrei mai lasciarlo solo di sera e, per lo più, ubriaco.
Ma non é solo,con lui ce una ragazza.
Stupida,stupidissima coscienza.
"Perche dovresti preoccuparti per me?"
"Perche sono umana. Idiota" dico ovvia.
"Ti preferivo con la sbronza allegra" borbotto ma quanto pare ha sentito visto che ride, e di gusto.
"Perche ridi ora?" Faccio finta di non sapere niente.
"Niente,niente. Ora ti posso chiedere come é andato l'appuntamento?" Dice smettendo di ridere.
"Bene. Dove sei?" Insisto.
Voglio spare dove é, anche perché se mai mi chiudesse in faccia saperi dove cercarlo.
"Facciamo cosi, io ti dico dove sono se tu mi dici cosa avete fatto"  ancora con questi giochetti.
"Ma perche non te lo fai dire da Tristan, é il tuo migliore amico" alzo la voce.
"Sono in un bar" dice. Finalmente!
"Dove si trova? " chiedo andando verso la scrivania cosi che mi scriva l'indirizzo, me lo scorderei. Ormai ho imparato la lezione.
"No ma poi? Vuoi sapere pure come si chiama il proprietario?" Sbotta.
"Se é possibile si. Mi renderesti le cose più facili se dovessi  cercarti. Non si sa mai con te" Dico seria ma é vero e, ovviamente,lui scoppia in una fragorosa risata.
"La smetti di ridere?" Grido dopo un paio di minuti passati ad ascoltare la sua rista, che é la più bella melodia che abbia mai ascoltato.
"Abby" dice smettendo di ridere.
"Si?" Sussurro. Oddio, cosa potrà mai dirmi?
Cos'é sta roba? Riprenditi!
Giusto, hai ragione
Ma va?
"Cosa avete fatto?" Chiede in un sussurro.
"Ma perché vuoi saperlo?" Gli chiedo curiosa.
"Per favore" fa un lungo sospiro, sta strattenendo la rabbia. Lo immagino ora in qualche bar,con qualche putt... ragazza stringere i pugni cosi tanto da far sbiancare le nocche,ora, piene di ferite
"Abbiamo mangiato un gelato" i dettagli li tengo per me.
"E?" O ma tutti cosi fanno? Se non continuo é perché non voglio continuare. Basta!
"Ci siamo baciati" dico in mezzo a un finto colpo di tosse. Si arrabberebbe, per qualche assurdo motivo ma lo farebbe, e io questo non lo voglio. Non ora.
"Cosa?" Ha capito ma fa finta. Forse crede di aver capito male.
"Ci siamo baciati" ripeto con il colpo di tosse.
"Abby" e ispira
"Okay... ci siamo baciati" grido spazientita.
Aspetto,aspetto ma non arriva nessuna risposta.
"Quante volte?" Chiede.
"Una" mento.
"Abigail" dice tra i denti. Sono una pessima bugiarda,lo so.
"Okay... due. Ma non siamo fidanzati, non fraintendere. É solo capitato,credo"le ultime parole le sussurro. Non so perché gli sto dando una giustificazione al mio comportamento, non dovrei, lo so, ma mi sento in... dovere, o qualcosa cosi.
Sento un rumore di vetri infranti.
"Cazzo, Chris che fai? Mi hai fatto prendere un colpo" detto ciò la chiamata viene interrotta. Cazzo

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